IL LOMBARDIA 2019: PRESENTAZIONE PERCORSO E BORSINO DEI FAVORITI

L’ultima classica monumento della stagione. Un’occasione per tutti, un’opportunità di chiudere al meglio la stagione prima di avviarsi verso le ultime uscite e le successive e meritate vacanze: sabato si disputerà l’edizione 2019 de ‘Il Lombardia‘ su un percorso di 243 chilometri che si snoderà tra Bergamo e Como.

Il percorso, di fatto, ricalca quello che negli ultimi anni ha caratterizzato sempre con maggiore forza la classica delle foglie morte. I primi 50 chilometri sono pianeggianti, sostanzialmente fino al Colle Gallo, prima agevole salita di giornata. Discorso simile anche per il Colle Brianza, posto al chilometro 114 poco dopo il primo sconfinamento nella provincia di Lecco. Dalla vetta, rotta verso Onno e, di conseguenza, verso il Ghisallo. Questa sì, una salita vera: 8 chilometri con una media del 6%, influenzata però da un tratto pianeggiante di circa 3000 metri a metà salita. Per il resto, le pendenze non scendono mai sotto il 9% con punte al 14.

Superato il Santuario una decina di chilometri di discesa accompagneranno il gruppo sino ai piedi del Sormano. Un antipasto di 5 chilometri al 6% prima dell’ingresso sul Muro di Sormano: ‘soli’ 1900 metri, che però possono trasformarsi in un incubo. Introdotto per la prima volta nel ’60 da Torriani, punta verso l’alto al 16% di media, con pendenze massime che si attestano sul 25-27%. Qui, complice la strada stretta e l’attesa cornice di pubblico, si può pensare di sgranare il gruppo e fare la differenza, considerando che all’arrivo mancano 50 chilometri.

Fino ai meno 20, considerano pianura e un tratto pianeggiante che potrebbe influenzare le tattiche di corsa, tutto tranquillo. Da lì in avanti l’accoppiata che ha scritto la storia recente della corsa con il Civiglio e il San Fermo della Battaglia. La prima salita è lunga 4 chilometri con una pendenza che sfiora il 10% di media, seguita anche da un tratto in discesa tecnico che consente di fare la differenza. Leggermente più agevole, almeno sulla carta, il San Fermo con i suoi 2700 metri al 7% di media. Attenzione, però, che la salita finale inizia ai meno 8 e termina ai meno 5: da all’arrivo è quasi esclusivamente discesa e un attacco nel momento giusto può segnare in maniera indelebile l’esito della corsa.

Tanti, anche considerano la partecipazione di qualità alle semiclassiche italiane dell’ultimo periodo, i pretendenti alla vittoria. A partire da un Vincenzo Nibali alla caccia del tris Alejandro Valverde che non ha mai posto il proprio sigillo sulla Monumento forse più adatta alle sue caratteristiche fino ad arrivare alla maglia gialla del Tour de France 2019 Egan Bernal, senza dimenticare Michael Woods, vincitore della Milano-Torino, e un Primoz Roglic parso in stato di grazia una volta rientrato dal Mondiale in Yorkshire.

Di seguito vi proponiamo il nostro borsino dei favoriti:

5 stelle *****: Primoz Roglic (Jumbo-Visma)

4 stelle ****: Alejandro Valverde (Movistar), Michael Woods (EF Education First)

3 stelle ***: Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida), Egan Bernal (INEOS), Jakob Fuglsang (Astana), Adam Yates (Mitchelton-Scott), David Gaudu (Groupama-FDJ)

2 stelle **: Davide Formolo (BORA – hansgrohe), Diego Ulissi (UAE Emirates), Esteban Chaves (Mitchelton Scott) , Gianni Moscon (INEOS), Giulio Ciccone (Trek-Segafredo)

1 stella *: Enric Mas (Deceuninck-QuickStep), Tiesj Benoot (Lotto Soudal), Nairo Quintana (Movistar)

A cura di Gianluca Santo per InBici Magazine