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Giro d'Italia 2019 - 102nd Edition - 16th stage Lovere - Ponte di Legno 226 km - 28/05/2019 - Giulio Ciccone (ITA - Trek - Segafredo) - photo Dario Belingheri/BettiniPhoto©2019

GIRO D’ITALIA 2019, FAVOLOSO CICCONE – PERDE TERRENO ROGLIC


Giornata da incorniciare per Giulio Ciccone al Giro d’Italia 2019. Il portacolori della Trek – Segafredo si è imposto sul traguardo di Ponte di Legno, centrando così il suo secondo successo in carriera nella Corsa Rosa. Il leader della classifica dei GPM si è imposto in una volata a due davanti a Jan Hirt (Astana), mentre terzo è giunto Fausto Masnada (Androni – Sidermec) giunto con un ritardo di 1’20”. Il gruppo maglia rosa giunge invece con un ritardo di 1’40” da regolato da Vincenzo Nibali (Bahrain – Merida) con i soli Mikel Landa (Movistar) e Richard Carapaz (Movistar) fra i big presenti in questo gruppo. Alle loro spalle arriva Miguel Angel Lopez (Astana) andato in crisi di fame nell’ultimo chilometro, mentre Primoz Roglic (Jumbo – Visma) cede 1’22” alla maglia rosa e scivola in terza posizione nella classifica generale.

Dopo il secondo ed ultimo giorno di riposo il Giro d’Italia riparte con una tappa durissima. Le emozioni arrivano fin dalla partenza quando dal gruppo si susseguono gli attacchi per cercare di portar via una fuga da lontano. Alla fine dopo diversi scatti e controscatti si sganciano Andrey Amador (Movistar), Francois Bidard (AG2R La Mondiale), Mattia Cattaneo e Fausto Masnada (Androni – Sidermec), Pello Bilbao, Jan Hirt e Davide Villella (Astana), Damiano Caruso e Antonio Nibali (Bahrain – Merida), Michael Schwarzmann (Bora – Hansgrohe), Łukasz Owsian e Francisco Ventoso (CCC Team), Mikkel Honoré (Deceunick – QuickStep), Nathan Brown e Joe Dombrowski (EF Education First), Mikel Nieve e Christopher Juul Jensen (Mitchelton – Scott), Koen Bouwman (Jumbo – Visma), Jai Hindley (Sunweb), Giulio Ciccone (Trek – Segafredo) e Diego Ulissi (UAE Team Emirates). I ventuno uomini al comando trovano subito un buon ritmo arrivando ad ottenere un vantaggio massimo di poco superiore ai cinque minuti. A quel punto dietro la Movistar prende in mano la situazione, riuscendo a mantenere il gap invariato. Distacco che rimane invariato anche sull’Aprica dove non si muove nessuno in testa o nel gruppo. Sulla discesa successiva invece prova a muoversi Ventoso che viene però riassorbito subito dopo la discesa.

Giro d’Italia 2019 – 16th Stage Lovere – Ponte di Legno 194 km – 28/05/2019 – Giulio Ciccone (ITA – Trek – Segafredo) – photo Dario Belingheri/BettiniPhoto©2019

Nel percorso di avvicinamento al Mortirolo fra i fuggitivi prendono in mano l’andatura i Mitchelton – Scott così da iniziare la salita con 6 minuti di margine. Sulle prime rampe della salita il primo a rompere gli indugi è Brown raggiunto immediatamente da Ciccone. Sui due sono bravi a rientrare poco dopo anche Masnada, Dombrowski,
Nieve, Caruso ed Hirt, prima che proprio Hirt sia costretto ad alzare bandiera bianca insieme al compagno di squadra Dombrowski. Dietro dopo un primo cambio di ritmo da parte di Valerio Agnoli (Bahrain – Merida) è la Movistar a fare l’andatura. A 36 chilometri dalla conclusione in testa prova un allungo Hirt che guadagna subito
qualche metro, venendo poi ripreso da Caruso e Ciccone, mentre nel gruppo si porta a fare il ritmo Domenico Pozzovivo (Bahrain – Merida). L’azione del lucano fa preludio all’attacco di Vincenzo Nibali (Bahrain – Merida) che va via tutto solo. Dietro a fare il ritmo nel gruppo si porta Antonio Pedrero (Movistar) con i soli Mikel Landa
(Movistar), Richard Carapaz (Movistar), Primoz Roglic (Jumbo – Visma), Miguel Angel Lopez (Astana), Bauke Mollema (Trek – Segafredo) e Hugh Carthy (EF – Drapac) che riescono a seguire la sua andatura. Proprio Carthy poco dopo prova un allungo in solitaria, riportandosi su Nibali. Poco dopo a muoversi è Lopez che con la sua azione mette in difficoltà Mollema e soprattutto Roglic che va letteralmente in crisi perdendo secondi su secondi. Proprio quando si stacca l’ex maglia rosa davanti Nibali e Carthy trovano sulla loro strada Antonio Nibali che si sacrifica per il fratello. Proprio quando finisce il lavoro Nibali junior alle sue spalle si stacca anche Pedrero con Landa che a quel punto si porta in prima persona a fare il ritmo. L’azione del basco permette alla maglia rosa Carapaz e a Lopez di riportarsi su Nibali, mentre Roglic crolla ad un minuto di distacco. Allo scollinamento per primo transita Ciccone insieme a Hirt, mentre Caruso si rialza, con un vantaggio di 4 minuti su Landa, Carapaz, Nibali e Carthy che nel mentre hanno ripreso Amador. Davanti a loro con una cinquantina di metri di vantaggio transita Lopez insieme al compagno di squadra Bilbao, mentre il gruppo Roglic – Yates transita a 5’30” dal duo al comando. Nella discesa, complice l’asfalto bagnato, quasi nessun corridore decide di correre grandi rischi così che la situazione rimane invariata con Lopez che transita con una trentina di secondi di vantaggio sul gruppo Carapaz-Nibali. Gli unici a rischiare qualcosina in più sono Mollema, Simon Yates (Mitchelton – Scott) e Roglic che recuperano una trentina di secondi dal gruppo Carapaz.

Dopo la discesa però fra Ciccone ed Hirt non c’è più accordo, complice la presenza di Lopez dietro, mentre Nibali sulla sua strada a 12 chilometri dalla conclusione ritrova Caruso. Proprio grazie all’arrivo del siciliano il gruppo maglia rosa riesce a riportarsi su Lopez, transitando a 7 chilometri dalla conclusione con 3’30” dal duo Hirt-Ciccone che nel mentre sembra aver ritrovato un minimo d’accordo. I due arrivano così a giocarsi la tappa con il successo che sorride a Giulio Ciccone davanti ad Hirt e Masnada. Quarto posto per Nibali giunto con Landa Carapaz con un ritardo di 1’41”, con Lopez che paga una ventina di secondi dal gruppo maglia rosa complice una crisi di fame nell’ultimo chilometro. 1’22” invece il ritardo accusato da Roglic che lascia così il secondo posto in classifica a Nibali.

ORDINE D’ARRIVO

1. Giulio Ciccone (Trek – Segafredo) 5H 36’24”
2. Jan Hirt (Astana) +0”
3. Fausto Masnada (Androni – Sidermec) +1’20”
4. Vincenzo Nibali (Bahrain – Merida) +1’41”
5. Hugh Carthy (EF Education First) +1’41”
6. Richard Carapaz (Movistar) +1’41”
7. Mikel Landa (Movistar) +1’41”
8. Joe Dombrowski (EF Education First) +1’41”
9. Damiano Caruso (Bahrain – Merida) +1’49”
10. Mattia Cattaneo (Androni – Sidermec) +2’03”

CLASSIFICA GENERALE

1. Richard Carapaz (Movistar) 70h02’05”
2. Vincenzo Nibali (Bahrain – Merida) +1’47”
3. Primoz Roglic (Jumbo – Visma) +2’09”
4. Mikel Landa (Movistar) +3’15”
5. Bauke Mollema (Trek – Segafredo) +5’00”
6. Rafal Majka (Bora – Hansgrohe) +5’40”
7. Miguel Angel Lopez (Astana) +6’17”
8. Simon Yates (Mitchleton – Soctt) +6’46”
9. Pavel Sivakov (Team Ineos) +7’51”
10. Jan Polanc (UAE Team Emirates) +8’06”

A cura di Riccardo Zucchi per InBici Magazine

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