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Giro delle Fiandre 2019 - Tour des Flandres - Ronde van Vlaanderen - Antwerp - Oudenaarde 270 km - 07/04/2019 - Kasper Asgreen (DEN - Team Deceuninck - Quick Step) - Alberto Bettiol (ITA -Team EF Education First) - Alexander Kristoff (NOR - UAE Team Emirates) - photo Tim van Wichelen/CV/BettiniPhoto©2018

BETTIOL E’ IL NUOVO LEONE DELLE FIANDRE: “L’ULTIMA SALITA MI SEMBRAVA IL MORTIROLO” 


Oudenaarde (Belgio): Alberto Bettiol non ci crede ancora, dopo che ha tagliato il traguardo del Giro delle Fiandre. La sua prima vittoria da professionista vale un’intera carriera: “Non ci credo ancora, ho vinto il Giro delle Fiandre in una giornata storica, perché al mio trionfo si aggiunge quello della Bastianelli”. 

La conferenza stampa del vincitore, davanti ai media di tutto il mondo, inizia con una domanda provocatoria: perché i giornalisti italiani ti consideravano poco alla vigilia? “Penso sia un po’ colpa mia – spiega Bettiol – in quanto fino allo scorso anno non sono riuscito ad esprimermi al meglio. In questa stagione sto andando molto bene, ho ottenuto dei buoni risultati a cominciare dalla Strade Bianche, ho ottenuto il secondo posto alla cronometro finale della Tirreno-Adriatico e ho attaccato sul Poggio alla Milano-Sanremo. Però avrei dovuto stare molto più avanti in gruppo, avrei dovuto dimostrare di avere maggiore continuità già in passato. Poi, non avevo mai vinto una corsa in carriera da quando sono professionista: ci sono corridori che da tanti anni provano a vincere una classica monumento, come era possibile pronosticare proprio me, che anno avevo mai vinto?”. Del resto, il miglior piazzamento di Bettiol fino ad oggi al Giro delle Fiandre è stata la 24/a posizione ottenuta nel 2017.

Le ragioni del cambiamento nel rendimento di Bettiol sono molto semplici, all’apparenza: “Ho perso tre chili rispetto al 2018, cosa semplice a dirsi ma non da farsi. Sono sempre stato abituato a correre con dei leader: Peter Sagan, Ivan Basso e Greg Van Avermaet. Quest’anno avevamo Vanmarcke come capitano principale, però ho potuto giocare le mie carte. E’ fantastico vincere in Belgio, qui il ciclismo è lo sport nazionale, in Italia no, là si pensa solo al calcio”. 

Alberto Bettiol ha dei ricordi particolari riguardo il Giro delle Fiandre: “Sicuramente ricordo la vittoria di Michele Bartoli, e quella di Andrea Tafi: a volte mi alleno con lui. La Roubaix? Non è nel mio programma, ho fatto un avvio di stagione molto intenso”. 

Riguardo il cambio di squadra, dalla Bmc alla EF Education First, spiega: “Sono stati felice di correre lo scorso anno vicino a Van Avermaet, ho cercato di imparare il più possibile”. E visto l’attacco di oggi sul Kwaremont, Alberto ha imparato molto bene la lezione. 

A proposito di Kwaremont, la sala stampa si scioglie in un sorriso quando afferma: “Il Paterberg è stato durissimo per me, molto più del Kwaremont, dove ho attaccato. Ero da solo, ho dovuto gestirmi al massimo. A circa 5 km dall’arrivo mi è sembrato di vedere una piccola salita poco prima di Oudenaarde: poi ho visto il computer sulla mia bici e non era una salita, la pendenza era dello 0%. A me è sembrato di fare il Mortirolo”.

 

Da Oudenaarde, Carlo Gugliotta per InBici Magazine

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