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Inizia la terza settimana del Giro d’Italia 2023, quella in cui tutto verrà deciso, quella in cui per forza di cose i “big” non potranno più nascondersi. L’ultimo, durissimo, “terzo” della Corsa Rosa parte con una frazione estremamente impegnativa che si concluderà con uno degli arrivi in salita più duri di questa edizione.
Vero e proprio tappone alpino, 203 km totali con 5 GPM ed oltre 5000 metri di dislivello. Passo di Santa Barbara (12,8 km all’8,2%), Passo di Bordala (4,5 km al 7,1%), Matassone (11,5 km al 5,6%) e Serrada (17,5 km al 5,5%) prima dell’ascesa conclusiva verso il Monte Bondone (22,7 km al 6,4%).
Gli uomini di classifica hanno salvato la gamba per l’ultima settimana ed è lecito aspettarsi che siano loro a giocarsi anche il successo di tappa. Il più interessato a tenere chiusa la corsa e dunque anche il favorito per la tappa è Primoz Roglic. Per quanto sia difficile capire gli stati di forma degli scalatori, lo sloveno potrebbe utilizzare questa tappa per dare il primo vero strappo alla classifica.
A contendere la tappa al leader della Jumbo-Visma potrebbero essere Geraint Thomas e Damiano Caruso, per ora molto in controllo ma mai in difficoltà. Attenzione anche a Joao Almeida, inusualmente volitivo a Bergamo, e Thibaut Pinot, alla caccia disperata di un successo di tappa, che potrebbe anche godere di un minimo di libertà da parte degli uomini di classifica.
Con lo stesso schema di corsa che potrebbe premiare il transalpino, si giocheranno le proprie carte anche Hugh Carthy, Eddie Dunbar e magari anche Lennard Kämna, che è però il più vicino di questi alla vetta della classifica. Non è ovviamente da escludere che la vittoria vada ancora ad un uomo in fuga da lontano: attenzione in questo caso a Lorenzo Fortunato, Warren Barguil, Ben Healy, Ilan van Wilder ed Einer Rubio.
BORSINO FAVORITI SEDICESIMA TAPPA GIRO D’ITALIA 2023
***** Primoz Roglic
**** Geraint Thomas, Damiano Caruso
*** Thibaut Pinot, Hugh Carthy, Joao Almeida
** Lennard Kämna, Eddie Dunbar, Warren Barguil, Ben Healy
* Lorenzo Fortunato, Ilan van Wilder, Einer Rubio, Jay Vine, Jefferson Cepeda
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