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BAUKE MOLLEMA VINCE IL LOMBARDIA!


Un vincitore a sorpresa: Bauke Mollema con classe, esperienza e gambe ha vinto Il Lombardia 2019 grazie ad una splendida azione sul Civiglio. Partito in contropiede dopo un primo allungo di Alejandro Valverde, ha sfruttato un momento di tatticismo tra i big per guadagnare una trentina di secondi di vantaggio e resistere negli ultimi chilometri ai tentativi di Roglic e Valverde di rimontare per arrivare a giocarsi la vittoria. A completare il podio alle spalle dell’olandese della Trek-Segafredo lo stesso Valverde (Movistar) ed Egan Bernal (Team INEOS) rispettivamente in seconda e terza posizione.

Velocità molto alte nella prima fase di corsa, con una prima ora oltre i 47 di media che ha favorito la formazione di una fuga di 8 corridori dopo circa 20 chilometri composta da Fausto Masnada (Androni), Davide Ballerini (Astana), Enrico Barbin (Bardiani-Csf), Cesare Benedetti (Bora-Hansgrohe), Rémi Cavagna (Deceuninck-QuickStep), Petr Rikunov (Gazprom-Rusvelo), Tom Skujins (Trek-Segafredo) e Marco Marcato (UAE Emirates). Una volta scavato un primo margine, il divario si è stabilizzato sui 5’, con le squadre dei favoriti a controllare il vantaggio degli attaccanti. Colle Gallo e Colle Brianza, come prevedibile, non hanno influenzato lo svolgimento della gara. 

La corsa è cambiata, tanto tra i fuggitivi quanto in gruppo, sull’ascesa verso il Ghisallo. Tra gli attaccanti ha rotto gli indugi Fausto Masnada, che ha forzato l’andatura rimanendo da solo in testa alla corsa prima di venir riassorbito da Skujins. A circa 65 chilometri dal traguardo Giovanni Carboni (Bardiani-Csf) e Bob Jungels (Deceuninck-QuickStep) sono evasi dalla testa del gruppo per provare a riportarsi sulla testa della corsa, mentre il Team INEOS ha proseguito del proprio passo. Il lussemburghese nella successiva discesa ha allungato sul compagno d’avventura e ha provato ad inseguire da solo nonostante un ritardo importante rispetto alla coppia di testa. 

Il Lombardia 2019 – 113th Edition – Bergamo – Como 243 km – 12/10/2019 – Muro di Sormano – photo Luca Bettini/BettiniPhoto©2019

L’inseguimento di Jungels si è compiuto a 52 chilometri dal traguardo, proprio ai piedi del Muro di Sormano. Skujins ha provato ad insistere, mentre Masnada ha alzato bandiera bianca anche considerando che il gruppo si era riportato a meno di un minuto di distacco. Complice anche un attacco di Rafal Majka (Bora-hansgrohe) il gruppo si è avvicinato repentinamente alla coppia di testa, con Ivan Sosa (Team INEOS) a ruota seguito a sua volta da Michael Woods (EF Education First) e Pierre Latour (AG2R). A questi, mano a mano, si sono aggiunti altri corridori, compresi tutti i favoriti della vigilia, che hanno scollinato racchiusi in una manciata di secondi. Nella successiva discesa anche altri atleti sono rientrati andando a formare un gruppo piuttosto corposo nel tratto pianeggiante a precedere il Civiglio e il San Fermo della Battaglia nelle battute finali di corsa. 

Proprio in questo tratto interlocutorio Tim Wellens (Lotto Soudal) ed Emanuel Buchmann (Bora-hansgrohe) hanno provato ad anticipare guadagnando fino a 30’’ di margine sul gruppo, che però non ha mai concesso spazio a questa coppia. Ai piedi del Civiglio, Vincenzo Nibali è uscito definitivamente di scena: il corridore della Bahrain-Merida si è toccato nel cuore del gruppo con un altro atleta ed è stato costretto a fermarsi e ripartire, perdendo una ventina di metri proprio nel momento del primo forcing della Movistar in favore di Alejandro Valverde. 

Il murciano ai -19 ha aperto il gas, guadagnando una cinquantina di metri sugli avversari: rimasto da solo al comando, è stato presto riassorbito. In contropiede, sfruttando un momento di studio, Bauke Mollema (Trek-Segafredo) è riuscito a sganciarsi a sua volta, guadagnando subito un buon vantaggio sfruttando l’indecisione tra i big per incrementare il proprio margine. 

L’olandese ha tenuto alto il ritmo anche in discesa e si è presentato ai piedi dell’ultima salita di giornata con 45’’ di vantaggio sul gruppetto alle sue spalle. Primoz Roglic (Jumbo-Visma) ha provato a lanciarsi al suo inseguimento, ma sul San Fermo non è riuscito a fare la differenza rispetto agli inseguitori, con Woods, Valverde, Fuglsang e Bernal che lo hanno ripreso ben prima dello scollinamento. 

Il Lombardia 2019 - 113th Edition - Bergamo - Como 243 km - 12/10/2019 - Primoz Roglic (SLO - Team Jumbo - Visma) - photo Luca Bettini/BettiniPhoto©2019
Il Lombardia 2019 – 113th Edition – Bergamo – Como 243 km – 12/10/2019 – Primoz Roglic (SLO – Team Jumbo – Visma) – photo Luca Bettini/BettiniPhoto©2019

Davanti, però, Mollema si era ormai involato verso il primo successo della sua pur lunga carriera in una classica Monumento, riportando il Lombardia in Olanda dopo 38 anni. Un successo nato tanto dall’intuizione e dalle capacità tattiche di indovinare il momento giusto per attaccare quanto dalla forza di resistere al gruppo lanciato per quasi 20 chilometri al suo inseguimento. Per Mollema si tratta, a 32 anni, del successo più importante di una carriera cui forse era sempre mancato lo squillo, arrivato oggi in un arrivo in solitaria a Como nella Classica delle foglie morte. 

Alejandro Valverde si è dovuto accontentare del secondo posto in volata davanti a Bernal e Fuglsang, mentre Woods, Jack Haig (Mitchelton-Scott) e Roglic sono arrivati più staccati tra la quinta e la settima piazza. Buchmann, Latour e Molard hanno completato la top 10. 

A cura di Gianluca Santo per InBici Magazine

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