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2019 Road World Championship Yorkshire - Men Junior Time Trial - Harrogate - Harrogate 28 km - 23/09/2019 - Antonio Tiberi (Italy) - photo Luca Bettini/BettiniPhoto©2019

L’INTERVISTA – ANTONIO TIBERI: “SENZA MISURATORE DI POTENZA HO VINTO IL MONDIALE”


Antonio Tiberi è uno dei volti nuovi del ciclismo azzurro. Il corridore laziale si è laureato campione del mondo a cronometro nella categoria Juniores al termine di un’impresa eccezionale: dopo aver perso circa trenta secondi sulla pedana della partenza, per via di un guasto meccanico alla bicicletta, Tiberi ha preso la bici di scorta ed è riuscito a far segnare un tempo eccezionale nonostante l’handicap iniziale. L’azzurro si è laureato campione del mondo fermando l’orologio sui 38’28” al termine della gara lunga 27,6 km, ed è stato l’unico capace di far segnare una media di poco superiore ai 43 km/h. L’olandese Enzo Leijnse, secondo classificato, ha chiuso con 8 secondi di ritardo da Tiberi, con una media di 42,9 km/h. 

Il debutto con la maglia di campione del mondo della categoria Juniores avverrà tra pochi giorni. Nel frattempo, Antonio Tiberi ha risposto ad alcune delle nostre domande. Vi riportiamo di seguito l’intervista e il podcast realizzati durante la nostra trasmissione radiofonica Ultimo Chilometro, in onda ogni martedì sul nostro sito alle 18:30. 

La rottura della bici dopo la partenza – photo Luis Angel Gomez/BettiniPhoto©2019

Antonio, che emozione è stata per te vincere il mondiale in questo modo?

“E’ stato davvero qualcosa di unico, un’emozione grandissima, sono davvero felice di ciò che sono riuscito a fare”.

E’ sembrata una cronometro molto particolare per il percorso e per il rapporto massimo che potete spingere voi Juniores, al massimo il 52×14. Ce ne puoi parlare?

“Quello di Harrogate era un percorso molto particolare in quanto c’erano diverse curve e molte discese. Noi abbiamo un rapporto obbligato, quindi essendo un percorso nervoso bisognava far frullare bene le gambe e saper guidare bene la bici, in quanto in alcuni tratti la strada era anche umida. Dopo il problema meccanico avuto all’inizio, mi sono detto: o la va, o la spacca. Mi sono giocato tutto, non avevo niente da perdere, e così ho dato il massimo dal primo all’ultimo metro”. 

Quando hai cambiato la bici avevi il ciclocomputer?

“No, sulla seconda bici non avevo il misuratore di potenza, quindi non sapevo a quale velocità stavo andando e non potevo nemmeno controllare i battiti del cuore. Sono andato completamente a sensazione. Un altro vantaggio, secondo me, è stato dettato dal fatto che sulla bici di scorta avevo le pedivelle più lunghe, di misura 175, e secondo me è stato un piccolo aiuto. Correre senza il ciclocomputer è stato un po’ strano, perché non sono abituato a correre alla cieca: la cosa strana è che, mentre ero a tutta, guardavo in basso per capire quanto stessi spingendo, ma dopo i primi chilometri non ci ho pensato più e ho dato anche l’anima. La scelta della bici Pinarello della nazionale in partenza, invece, è stata una scelta personale per questioni di praticità”. 

2019 Road World Championship Yorkshire – Men Junior Time Trial – Harrogate – Harrogate 28 km – 23/09/2019 – Antonio Tiberi (Italy) – photo Luis Angel Gomez/BettiniPhoto©2019

Cosa ti è passato per la testa nel momento in cui ti si è rotta la bici in partenza?

“Non l’ho presa benissimo perché vedere una bici che si rompe nemmeno cento metri dopo la partenza ti fa venire un po’ di rabbia, ma non bisogna mai farsi prendere dai sentimenti negativi. Mi sono concentrato subito sulla mia prestazione”.

Come giudichi, invece, la prova in linea?

“Io e Andrea Piccolo eravamo i due capitani della nazionale italiana, ma quel giorno avevo le gambe molto dure, ho pagato lo sforzo della cronometro e non sono riuscito a recuperare. Però sono molto felice perché è arrivato questo bellissimo argento di Martinelli, che era il corridore più in forma”. 

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Ti vedremo correre con la maglia iridata in questa stagione?

“Sì, domenica prenderò parte ad una gara in linea, mentre sabato 12 prenderò parte al campionato regionale veneto a cronometro e lì indosserò la maglia di campione del mondo”.

L’anno prossimo correrai nella Colpack come Under 23, mentre nel 2021 passerai professionista con la Trek-Segafredo. 

“Sarà un grande onore per me continuare il percorso di crescita con la Colpack e poi passare professionista con la Trek-Segafredo, è stata una scelta importante e ragionata, fatta con il mio procuratore e con i miei genitori. Diventerò compagno di squadra di Vincenzo Nibali, che è uno dei miei idoli, e quindi sarà un onore difendere i colori di una squadra di così alto livello”.

A cura di Carlo Gugliotta per InBici Magazine

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