Wout van Aert si prepara a tornare alle competizioni di ciclocross. Tuttavia, il medico della squadra belga ha raccomandato un approccio cauto per garantire una completa guarigione dall’infortunio al ginocchio.
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Il ciclista belga dovrebbe iniziare a gareggiare alla fine di novembre, ma il dottor Kris Van der Mieren ha sottolineato che “accelerare o forzare il recupero è completamente fuori discussione”. La prudenza è fondamentale in questa fase.
Van Aert ha dovuto abbandonare la Vuelta a España dopo una caduta durante la discesa del Collada Llomena nella sedicesima tappa. La squadra, Visma-Lease a Bike, ha confermato che ha subito un forte dolore al ginocchio a causa di una ferita profonda.
Il ciclista è tornato ad allenarsi su strada il 4 ottobre e parteciperà a un campo di allenamento in Spagna. Non è previsto un ritorno alle gare prima della fine di dicembre, dopo il campo di allenamento che si concluderà il 19 dicembre.
Van Aert potrebbe esordire nella stagione durante le tappe di Coppa del Mondo a Hulst o Zonhoven il 21 o 22 dicembre. Tuttavia, il dottor Van der Mieren ha avvertito che è cruciale non iniziare a gareggiare troppo presto, considerando le richieste fisiche del ciclocross.
Il medico ha confermato che Van Aert è sulla strada giusta e che il suo recupero sta progredendo. Tuttavia, è fondamentale che costruisca la forza necessaria per affrontare la corsa, un’attività che favorirà anche la sua guarigione.
“È stato dimostrato che correre è un valore aggiunto per i ciclisti. Stimola i muscoli in modo efficace. Nel ciclocross, si parla di una ‘storia plus-plus’, poiché gli urti che assorbono rinforzano le fibre tendinee”, ha spiegato il dottor Van der Mieren.
Quando Van Aert sarà pronto per la stagione di ciclocross, il medico consiglia di procedere con cautela e di fare piccoli passi per recuperare la forma migliore. “Le fibre devono adattarsi e rinforzarsi gradualmente. A seconda della natura dell’infortunio, questo può richiedere da tre a quattro mesi o anche un anno”, ha aggiunto.
“Il grande rischio è che queste fibre, non ancora sufficientemente forti, possano rompersi di nuovo, causando un nuovo infortunio”, ha concluso il dottor Van der Mieren.
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Arabba: La Perla delle Dolomiti per il CicloturismoA cura della redazione di Inbici News24
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