AMATORI – L’8 SETTEMBRE SI CORRE A MADONNA DI CAMPIGLIO NEL NOME DI MARCO PANTANI

La seconda edizione della Granfondo Top Dolomites si preannuncia come una grande festa per tutte le famiglie che potranno vivere tre bellissimi giorni in montagna. La manifestazione nasce per volere di Giovanni Danieli e Alberto Laurora, con l’importante sostegno dell’APT di Madonna di Campiglio.

Per i cicloamatori che parteciperanno, vi sarà a disposizione un percorso di 135 km, tracciato che prevede l’ascesa del Passo del Durone e il Passo del Ballino per scendere fino a Riva del Garda prima di risalire verso il Passo del Ballino passando per Tenno per poi scendere a Ponte Arche e riprendere quota a Stenico, Massimeno e Pinzolo fino a raggiungere nuovamente Madonna di Campiglio. Sarà il percorso principale, ma ci saranno anche quello da 97 km, la pedalata turistica e la ciclostorica. Il percorso lungo unisce Campiglio con il Lago di Garda, località che stanno investendo molto nel cicloturismo grazie al marchio DOGA, Dolomiti-Garda. 

Il tutto sarà condito da una cicloturistica che commemorerà Marco Pantani, venerdì 6 settembre, con lmamma Tonina che saluterà tutti con un video messaggio. Inoltre, il giorno seguente, ci saranno tanti eventi per le famiglie, come lo spettacolo dei clown e la pump track. Francesco Moser sarà l’ambassador ufficiale della manifestazione, ma al via ci sarà anche Benedetta Della Corte, giovane ciclista di 15 anni che ha ereditato la passione da suo padre Antonello.

“La prima edizione ha avuto anche un po’ troppo successo – spiega Giovanni Danieli, organizzatore con Alberto Laurora – perché fare 1000 iscritti alla prima edizione è stato davvero un grande numero, ma del resto abbiamo alle spalle un brand molto importante come Madonna di Campiglio, che tanto sta investendo nel ciclismo. La seconda edizione sarà tutta a tema Green, in quanto faremo un pasta party che sarà servito con materiale biodegradabile e sensibilizzeremo verso i motori elettrici, con la presentazione di un nuovo motore Bosh. Tutto questo nel ricordo indelebile di un grande campione come Marco Pantani”.

A cura di Carlo Gugliotta per InBici Magazine