A scuola a piedi, in bici o in autobus. Ma assolutamente non in macchina, pena il salasso della multa di peso perché viola il divieto di transito.
La prima sperimentazione che ha appiedato i genitori forzati dall’automobile (tanto di pargoli con grembiulino che alunni delle medie) risale ormai al 2012 e, secondo il Comune, ha riscosso enorme successo. Non a caso è stata ripetuta anche negli anni successivi.
La giunta Valduga, adesso, ha deciso di proseguire su questa strada visto l’alto indice di gradimento delle famiglie che, grazie all’ordinanza comunale, possono accompagnare i bambini a lezione al mattino e riprenderli nel pomeriggio senza il rischio di essere arrotati.
Per questo dal 12 settembre al 10 giugno 2020 per mezz’ora le strade davanti a sette istituti primari della città rimarranno chiuse al traffico. Per buona pace, appunto, di mamma e papà abituati a scarrozzare il pargolo fin sul banco.
L’ordinanza emanata da palazzo Pretorio, nello specifico, ordina il blocco dei motori nei giorni lavorativi ad eccezione, ovviamente, del trasporto pubblico e dei residenti. «Non è stata una scelta dell’amministrazione – spiega l’assessore alla mobilità Carlo Plotegher – ma una precisa richiesta venuta dal mondo della scuola e dalle circoscrizioni. E devo dire che l’esperimento funziona, sembrano tutti soddisfatti».
Insomma, all’ingresso e all’uscita degli scolari dalle elementari e degli alunni dalle medie attenzione ai divieti non solo di parcheggio ma pure di passaggio. Nessun veicolo, infatti, potrà accedere alla zona interdetta per evitare investimenti ma pure ingorghi.
Articolo a cura di www.ladige.it