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Tour of the Alps 2021 - photo Dario Belingheri/BettiniPhoto©2021

GIRO DELL’EUROREGION, NEL BACKSTAGE TRA VIGILI CALABRESI E QUEI “BISOGNINI” NON SANZIONATI


Il vento sferza la conca che scende dalla valle Rendena e arriva nelle Giudicarie. I tulipani rossi sbocciati da poco sono piegati dalle folate di vento che tagliano in due il rettilineo d’arrivo. E atterrano le transenne posizionate poco sotto le telecamere per riprendere l’arrivo.

Solerti gli uomini dell’organizzazione “sicurezza” arrivo, guidati magistralmente da Angelo Striuli, in un batter d’occhio le risollevano. Il sole fortunatamente bacia il Tour of the Alps. E il vento lo si apprezza ancora di più perché spazza le nubi e porta via le avvisaglie di pioggia.

L’ex Giro del Trentino – ora salito di rango a Giro dell’Euroregion, ovvero il famoso progetto dell’Alpe Adria che negli anni Ottanta le popolazioni friulane, venete e trento-bolzanine non hanno avuto il coraggio di lanciare – assieme al Tirolo e alle vallate di Villach realizza quel sogno. Una grande comunità per molti aspetti simili, si ritrova assieme grazie alla bicicletta. Le due ruote nel segno dell’unità di macroregione, sportiva, economica, turistica e appunto di popolo. Perché da queste parti ci si sente tutti un po’ austriaci – tirolesi, veneti, furlani, trentini, bolzanini.

Il coraggio della bicicletta e del corridore è quello di osare in salita e l’Euroregion – ovvero il nuovo Tour of the Alps – ha osato, facendoci sentire un po’ tutti fratelli, appartenenti ad una grande comunità. Ma come sempre la corsa la fanno i corridori e non c’è percorso che tenga se un corridore decide di fare dura la corsa.

Lo ha dimostrato Gianni Moscon, che tra le sue mele si è sentito al sicuro, portando a casa due tappe e facendogli crescere la convinzione che può tornare a pensare in grande: “Obiettivi? – sorride il trentino -. Parlando di azzurro, certamente ho voglia di indossare nuovamente quella maglia. Tokyo e il mondiale belga mi ispirano. Come si dice in gergo, la gamba c’è. Ci proviamo. Ho dimostrato di essere in forma. E due vittorie in casa in un certo senso le ho intascate. Risiedo da tre anni a Innsbruck e il mio cuore si divide tra la valle dell’Inn e quella di Non. Ho assaporato ancora di più in questi giorni il profumo delle mie mele. Il lavoro duro paga sempre. Insomma, io ci sono. I tecnici azzurri si preparino a chiamarmi”, conclude il noneso.

Tour of the Alps 2021 – 4tn stage – Gianni Moscon (ITA – Ineos Grenadiers) – photo Ilario Biondi/BettiniPhoto©2021

L’Euroregion Tour of the Alps è appunto una grande famiglia che abbraccia tutti. E free tutti si aiutano. Senso di rispetto e di ospitalità fra queste valli. E capita che alla discesa di Madonna di Campiglio, all’inizio di Sant’Antonio di Mavignola, ti si pari davanti la macchina, sbracciandosi, un agente della Polizia Locale. Tiri giù il finestrino preoccupata. Le cinture sono allacciate, il cellulare deposto, gli auricolari alle orecchie. “Signora può segnalare all’organizzazione che qui c’è uno spartitraffico un po’ rischioso. I corridori sono preziosi, non devono incontrare nessun pericolo”. L’accento tradisce la non appartenenza al territorio: “Sono orgogliosamente calabrese. Ho vinto un concorso qui. Sono il vigile della valle. I miei due figli ormai parlano trentino. La Calabria è lontana ma qui sto bene. Ci sono corridori calabresi in corsa?”.

Tour of the Alps 2021 – photo Dario Belingheri/BettiniPhoto©2021

Il ciclismo è anche questo. Andare per le strade, conoscere gente, visitare luoghi. E soprattutto la storia dei territori. Anche quelli annaffiati dai massaggiatori, meccanici e staff che a bordo strada rilasciano i loro bisognini fisiologici. Se sanzionate i corridori per una borraccia lanciata ad un bambino o per una posizione poco consona sulla bicicletta, ecco, cartellino rosso anche a chi, degli staff, fa la pipì a bordo strada. Cartellino rosso. In mezzo alle montagne ci sono tante piante dove potersi nascondere. E dopo l’illusione delle due tappe di Moscon, il Tour of the Alps torna a parlare straniero sul podio. Del resto, siamo in Euroregion.

Tour of the Alps 2021 – photo Ilario Biondi/BettiniPhoto©2021

a cura di Tina Ruggeri ©Riproduzione Riservata-Copyright© InBici Magazine

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