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Il corridore lecchese è stato uno dei grandi protagonisti nella tappa di venerdì conclusasi ai 2130 di Campo Imperatore. In fuga insieme a Karel Vacek (Team Corratec), Henok Mulubrhan (Green Project – Bardiani – CSF) e Davide Bais (Eolo – Kometa) per ben 211 km (molti dei quali come Maglia Rosa virtuale), ha cercato di fare la differenza sulla interminabile salita finale, terminando al terzo posto. Lo abbiamo sentito al termine della cronometro individuale Savignano sul Rubicone – Cesena, vinta dal belga Remco Evenepoel.
“Una giornata incredibile” – racconta Simone – “Bellissimo passare in mezzo ai paesi sostenuto dal pubblico e dall’ammiraglia che mi teneva costantemente aggiornato sui distacchi. Sapevo di essere Maglia Rosa Virtuale, e quando ci è stato riferito che il gruppo non ci avrebbe più preso abbiamo dato tutto per vincere la tappa. La salita al Gran Sasso è lunghissima, 45 km, ma molto pedalabile e il tratto più duro è l’ultimo. Ho cercato di fare la differenza lì, ai -5 dall’arrivo, ma il vento era forte e contrario e mi ha frenato. Vacek era staccato di qualche metro ma Bais non mollava, mentre Mulubrhan non era più in fuga con noi già da diversi chilometri. Alla fine sapevo di avere uno spunto meno veloce degli altri in una volata a tre e così è stato”.
Arriva il giorno di riposo dopo due giorni difficili: “Dopo l’arrivo di venerdì ci siamo dovuti cambiare sul posto perchè i bus erano parcheggiati lontani dal traguardo e siamo arrivati in hotel intorno alle 21. Nella tappa di ieri (la Terni – Fossombrone vinta dall’irlandese Ben Healy, ndr) siamo partiti fortissimo e il ritmo è stato sempre alto. Non stavo molto bene, così ho salvato la gamba per recuperare. Idem oggi nella cronometro ho approfittato ulteriormente con l’obiettivo di non strafare e con la pioggia non ho preso rischi. Domani ne approfitteremo di fare una pedalata tranquilla come scarico e resteremo in hotel per gran parte della giornata”.
Come vede le prossime due settimane di Giro d’Italia Simone Petilli? – “Sono arrivato qui senza obiettivi prefissati, vivo la corsa giorno dopo giorno e continuerà così. Ma una cosa è certa, ci riproverò a vincere una tappa”.
Il terzo posto sul Gran Sasso al Giro d’Italia è il miglior risultato da professionista nella carriera del corridore della Intermarché – Circus – Wanty, che già in passato nella Corsa Rosa aveva centrato la Top 10 di tappa in due occasioni, sempre sul traguardo di Bagno di Romagna. Inoltre lo scorso anno si era piazzato nono alla Strade Bianche (migliore italiano all’arrivo) e in questo 2023 ha ben figurato al Giro di Catalogna vestendo anche la maglia di miglior scalatore, e poi al Giro di Sicilia terminato all’ottavo posto.
A cura di Andrea Giorgini Copyright© InBici Magazine ©Riproduzione Riservata
