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Giro delle Fiandre 2019 - Tour des Flandres - Ronde van Vlaanderen - Antwerp - Oudenaarde 270 km - 07/04/2019 - Mathieu Van Der Poel (NED - Coredon) - photo POOL TD/BettiniPhoto©2018

ROUBAIX: AHI AHI ASO, L’ASSENZA DI VAN DER POEL E’ PESANTE


Diciamo la verità: Mathieu Van der Poel è il grande assente di questa edizione della Parigi-Roubaix. E’ un vero peccato che non ci sia, perché non sappiamo se avrebbe potuto vincere la corsa, ma sicuramente avrebbe regalato spettacolo. L’olandese ha corso un Giro delle Fiandre da protagonista: ha rotto una ruota, è caduto, ha cercato di rientrare in gruppo, ha rischiato di cadere di nuovo e poi ha terminato in quarta posizione, ai piedi del podio.

E come non pensare alla bella vittoria nella Dwars Door Vlaanderen? Il portacolori della Corendon-Circus ha regato spettacolo anche in quella circostanza, e sta tuttora dimostrando di essere in grande forma dopo il successo nella prima tappa del Circuit Cycliste Sarthe.

Il campione del mondo in carica di ciclocross aveva spiegato già molto tempo prima dell’assegnazione delle Wild Card per la Parigi-Roubaix che avrebbe voluto regalare spettacolo sia in questa classica che al Giro delle Fiandre. Per la classica belga l’invito è arrivato, per quella che si svolgerà domani no. Ed è un vero peccato.

Lo scorso anno, Wout Van Aert correva per una squadra Professional, la Veranda’s Willems, e la sua formazione ottenne l’invito per partecipare a Fiandre e Roubaix. La Corendon-Circus, formazione di Mathieu Van Der Poel, è diventata Professional dallo scorso primo gennaio, ma le porte della Roubaix sono state chiuse da ASO, che ha scelto altre squadre.

Questa volta, siamo in disaccordo con la scelta del comitato organizzatore. L’invito della Corendon-Circus ci sarebbe stato bene, e lo stiamo scrivendo già da tanti mesi, perché sapevamo che sarebbe stato un peccato non vedere Mathieu Van der Poel alla partenza di Compiegne. L’olandese ha sempre dimostrato di essere un talento anche su strada, vincendo il mondiale Juniores a Firenze 2013 e conquistando il podio agli Europei 2018, quelli vinti da Matteo Trentin.

Insomma, ben ci stanno gli inviti a squadre molto forti come la Wanty-Gobert o la Cofidis, così come per la Total Direct Energie (nessuno avrebbe potuto pronosticare la caduta di Terpstra di sette giorni fa). Ma forse, squadre come la Arkéa Samsic e la Vital Concept sembrano – sulla carta – molto meno attrezzate per la Roubaix rispetto alla Corendon-Circus.

 

A cura di Carlo Gugliotta per InBici Magazine

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