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GIRO D’ITALIA 2019, ALL’ARENA DI VERONA CALA IL SIPARIO SUL GIRO


Solo 17 chilometri separano il Giro d’Italia 2019 dalla sua conclusione. Nella giornata odierna si concluderà infatti la Corsa Rosa con una cronometro. Prova contro il tempo che si snoderà a Verona, ripercorrendo in senso antiorario il Circuito delle Torricelle, dove si sono svolti i Campionati del Mondo del 2014. Il traguardo sarà posto nell’Arena di Verona, scenario ideale per calare il sipario su queste tre settimane di corsa lungo le strade italiane.

Solo 17 i chilometri in programma, ma nonostante ciò il percorso della cronometro presenta diverse insidie al suo interno. Dopo la partenza i corridori dovranno affrontare un primo tratto di 4000 metri su strade larghe con lunghi rettilinei che dovrebbero favorire gli specialisti. A quel punto la strada salirà verso le Torricelle, ultimo GPM di questo Giro. Salita lunga 4,5 chilometri con una pendenza media del 5% che presenta una carreggiata molto più stretta rispetto la prima parte della prova. Superato il GPM una discesa che porterà i corridori negli ultimi 3 chilometri pianeggianti su strade cittadine con diverse curve ad angolo retto. Il cronometro verrà stoppato a Piazza Bra con i corridori che entreranno poi nell’Arena di Verona.

L’uomo da battere nella cronometro conclusiva è sicuramente Primoz Roglic (Jumbo – Visma). Dopo aver vinto le prime due prove contro il tempo il corridore sloveno, in piena lotta per il podio, vuole centrare il tris su un percorso molto adatto alle sue caratteristiche. La concorrenza però sarà molto forte a partire da Victor Campenaerts (Lotto Soudal), con il dente avvelenato dopo la sconfitta a San Marino, Tanel Kangert (EF Education First) e Bob Jungels (Deceunick – QuickStep). Trattandosi di una cronometro dopo tre settimane di corsa spesso e volentieri i grandi protagonisti sono gli uomini di classifica. Non sarà quindi sorprendente alla fine trovare corridori come Vincenzo Nibali (Bahrain – Merida), Bauke Mollema (Trek – Segafredo) o Ilnur Zakarin (Katusha – Alpecin) fra i migliori nell’ordine d’arrivo finale. Discorso leggermente diverso per corridori come Mikel Landa (Movistar), Richard Carapaz (Movistar) e Miguel Angel Lopez (Astana) che potrebbero difendersi bene nella salita, ma sia nella prima parte che poi in quella finale potrebbero perdere diversi secondi.

A cura di Riccardo Zucchi per Inbici magazine

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