Il dibattito sugli stipendi nel ciclismo professionistico è tornato alla ribalta, con Tadej Pogačar al centro delle discussioni. L’atleta sloveno, considerato uno dei migliori ciclisti della sua generazione, ha firmato un contratto da otto milioni di euro all’anno con la UAE Team Emirates. Questo accordo, che durerà fino al 2030, è senza precedenti nel mondo del ciclismo, ma non soddisfa tutti.
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Tejay Van Garderen, ex ciclista statunitense, ha espresso la sua opinione sul valore di Pogačar. Durante un’intervista nel podcast Beyond the Podium, ha affermato che il campione è sottopagato rispetto ad altri sport. Van Garderen ha fatto un confronto con la NBA, dove i giocatori ricevono stipendi enormi. Secondo lui, il miglior giocatore della lega, Steph Curry, guadagna circa 45 milioni di dollari all’anno, una cifra lontana da quella di Pogačar.
Il confronto tra sport è sempre complesso e deve tenere conto di vari fattori. Tuttavia, Van Garderen ha sottolineato che il contributo di Pogačar al ciclismo è significativo. La sua presenza e il suo talento attirano l’attenzione dei media e degli sponsor, aumentando l’interesse per il ciclismo. Nonostante ciò, gli stipendi nel ciclismo non sembrano allinearsi con quelli di altre discipline sportive.
In passato, i ciclisti come Chris Froome e Peter Sagan guadagnavano tra i 4 e i 5 milioni di euro all’anno. Van Garderen ha riconosciuto che ci sono stati miglioramenti rispetto a quel periodo, ma ha anche evidenziato che il ciclismo deve evolversi ulteriormente. La differenza di stipendio tra Pogačar e i top player di altri sport è evidente e preoccupante.
La questione degli stipendi nel ciclismo potrebbe richiedere un cambiamento nel modello di business. Van Garderen ha suggerito che i ciclisti dovrebbero negoziare una percentuale degli introiti televisivi. Questo approccio potrebbe garantire una maggiore equità e riconoscere il valore degli atleti. Inoltre, l’attenzione mediatica e il numero di spettatori durante eventi come il Tour de France potrebbero giustificare stipendi più elevati.
In conclusione, la situazione di Tadej Pogačar solleva interrogativi importanti sul futuro del ciclismo professionistico. È fondamentale che il mondo del ciclismo riconosca e valorizzi adeguatamente i propri atleti. Solo così si potrà garantire una crescita sostenibile e un futuro luminoso per il ciclismo.
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Urbino: La Città Rinascimentale Ideale per i CicloturistiA cura della redazione di Inbici News24
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