La stagione 2019 non è stata di certo una delle più positive nella carriera di Fabio Aru. Il corridore della UAE Team Emirates si è dovuto operare all’arteria iliaca della gamba, e non ha potuto prendere parte al Giro d’Italia. Nonostante il poco allenamento, il sardo si è presentato al via del Tour de France e alla Vuelta, ma si è ritirato prima della partenza della tappa di Bilbao.
In questi giorni, la UAE Team Emirates ha organizzato un team building in vista del 2020 negli Emirati Arabi. Il corridore italiano è stato intervistato dal sito PezCycling; stuzzicato sul bilancio stagionale, Aru ha affermato: “E’ importante prestare molta attenzione ai programmi fisici, ed è importante essere concentrato al 100%. Questo è il modo più importante per iniziare la preparazione per migliorare al massimo livello. Ho imparato molto in questa stagione, e servirà d’esperienza per il prossimo anno”.
Nell’intervista, Aru ha parlato anche del suo rapporto con i giovani corridori: “È un piacere essere un modello per i bambini. Ho ottenuto buoni risultati e sono felice che i bambini mi supportino. Ma la cosa più importante è che noi corridori siamo per loro fonte di ispirazione nel sostenere questo sport. Da giovane ho mostrato immediatamente risultati importanti, questo è un segno che il ciclismo è cambiato. I giovani, quando passano al professionismo dimostrano di essere già pronti per essere immediatamente competitivi. Anche se io sono ancora giovane, aiuto i ciclisti più giovani a mostrare un buon atteggiamento e a cercare di evitare di commettere errori”.
A cura di Carlo Gugliotta per InBici Magazine