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David Lappartient

UCI, LA CDM SU PISTA SI RIDUCE A TRE PROVE, QUELLA DI CICLOCROSS PASSA A FLANDERS CLASSICS


L’Unione Ciclistica Internazionale ha ufficializzato sul proprio sito web che ci saranno delle importanti riforme riguardo il ciclismo su pista e il ciclocross. La gran parte delle riforme riguardano soprattutto il settore della pista: dopo gli ultimi meeting che si sono svolti a Lavey-les-Bains, in Svizzera, l’UCI ha stabilito che dalla prossima stagione invernale (2020/2021) la Coppa del Mondo di pista cambierà nome in UCI Track Cycling Nations’ Cup, e le prove passeranno dalle sei che erano a solo tre prove.

Cambia anche la collocazione in calendario, in quanto la nuova CDM su pista si svolgerà non più da ottobre a gennaio, ma tra luglio e settembre, a partire da nel 2021: da quella stagione in poi, i mondiali si svolgeranno a ottobre, e non più a marzo.

Secondo l’UCI, “il nuovo calendario darà al ciclismo su pista una visibilità ottimale per tutto l’anno”.

Importanti novità in arrivo anche per ciò che concerne l’organizzazione della Coppa del Mondo di Ciclocross. L’Unione Ciclistica Internazionale ha infatti delegato tutta l’organizzazione delle gare di CDM a Flanders Classics, società organizzatrice delle più importanti corse su strada in Belgio (Giro delle Fiandre, Gent-Wevelgem, Dwars door Vlaanderen e Omloop Het Nieuwsblad).

Il nuovo comitato organizzatore della Coppa del Mondo si occuperà di tutti gli aspetti generali come diritti generali dell’organizzazione, diritti di marketing e sponsorizzazione, distribuzione dei diritti televisivi per la Coppa del Mondo UCI e la produzione televisiva della CDM in tutto il mondo.

Il presidente dell’UCI David Lappartient ha accolto con favore questa decisione: “Questa partnership con Flanders Classics apre nuove possibilità di sviluppo internazionale per il ciclocross. Questa azienda ha facendoli arrivare a livelli di popolarità senza precedenti. L’UCI Cyclo-cross World Cup trarrà grande beneficio dalla sua esperienza in settori come la produzione e la trasmissione di immagini e il miglioramento dell’offerta agli spettatori”.

In tutto questo, resta solo da capire quale ruolo specifico avrà l’UCI nella Coppa del Mondo di Ciclocross, visto che tutti i settori nevralgici dell’organizzazione sono passati a Flanders Classics. Tornsando invece al settore della pista, bisognerà capire se davvero questa riduzione a tre prove della CDM possa portare a dei benefici.

 

A cura di Carlo Gugliotta per InBici Magazine

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