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RITIRO IN ALTURA? MEGLIO CON UN MASSAGGIATORE


In questi giorni estivi così caldi non sono pochi gli amatori che hanno deciso di programmare un periodo in montagna, magari in altura, al fine di potersi allenare, rilassare e preparare le ultime gare della stagione granfondistica. Per tutti coloro che scelgono l’altura per i propri allenamenti, è importante pianificare tutti i dettagli, a cominciare dall’alimentazione fino al recupero.

Per gli amatori evoluti, coloro che vogliono competere per fare risultati, sarebbe opportuno cercare di farsi seguire da un massaggiatore professionista durante il periodo di altura. Questo è il consiglio di Alessandro Carusi, uno dei titolari della Scuola Massaggi Adhara di Roma, con il quale abbiamo affrontato l’argomento.

“Sicuramente il periodo in altura è un momento fondamentale della stagione di un ciclista, anche amatore – spiega Carusi – in quanto è un momento nel quale il ciclista deve sia recuperare che programmare ciò che si farà nella seconda parte di stagione. Sappiamo bene che il calendario amatoriale è davvero molto fitto nel mese di settembre, a cominciare da un appuntamento importante come la Granfondo Internazionale di Torino, ma ormai si corre anche a ottobre, visto che un’altra gara prestigiosa come la Granfondo di Roma si svolge a metà di quel mese. Per tutte queste ragioni, complice il grande caldo nelle città, è normale che molti amatori decidano di fare un periodo di allenamenti in altura”.

Il primo punto fondamentale per godere dei benefici dell’altura è quello di portarsi ad un’altezza superiore ai 1600 metri sul livello del mare. “Le località più gettonate in Italia sono Livigno e Sestriere, oppure i passi alpini come lo Stelvio, se si vuole andare ad oltre 2000 metri. Ma quando si passa da quote più basse ad altre più elevate il fisico deve avere il tempo per potersi acclimatare, ed è molto importante curare ogni minimo dettaglio”.

Alessandro Carusi, a questo proposito, ci spiega che “è molto importante curare l’alimentazione: un massaggiatore che segue da vicino un amatore deve dargli anche qualche suggerimento giusto per la dieta e per reintegrare dallo sforzo, quindi questo è uno snodo fondamentale. Chiaramente, quando si svolge tanta salita, bisogna poi fare dei massaggi che permettano al nostro corpo di assimilare al meglio il lavoro svolto. Ecco perchè, secondo noi, quando si parte per un ritiro in altura è necessario valutare l’idea di avere un massaggiatore che possa seguire i corridori”.

 

A cura di Carlo Gugliotta per InBici Magazine

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