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2019 UEC Road Championships Alkmaar - Men Road Race 172,6 km - 11/08/2019 - - photo Luca Bettini/BettiniPhoto©2019

L’ITALIA NON NE SBAGLIA UNA, CASSANI HA CREATO UNA NAZIONALE DA SOGNO


Il Belgio può anche vantare un corridore come Remco Evenepoel, un ragazzo che a 19 anni ha dimostrato già di poter vincere dappertutto. Ma la nazionale italiana, pur non avendo un fenomeno del genere (del resto, di corridori come lui, ne nascono uno ogni 100 anni), l’Italia è tornata ad essere il dream team del ciclismo. Il trionfo di Elia Viviani all’europeo di Alkmaar non è solo il successo di un singolo, campione olimpico in carica su pista nell’Omnium, ma è soprattutto un trionfo di tutta la squadra, che ha interpretato la corsa alla perfezione.

La nazionale azzurra torna a casa con 4 titoli di campione europeo: Elia Viviani nella prova in linea maschile, Letizia Paternoster tra le donne Under 23, Alberto Dainese tra i ragazzi Under 23 e Andrea Piccolo nella cronometro individuale Juniores.

A questi successi bisogna aggiungere l’argento di Elena Cecchini e i bronzi di Elena Pirrone, Edoardo Affini e Andrea Piccolo (a podio nella prova in linea Juniores), oltre al bronzo nel mixed team relay.

L’Italia entra nella storia: dopo i titoli europei di Sagan (2016) e Kristoff (2017), è la sola nazionale a realizzare una doppietta con Matteo Trentin nel 2018 ed Elia Viviani oggi.

Conosciamo tutti Elia, lo conosciamo molto bene. L’unica corsa che gli manca in carriera è una grande classica, altrimenti ha vinto davvero tutto. E rientra anche nel novero dei campioni olimpici. Ma, soprattutto, quello che offre più fiducia verso il futuro – e che ci fa dire che l’Italia è il dream team del ciclismo internazionale – sono i due trionfi ottenuti negli Under 23. Letizia Paternoster e Alberto Dainese sono i due volti del futuro, coloro che ci garantiranno un ricambio generazionale. Perché è vero, Elia Viviani ed Elena Cecchini sono giovani e hanno tantissimi anni di carriera davanti, ma bisogna seminare per il futuro già adesso.

I tecnici azzurri, che lavorano sotto il coordinamento di Davide Cassani, sono riusciti a lavorare molto bene, a centrare in pieno l’obiettivo europeo. Sono dei trionfi importanti, in quanto arrivano a un anno esatto dai giochi olimpici: i percorsi saranno molto diversi da quelli olandesi, ma è normale che vincere offre morale a tutto l’ambiente.

Onore quindi a Davide Cassani e a tutti i tecnici azzurri: l’Italia non ha dei fenomeni, ma ha tanti corridori all’altezza di ogni situazione. La forza del gruppo ha vinto anche questa volta.

A cura di Carlo Gugliotta per InBici Magazine

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Un Commento

  1. Bravo Davide e Tutto il tuo STAF!!!

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