I pretendenti alla corsa rosa sono tanti, e dopo la tappa di Ceresole Reale si è capito ancora di più che il duello destinato ad attirare tutte le attenzioni dei media può essere quello tra Vincenzo Nibali e Primoz Roglic. Nibali ha avuto da ridire sull’atteggiamento dello sloveno, e ne è nata una grande polemica che si protrarrà anche nei prossimi giorni.
Dall’altra parte, però, abbiamo visto altri corridori poco calcolatori e silenziosi, che hanno preferito stare zitti e dare fondo a tutte le proprie energie. Mi riferisco a Illnur Zakarin, a Bauke Mollema e a Mikel Landa.
Quest’ultimo, in modo particolare, dopo un avvio non buono di Giro d’Italia, sta lentamente rimontando, e se penso che ieri era distante ben 8 minuti da Polanc, c’è da fargli davvero un grande applauso per come sta affrontando questo Giro d’Italia.
Nella sua situazione ci sono solo due cose da fare: mollare oppure attaccare senza pensarci troppo. E lui sta facendo quello che piace ai tifosi: sta zitto e attacca, senza parlare troppo. Il suo obiettivo è quello di vincere il Giro, nonostante il ritardo, ed è per questa ragione che ieri ha attaccato, e anche oggi ha voluto dare fondo a tutte le sue energie.
Conosco bene il mio ruolo da giornalista e sono consapevole del fatto che non posso espormi in favore dell’uno o dell’altro atleta, ma credo che se Landa dovesse vincere il Giro d’Italia, sarebbe una delle maglie rosa più acclamate dal grande pubblico.
Da Ceresole Reale, Carlo Gugliotta per InBici Magazine