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IN MTB NONOSTANTE I DIVIETI, CADE E SI FRATTURA


Secondo quanto riportano varie fonti locali della provincia di Treviso, quest’oggi un cicloamatore è andato a fare un giro in mountain bike sul Monte Grappa, nonostante le restrizioni dovute all’emergenza sanitaria Coronavirus.

L’uomo, 42 anni, di Mussolente (VI), all’altezza di un dosso ha perso il controllo della propria mountain bike, finendo a terra e riportando un sospetto trauma al bacino e varie escoriazioni.

Il personale medico del Suem di Crespano ha prestato le prime cure all’uomo, mentre l’elisoccorso, chiamato in un primo momento, è stato fatto rientrare. Per il 42enne scatterà la sanzione per aver violato le norme anti-Covid-19.“

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4 Commenti

  1. attilio ceccarelli

    allora suggerisci tu una soluzione che risolva tutti i problemi di ciascuno di noi…

  2. Fondamentalmente concordo, purtroppo però bisogna considerare che ci sono diverse categorie di persone, semplificando gli intelligenti e gli stupidi. Per contrastare gli stupidi diventa necessario vessare tutti, e quindi anche gli intelligenti. Per esempio per evitare che gli ubriachi facciano incidenti ed uccidono sii fanno le regole restrittive e se mi beccano avendo bevuto un bicchiere di vino in più, che a me fa solo solletico, mi tolgono la patente. E gli ubriachi che non riescono a fermare continuano ad uccidere. Strano mondo!

  3. Tutto giusto il commento sopra ..fatto sta che noi siamo a casa agli arresti domiciliari e nessuno si preoccupa degli effetti sull economia e sulla psiche…è una cosa assurda …e ditemi pure che sono un egoista e che non penso ai morti ecc ecc

  4. In ingegneria vige un principio “tutto ciò che non è strettamente necessario è dannoso”; ora vietare l’attività sportiva all’aperto, per esempio l’allenamento ciclistico in solitaria e in luoghi appartati (l’Italia e’ piena di strade secondarie…) e’ del tutto irrilevante ai fini di una limitazione di un contagio endemico che avviene eminentemente per trasmissione a breve distanza di droplet in luoghi chiusi; e’ invece potenzialmente dannoso che, per esempio, un cicloamatore bloccato a casa si rechi 4 volte al giorno a fare futili spesucce (“così con l’occasione mi sgranchisco e non mi possono contestar niente…”) al chiuso di negozi e supermercati.
    E non mi venite a ripresentare l’ipocrita argomentazione del rischio di cadere, e del fatto che si sottraggono risorse agli ospedali in emergenza; allora per essere coerenti bisognava vietare anche il consumo di vino e tabacco o l’utilizzo di automobili o motocicli, o addirittura lo svolgimento di attività domestiche potenzialmente pericolose (per esempio potare alberi in giardino, tagliare legna, rasare il prato, bricolage con impiego di trapani, seghe elettriche, smerigliatori…)

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