La riforma del ciclismo che verrà introdotta nel 2020 miete le sue prime vittime: la Nippo-Vini Fantini, infatti, chiuderà i battenti a fine stagione. La conferma della notizia, che circolava già nelle scorse settimane, è arrivata nella giornata odierna da parte del General Manager Francesco Pelosi sulle pagine della Gazzetta dello Sport.
La squadra, nata nel 2015, si basa su principi etici ed economici di trasparenza, ma il progetto è arrivato ad un’amara conclusione. La spiegazione di Pelosi è chiara ed efficace: ‘’Con l’ufficializzazione della riforma 2020, un team Professional ha bisogno di un budget nettamente più alto a fronte di minori garanzie. Parliamo nel nostro caso di passare da 2,8 milioni a 4,5 milioni per coprire l’aumento degli atleti, dello staff, la terza attività e probabilmente l’accesso alle corse UCI Pro Series, che potrebbero diventare a pagamento per la classifica di merito. Non ci è possibile proseguire e l’unica soluzione è unire le forze. Come società rimarremo a sostegno dei nostri sponsor, con cui abbiamo costruito un vero rapporto di partnership, che aiuteremo a collocarsi all’interno di altri progetti, se possibile, portando avanti l’obiettivo di far crescere in Europa i talenti nipponici anche dopo Tokyo 2020’’.
La notizia non può lasciare indifferente il mondo del ciclismo italiano e internazionale: il movimento tricolore perde una delle quattro Professional che ne animava il calendario con entusiasmo e determinazione, mentre l’UCI ora è chiamata a valutare quanto la riforma possa effettivamente stimolare il movimento, mentre dalle prime reazioni sembra possa addirittura affossare il lavoro di tante realtà che non hanno le potenzialità economiche per fare il salto richiesto.
A cura di Gianluca Santo per InBici Magazine