La lotta alla frode tecnologica è uno dei cavalli di battaglia dell’Unione Ciclistica Internazionale da tanti anni, ma la ricerca dei cosiddetti “motorini” nascosti nelle biciclette ha riguardato, almeno fino ad oggi, soprattutto il ciclismo professionistico e quello agonistico in generale.
Lo scorso fine settimana, invece, l’UCI ha effettuato alcuni controlli anche sulle biciclette dei partecipanti alle prove valevoli per l’assegnazione del campionato italiano Master strada FCI che si è svolto a Nerviano, con più di 350 partecipanti.
La Struttura Nazionale dei giudici di gara ha infatti inviato la signora Valeria Laguzzi, Commissario Uci, a verificare la possibile presenza di motorini sulle bici, su richiesta del consigliere Nazionale Gianatonio Crisafulli e del Comitato Regionale Lombardo. Sono state controllate le biciclette dei primi tre classificati di ogni categoria più altri a sorteggio, per un totale di 51 mezzi controllati.
Inoltre, sono stati effettuati anche i controlli antidoping, a cura di Nado Italia e del ministero della salute.
A cura di Carlo Gugliotta per InBici Magazine