Il Giro dell’Appennino è arrivato all’edizione numero 84. Un percorso interessante, che vede cinque salite abbastanza impegnative, che sarà dedicato alla memoria di Davide Rebellin, deceduto lo scorso 30 novembre dopo essere investito da un camion mentre si allenava.
PERCORSO
Gara che inizia senza troppi problemi per i primi 50 chilometri, poi arriva il Passo della Castagnola, 2,9 chilometri al 5,3%. Si scende per poi dirigersi verso la seconda ascesa di giornata, il Passo dei Giovi (2,3 km al 4,5%). Rimane un continuo saliscendi: Crocetta d’Orero (9 km al 3,3%) a scaldare gli animi, poi il percorso si inasprisce con Pietralavezzara (Loc. Vixella, 6.2 km al 7.7%) e Madonna della Guardia (6.9 km al 7.9%). Da qui mancheranno 25 chilometri al traguardo: discesa e pianura fino al traguardo di Genova.
Il Giro dell’Appennino non verrà trasmesso in diretta televisiva. La corsa verrà mandata in differita sul canale Rai Sport HD dalle 17.00, ed in contemporanea su RaiPlay. OA Sport garantirà per voi la DIRETTA LIVE testuali con aggiornamenti in tempo reale dalle 13.30.
PROGRAMMA GIRO DELL’APPENNINO 2023
Venerdì 2 giugno
Orario di partenza: 11.00 Orario d’arrivo: 15.50-16.20
GIRO DELL’APPENNINO 2023: COME VEDERLO IN TV E STREAMING
Differita TV: Rai Sport HD (dalle 17.00) Differita streaming: RaiPlay (dalle 17.00) Diretta LIVE testuale:OA Sport (dalle 13.30)
Il Team Bahrain Victorious ha annunciato la firma del 21enne Antonio Tiberi fino alla fine della stagione 2025. Il ciclista italiano indosserà per la prima volta la maglia della nuova squadra al 59° Grosser Preis des Kantons Aargau di Gippingen il 9 giugno.
Queste le parole del ciclista italiano al sito ufficiale della squadra: “Sono felice di iniziare un nuovo capitolo della mia carriera con il Team Bahrain Victorious sia dal punto di vista prestazionale che umano. Guardando dall’esterno mi è sempre sembrata una squadra ben organizzata e solida, quindi non ho esitato quando ho ricevuto l’offerta. Conosco già alcuni membri dello staff e dei ciclisti italiani e tutti nel gruppo mi hanno accolto calorosamente. Con l’aiuto di questa squadra dimostrerò di aver imparato dall’errore commesso in passato“.
Prosegue l’azzurro: “Ho iniziato bene la mia stagione 2023, ma dopo lo stop forzato forse soffrirò un po’ nel riprendere il ritmo. Voglio tornare a correre tanto, quindi mi sto allenando in quota per prepararmi al ritorno sulle strade svizzere la prossima settimana. È una grande sfida e voglio ripagare nel miglior modo possibile la fiducia delle persone che mi hanno dato questa opportunità. Sarà un percorso che mi aiuterà ad essere un ciclista migliore e un uomo migliore“.
Unisciti a noi al Padiglione 3 Stand 503 per scoprire i prodotti principali di Bike and Running e le prossime collezioni MY24.
Siamo estremamente entusiasti di tornare a Outdoor by ISPO per l’edizione 2023, con un’altra fantastica line-up delle prossime collezioni 2024. Ecco un’anteprima di cosa aspettarsi: Concentrandosi sulle nostre collezioni di abbigliamento e attrezzature, lo stand SCOTT Sports 2023 presenterà i prodotti più entusiasmanti delle nprossime collezioni Bike e Running. Di seguito sono riportati i nostri media kit e le principali novità relative a Bike, Running e Mountain Wear del 2024. Descrizioni dei prodotti e contenuti più dettagliati sono disponibili nelle cartelle di download:
Bikewear Highlights
Scopri le ultime capsule collection premium di SCOTT: Tuned e Contessa Signature. La collezione Bikewear 2024 è la più entusiasmante.
Collezione TUNED
Per coloro che amano pedalare veloci su terreni accidentati e ripidi, ci si occuperà dei prodotti della collezione Tuned. Confortevole e funzionale, questa linea è specificamente progettata per soddisfare le esigenze dei rider.
Collezione CONTESSA
Forte, femminile e veloce, la nostra collezione Contessa Signature è stata realizzata a mano per le donne che prendono sul serio l’aspetto e le prestazioni delle loro biciclette e attrezzature.
Bike Equipment Highlights
Oltre all’abbigliamento, siamo entusiasti di presentare nuovi prodotti nei nostri segmenti di occhiali, calzature e protezione.
I nostri nuovi occhiali da sole Torica offrono un ampio campo visivo con un’incredibile vista periferica grazie alla sua lente torica, migliorando la tua capacità di vedere più chiaramente. Con questi occhiali da sole, puoi puntare alle massime prestazioni, sapendo che avrai una copertura migliore e un campo visivo più ampio. La nuova scarpa all-mountain Volt Evo è stata sviluppata per quei ciclisti che cercano il perfetto equilibrio tra ventilazione, comfort e aderenza. Le protezioni per ginocchia e gomiti Soldier sono state progettate per darti la massima libertà di movimento e flessibilità durante la guida. La piastra LP1 di D3O offre la protezione e la traspirabilità extra necessarie, fornendo ai rider sicurezza e comfort durante la guida su terreni tecnici.
Running Highlights La collezione 2024 include nuovi prodotti innovativi in tutta la gamma di scarpe e abbigliamento. Per la prima volta stiamo lanciando una nuovissima silhouette specifica per le donne. L’elegante Endurance Crop Top presenta un reggiseno integrato per un supporto leggero ed è altamente traspirante per i giorni più caldi. Insieme ai pantaloncini stretti da donna Endurance avrai l’outfit perfetto per qualsiasi sessione di allenamento. Le nostre scarpe da trail running Kinabalu hanno una lunga storia. Giunto alla sua terza generazione, l’abbiamo riprogettata completamente per offrirti comfort, protezione ed efficienza di corsa sui sentieri. Corri attraverso nella foresta, su lisci sentieri di montagna e goditi ogni passo del percorso. Con Kinabalu 3 GORE-TEX, i tuoi piedi rimarranno asciutti indipendentemente dalle condizioni. La Supertrac Speed RC è la tua scarpa ideale per qualsiasi cosa, dalla corsa in discesa, alla corsa in montagna, alle corse più tecniche in cresta. Non perderai mai la presa grazie a una nuova suola resistente e robusta che abbiamo creato appositamente per questa scarpa. Fango o roccia, pioggia o neve, sarai supportato qualunque sia il tempo.
Mountain Wear collection – Any adventure, any season
Goditi la natura e la natura selvaggia con i tuoi accessori e prodotti tutto l’anno. La collezione Mountain Wear è altamente versatile e realizzata per gli appassionati di sport in bicicletta, corsa o escursionismo.
La collezione Mountain Wear è progettata per l’esploratore moderno, non importa quale possa essere la loro prossima avventura. Con la sua combinazione di materiali innovativi e design versatile, è la scelta perfetta per chi vuole stare comodo e protetto.
10-11 giugno l’incandescente weekend di mtb proposto dallo Sci Club Millegrobbe. Nosellari Bike, 100 Km del Forti Classic e Marathon e 1000Grobbe Bike Challenge. 27.a edizione con un ricco pacco gara e iscrizioni aperte a tutte le gare fino al 9 giugno. Sfileranno Righettini, Dal Grande, Foccoli, Dutto, Zampedri, Lazzaroni, Mandelli e molti altri.
L’Alpe Cimbra è sportivissima! Da poco si è candidata a Comunità Europea dello Sport 2025 e tra non molto ospiterà la prestigiosa 100 Km dei Forti, l’evento di mtb dai grandi numeri, proposto dallo Sci Club Millegrobbe il 10-11 giugno. La gara cardine dell’evento sarà domenica 11, con la partenza della “marathon” di 94,86 km alle ore 9 da Lavarone Parco Palù e valida per l’assegnazione del titolo di campione regionale, seguita a ruota dalla “classic” di 52,39 km. Si assaporeranno i profumi dei territori di Lavarone, Luserna e Folgaria, spingendo forte sui pedali sulle salite di Monte Belem, Passo Vezzena e Malga Campo che scandiranno il ritmo nella prima metà del tracciato marathon, successivamente si saluterà il paese di Luserna prima di affrontare la scalata al Monte Tablat. Per i bikes del “classic” l’avventura si concluderà sul traguardo di Lavarone Gionghi dopo un leggero saliscendi, mentre i “marathon” proseguiranno alla volta delle fortezze storiche che contraddistinguono questa prestigiosa manifestazione: Forte Cherle, Forte Sommo Alto e Forte Dosso delle Somme.
Tra i ‘forti’ al via sul percorso più tosto del marathon ci sarà il trentino Andrea Righettini dell’Olympia Factory Team, già secondo nel 2021 alle spalle del forte colombiano Diego Alfonso Arias Cuervo, e in splendida forma dopo la vittoria un paio di settimane fa alla South Garda Bike. Quest’anno Righettini sarà “scortato” dal suo team manager Marzio Deho, anche lui in gara sul tracciato marathon, così come il perginese Andrea Zampedri (Lissone Mtb ASD).
Ad accendere l’incandescente weekend sull’Alpe Cimbra ci sarà invece la Nosellari Bike sabato 10 giugno, con partenza alle 9.30 dall’omonima frazione e arrivo a Lavarone Gionghi dopo 33,7 km.
Tenterà di agguantare la quarta vittoria al 1000Grobbe Bike Challenge Stefano Dal Grande dell’Olympia Factory Team. Gli indomabili bikers del 1000Grobbe Bike Challenge avranno nelle gambe i 33,7 km della Nosellari Bike a cui si aggiungeranno i 52,39 km del percorso “classic”. Sfida “Challenge” accettata anche per il giovane bresciano, classe 2001, Davide Foccoli sempre dell’Olympia Factory Team. Presente inoltre alla 27.a 100 Km dei Forti l’ex biathleta Pietro Dutto, ultimo vincitore del 1000Grobbe Bike Challenge.
Nel marathon da tenere sott’occhio, al femminile, Federica Lazzaroni del Caffaro Team e Chiara Mandelli del Team Spacebikes, mentre nel classic si confronterà fra le altre Sara Ugolini, che ha ottenuto un buon 5° posto lo scorso weekend alla Granfondo Città di Chiampo.
Calendario alla mano, lo SC Millegrobbe ha prorogato la chiusura delle iscrizioni della 100 Km dei Forti (Marathon e Classic) e della Nosellari Bike fino al 9 giugno alle ore 12 (per chi si iscrive con Fattore K le iscrizioni chiudono l’8 giugno alle ore 24), mentre fino al 4 giugno i bikers potranno approfittare dell’ultima tranche con la quota d’iscrizione scontata. Compreso nel prezzo, ovviamente, il super pacco gara che offre: una maglietta tecnica Runnek, calzino personalizzato Gist, birra del Drago, formaggio Vezzena, una confezione di funghi porcini secchi L’Oro della Montagna, una confezione Porridge Bio, integratori Volchem, una lattina RedBull e prodotti WD40 e Melinda.
Tutto ciò è possibile grazie al supporto del Comune di Lavarone, dell’APT Alpe Cimbra, della Magnifica Comunità degli Altipiani Cimbri, delle varie istituzioni e dei partner quali DAO Conad, Cassa Rurale Vallagarina, Van Loon, Itas, Trentingrana e Formaggi del Trentino che “pedalano” a fianco del comitato organizzatore.
Aggiornate le vostre idee se dicendo “Polini” vi vengono in mente solo marmitte e motori speciali per auto e moto.
Forse pochi sanno che la storica azienda bergamasca che sui motori ha costruito il suo business, in realtà è partita proprio dalle biciclette, visto che il fondatore Battista Polini, di rientro dal fronte, nel 1945, apre la sua piccola officina e si specializza proprio nella elaborazione delle biciclette.
Curioso pensare che, più o meno sessanta anni dopo – siamo nel 2017 – l’azienda di Alzano Lombardo è rientrata in grande stile nel mondo bike, ma questa volta lo ha fatto forte di tutta l’esperienza maturata con i motori, ma sempre senza perder di vista la matrice originaria imperniata attorno alle due ruote a pedali. Nel 2017 Polini entra nel segmento dei motori per e-bike, e lo fa con un motore che noi di InBici abbiamo avuto il modo di provare come potrete vedere nel video.
Ciò che abbiamo testato in un uggioso martedì di fine maggio è stato il motore EP3+ montato su una gravel brandizzata Polini.
Si tratta dell’evoluzione più aggiornata di un motore che Polini ha introdotto nel 2017 e che si è subito distinto dai tanti altri sistemi di assistenza già in quel momento prodotti per la “e-bike industry” per via delle sue caratteristiche tecniche.
Ospiti del “Reparto Corse” di Polini assieme a Davide Burini, responsabile del settore “e-bike”
«La filosofia di Polini è quella per cui il motore da e-bike deve essere potente, perché è di questo che ha bisogno una bici che si chiama “a pedalata assistita”, ma al tempo stesso questa potenza deve essere fornita in modo leggero, quasi “gentile” e soprattutto deve essere modulabile al massimo da parte dell’utente»: Davide Burini è il responsabile dell’area e-bike all’interno di Polini. È lui che ci ha preparato la gravel che abbiamo testato nel video, ed è lui che ci spiega la filosofia con cui la sua azienda ha approcciato il mondo e-bike.
Potenza che si può controllare
L’EP3+ è un motore e-bike potente, insomma; e questo nonostante il fatto che oggi alcuni player del mondo desi sistemi e-bike stiano investendo in sistemi di assistenza più “light”, motori il cui obiettivo è quello di donare un supporto elettrico che sia il più possibile vicina a quello che è il reale feeling, le reali sensazioni del pedalare su una bici tradizionale. Per Polini no, la filosofia è differente.
Le nostre impressioni? “Smanettando” un bel po’ con i livelli di assistenza e con le numerose mappature disponibili sulla nostra gravel motorizzata Polini, a tutto abbiamo pensato meno che a un ‘assistenza aggressiva, di quelle con fastidioso effetto “trascinamento” o “motorino”. Piuttosto la carta vincente di Polini è la modulabilità di una piattaforma che offre tutti i possibili gradi di assistenza, dai più “light” ai più “strong”.
Modulabilità: la carta vincente
L’EP3+ ha in effetti tra le sue carte vincenti l’estrema modulabilità, che se da una parte – quella della massima potenza – è capace di una assistenza “boost” che si fa sentire eccome, dall’altra – quella dei regimi più bassi – ha invece tutta la naturalezza di una spinta leggera, graduabile, appunto una spinta “gentile”.
Come vi spieghiamo nel video a tutto questo poi si aggiungono caratteristiche dimensionali conformi a quelle delle bici tradizionali, con un ingombro laterale tra i più ridotti della categoria, in modo da rendere una bici motorizzata Polini dimensionalmente identica a una “muscolare”.
Un motore, due versioni
L’EP3è+ è proposto da Polini in due versioni; c’è quella standard che abbiamo provato noi, e che eroga una coppia massima di 75 Nm;
inoltre c’è la versione contraddistinta con la sigla MX, che con i suoi 90 Nm di coppia massima si addice di più alle e-mtb.
EP3+ MXEP3+
Nel caso della EP3+ da noi testata, invece, i 75 Nm di coppia la adattano di più all’utilizzo stradistico oppure gravel, esattamente come nel caso nostro.
In entrambi i casi il peso del motore è di 2950 grammi, il sistema è in grado di erogare assistenza fino ad una frequenza di pedalata massima di 120 colpi al minuto e ovviamente “stacca” oltrepassati i 25 km/h, come impongono le normative comunitarie.
Software ad-hoc
Il motore si avvale si un software proprietario, il PDC, Polini Dynamic Control, sviluppato con in mente quattro obiettivi:
massima precisione nella erogazione della coppia
reattività nel seguire le variazioni di cadenza di pedalata
riduzione del tempo di risposta del motore quando si imprime forza sulla pedaliera e riduzione del tempo dell’interruzione nell’erogazione di forza quando si smette di pedalare
incremento dell’assistenza attiva fino alle 120 pedalate al minuto
Tutto questo grazie ad una serie di sensori (di torsione, di cadenza e di velocità) che interpretano e “leggono” la spinta in modo da restituire un assistenza elettrica che sia il più naturale possibile
Mappature personalizzabili
L’E-P3+ dispone inoltre di cinque mappature con cui personalizzare lo stile di riding: tre di queste sono prestabilite, due sono interamente configurabili attraverso l’applicazione proprietaria. Nel dettaglio le mappature prestabilite sono la:
Touring: dolce e progressiva, ideale per un utilizzo quotidiano e maggiore durata di autonomia
Dynamic: dal carattere sportivo, ma allo stesso tempo naturale e preciso.
Race: senza compromessi, una vera e propria mappa da gara, per offrire il massimo delle prestazioni
Con la semplice pressione di un tasto sul display è inoltre possibile utilizzare la funzione “camminata assistita”, che a una velocità di 6 km/h agevola nei casi in cui serve spingere a mano l’e-bike.
Anche una app dedicata
L’applicazione proprietaria Polini E-Bike è compatibile con tutti gli smartphone con sistema operativo iOS e Android; dialoga via bluetooth con il sistema, per una condivisione diretta dei dati, per la gestione delle mappe motore e inoltre per le funzioni di diagnostica e impostazioni generali del sistema.
Utilizza un’interfaccia semplice e intuitiva.
La app impiega quattro modalità:
• Display: visualizza sullo smartphone l’intero display per una visione più chiara di tutti e i dati e permette di selezionare il livello di assistenza, le mappe, la funzione luci, e di resettare il trip
• Setup Mappe: possibilità di creare due mappe personalizzate (Custom 1, Custom 2) partendo dalle caratteristiche di una delle preimpostate tra TOURING, DYNAMIC e RACE
• Statistiche: con le informazioni e le statistiche di viaggio, utili per analizzare le performance del ciclista dall’ultimo reset effettuato
• Diagnostiche: visualizza lo stato di salute del motore, della batteria e del sistema
• Impostazioni: contiene le informazioni generali e la possibilità di setting per ottimizzare l’esperienza d’uso
L’unità di controllo TFT Polini
Per gestire e monitorare le funzioni utili c’è il display TFT Polini: sfrutta uno schermo a colori da 2,5 pollici con tecnologia adattive light, ovvero adatta automaticamente colore ed esposizione in base alla luce ambientale.
Sul display trovano spazio le informazioni di velocità, distanza, potenza di pedalata del ciclista, cadenza, potenza del motore e autonomia residua delle batterie.
Davide Burini ci spiega il funzionamento della “consolle” di gestione dell’EP3+
Il comando di gestione delle funzioni e delle schermate del display è ergonomico, con due tasti contrapposti che assicurano sempre una presa salda con “pollice e indice” sul manubrio.
Le batterie: autonomia senza rivali
Il sistema Polini EP3+ si avvale di un sistema di alimentazione anche questo proprietario, con batterie al litio sviluppate su specifica per questo motore: le batterie forniscono al motore una corrente continua e potente, migliorando le prestazioni e riducendo il tempo di ricarica.
Entrambe le batterie disponibili sono destinate all’alloggiamento nel tubo diagonale della e-bike.
Le batterie sono dunque due, funzionali alle varie tipologie di bicicletta sulla quali saranno destinate.
Nel caso del nostro test, ad esempio, la batteria da 500 Wh è stata la più congeniale alla bici e al percorso gravel su cui abbiamo pedalato; si tratta di una batteria relativamente leggera, dalle dimensioni ridotte.
Per tipologie di utilizzo che necessitano di maggiore autonomia c’è però anche una più capace batteria da 880 Wh. In questo caso l’autonomia massima indicativa arriva fino a 300/350 Km.
Oltre alla batteria di serie, il sistema EP3+ prevede anche la possibilità di montare la Bottle Battery, ovvero una batteria addizionale (o range extender) da montare al posto del portaborraccia nel caso in cui – come nel caso nostro – si utilizzi la batteria da 500 Wh.
In questo caso la batteria pesa poco più di un chilo di peso ed aggiunge altri 250 Wh di autonomia al sistema, con una connessione semplice grazie ad un connettore di ricarica con attacco a baionetta.
La Bottle Battery si distingue per un pulsante di accensione a Led e per un design studiato anche per aumentarne la resistenza conto gli agenti atmosferici.
Mappature e autonomie: ecco le indicazioni di Polini
Sono Martina Berta e Sofie Pedersen le atlete del momento nel panorama di Internazionali d’Italia Series. Venticinque anni l’azzurra, appena ventidue la danese, entrambe capaci di esprimere tanti watt in salita e di fare la differenza in discesa nei passaggi più tecnici, Berta e Pedersen saranno ai nastri di partenza di La Thuile MTB Race, la quarta tappa del più importante circuito italiano di Cross Country in programma sabato 3 giugno.
Vincitrice nell’opening di San Zeno di Montagna e seconda classificata sia a Capoliveri che a Esanatoglia, la valdostana del Team Santa Cruz Rockshox si avvicina all’appuntamento casalingo forte della vittoria dello scorso anno e del vantaggio in classifica generale: 200 punti contro i 150 della danese e i 155 dell’altra portacolori Wilier-Pirelli, Giada Specia.
Martina Berta
“A Esanatoglia, Sofie mi ha fortemente impressionata – ha detto Martina Berta – tanto che mi son lasciata andare a un pronostico, ‘A Nove Mesto vince lei’, e puntualmente ha vinto. Ovviamente a Esanatoglia aveva una grande condizione, ma allo stesso tempo una grande convinzione nei propri mezzi. Si è gestita benissimo, è forte in salita, è forte in discesa, un’atleta completa che farà molto bene anche in futuro”.
“Credo che Sofie sia l’avversaria più pericolosa in vista di La Thuile, assieme a Giada (Specia) che è sempre lì a lottare con noi e a Chiara Teocchi che ho visto bene a Nove Mesto. Io dopo l’esordio in Coppa del Mondo ho staccato un pochino per fare il pieno di energie: ora mi sto preparando intensamente per La Thuile e per le prossime gare di Coppa. Tengo particolarmente alla gara di casa e voglio riconfermare il risultato dello scorso anno, quando riuscii a vincere al ritorno dall’infortunio. A La Thuile ho capito che sarei tornata la Martina Berta di prima, se non ancora più forte”.
Sofie Pedersen
La Campionessa Italiana si è soffermata anche sul percorso incastonato nel Bike Park La Thuile, da lei definito “probabilmente il più duro di tutta la stagione”.
“E’ un percorso tecnico e impegnativo allo stesso tempo, sia in salita che in discesa. Non esalta chi fa correre la bici ma gli atleti capaci di mantenere una certa lucidità anche al termine di sforzi brutali in salita e in altura. Le discese hanno forte pendenza e bisogna essere sul pezzo in ogni momento. Occorre senza ombra di dubbio centellinare le energie in salita perché in discesa non si può rifiatare”, ha spiegato Martina Berta.
L’atleta di La Salle rientrerà proprio a La Thuile nel mood delle gare in vista di un mese di giugno e di un inizio luglio particolarmente impegnativi. “Sta arrivando un periodo molto carico di eventi importanti, dalle Coppe del Mondo agli Europei, devo farmi trovare pronta”.
Sabato 3 giugno il programma di Internazionali d’Italia Series prevede la prova UCI Junior Series alle ore 10.00, seguita dalle competizioni femminili alle 12.00 e dalla gara Open maschile alle 14.00. La giornata di domenica 4 giugno sarà invece dedicata alle categorie giovanili, Esordienti e Allievi.
Dall’azienda BIRD Rides, specializzata nel fornire soluzioni di trasporto economiche ed ecologiche in tutto il mondo con e-bike, monopattini ed e-scooter, arriva BirdBike! Questa bicicletta a pedalata assistita presenta radici californiane e un design proprietario Bird, perfetta combinazione di innovazione, design e qualità.
Lo stile minimalista esaltato dai fanali LED integratie dal monoblocco state-of-art piega/attacco con display integrato conferiscono a BirdBike una sensazione di solidità. Dotata di connessione Bluetooth, BirdBike può connettersi al tuo smartphone tramite app Bird per gestire l’allarme ed altre funzionalità.
Le sue migliori caratteristiche di categoria includono un motore Bafang da 250 W (45Nm) sul mozzo posteriore, velocità assistita fino a 25 km/h, autonomia fino a 100 km, freni a disco Tektro®,gomme Kenda Kwick K Shield+, gruppo Shimano a 7 velocitàe RapidFire Plus Shift per un extra supporto sulle pendenze impegnative, luci a LED e display LCD integrati.
È disponibile nella colorazione glacier white. Parafanghi, cavalletto e carter completano la configurazione da city bike elettrica conferendo un’estetica elegante! Goditi il viaggio come mai prima d’ora!
Primoz Roglic è stato celebrato ieri ad Amsterdam e in altre città dei Paesi Bassi per il magnifico trionfo al Giro d’Italia 2023. Vista occasione, lo sloveno della Jumbo-Visma è stato raggiunto anche da alcuni giornalisti, che gli hanno anche chiesto se parteciperà al prossimo Tour de France.
“Il Tour? No. Non lo so. Forse – ha risposto il nativo di Trbovlje a NOS – Vorrei andare a casa ora, per metabolizzare tutto quello che è successo. E per trascorrere del tempo con la mia famiglia. Chi lo sa. Dico sempre: non sai mai cosa accadrà nella vita, quali sfide e opportunità avrai…“.
In ogni caso, prima dell’inizio del Tour (1-23 luglio), Roglic potrebbe partecipare anche al Giro di Svizzera (11-18), unica corsa a tappe di una settimana alla quale non ha mai partecipato. Da sottolineare che allo stesso evento potrebbe esserci anche il belga Remco Evenepoel (Soudal-QuickStep), rivale di Primož al Giro d’Italia 2023 prima del ritiro per Covid.
E’ calato il sipario sulla 106esima edizione del Giro d’Italia 2023 vinto da Primoz Roglic e noi ne abbiamo approfittato per raggiungere telefonicamente il commissario tecnico della Nazionale Italiana Daniele Bennati che, nei prossimi mesi, sarà impegnato con i grandi appuntamenti di stagione: i Mondiali di Glasgow nel mese di agosto e gli Europei a Drenthe a fine settembre: “Il bilancio della nostra Italia al Giro è positivo, sono arrivate quattro vittorie di tappa ma potevano starcene altre. Milan, almeno in due occasioni, ha approcciato troppo indietro la volata e quindi non è riuscito a centrare altri successi. Abbiamo sfiorato la vittoria anche con Frigo, Albanese, De Marchi e Bettiol. Siamo stati più presenti rispetto allo scorso anno, quindi sono soddisfatto. Le vittorie che sono arrivate sono di ragazzi giovani e questo è un buon segnale per il nostro movimento“.
Giro d’Italia 2023 – 106° Edizione – 17° tappa Pergine Valsugana – Caorle 197 km – 24/05/2023 – Alberto Dainese (ITA – Team DSM) – Michael Matthews (AUS – Team Jayco AlUla) – Jonathan Milan (ITA – Bahrain – Vittorioso) – foto Roberto Bettini/SprintCycl
Il percorso dei Mondiali di Glasgow può essere adatto a Milan? E come si presenterebbe il 6 agosto dopo aver fatto 3-4-5 agosto l’inseguimento a squadre?
“Senza dubbio sì, può essere adatto a Milan. Jonathan però ha in mente di provare a vincere il Mondiale nell’inseguimento a squadre e quindi da parte mia non ci sarà alcun tipo di pressione. Avevo già dato per scontato che probabilmente non potrò contare su corridori come lui, Ganna e Consonni”.
Al di là di Milan, quali altri corridori azzurri potrebbero far bene sul quel tipo di percorso?
“Non è un percorso da scalatori, ma per corridori esplosivi e che sanno cambiare ritmo e velocità molto spesso. E’ un percorso adatto per corridori da Classiche, quindi non ho ancora pensato alla rosa di corridori che convocherò, ma nomi come quello di Ballerini, Trentin e Affini si adattano bene al tipo di percorso”.
Sembra che il ciclismo italiano, piano piano, si stia avviando verso una rinascita, anche se ci vorrà ancora tempo: sei d’accordo?
“C’è ancora tanta strada da fare, noi siamo abituati a volere tutto e subito, ma ci vuole pazienza e bisogna dare il tempo ai giovani di maturare nel modo giusto senza stressarli. Sicuramente per la generale nei Grandi Giri c’è una lacuna più grande da colmare”.
Con Zana abbiamo trovato un possibile corridore da corse a tappe?
“Fare classifica in un Grande Giro vuol dire essere sempre presente, Zana quest’anno ha fatto un grande Giro, ma non è ancora abbastanza. Ha fatto un bel salto qualità, mi auguro che possa diventare un corridore che possa curare la classifica nelle corse di tre settimane”.
“Sono tutti e tre ragazzi giovanissimi. Pellizzari lo conosco meglio degli altri perché correva con mio nipote da Junior. Sta andando davvero forte e in un futuro potrebbe essere un uomo da Grandi Giri. Di Piganzoli invece ne ho sempre sentito parlare molto bene e così come Frigo fanno parte di un gruppo di giovani molto interessanti”.
Che idea ti sei fatto di Antonio Tiberi. Pensi che si potrà recuperare?
“Quello che è successo è successo. Antonio sa di aver fatto una cavolata, ma credo sia arrivato il momento di guardare oltre e andare avanti. L’ho sentito qualche settimana fa e mi è sembrato tranquillo, si sta allenando e nel giro di poco dovrebbe tornare a correre. Speriamo si possa parlare di lui per i suoi risultati”.
Nell’Europeo di settembre ci credi? Che genere di percorso ci attende?
“Sarà un percorso simile a quello del Mondiale, ma con un chilometraggio ridotto e l’arrivo su uno strappo. E’ un percorso facile, prevalentemente pianeggiante. La tipologia di corridori si equivale a quella del Mondiale e all’Europeo spero di poter contare anche su qualche ragazzo della pista visto che non ci saranno appuntamenti concomitanti”.
Zana e Ciccone per percorsi duri, Ganna e Milan per quelli più facili/veloci. Ora l’Italia potrà sempre essere protagonista ai Mondiali nei prossimi anni?
“Il prossimo anno ci sono anche le Olimpiadi e il percorso non pare sia molto impegnativo, anche se non adatto ai velocisti puri. Nei prossimi anni ai Mondiali invece ci saranno percorsi impegnativi e quindi avremo bisogno di corridori più completi e che vanno forte in salita come Zana e Ciccone”.
La Lotto-Dstny, formazione ciclistica belga, retrocessa l’anno scorso da WorldTour a Professional, cambia il modo di vedere il proprio sport.
Dopo 23 anni infatti, la squadra ha preferito saltare il Giro d’Italia per privilegiare le gare secondarie in contemporanea alla “Corsa Rosa” andando a raccogliere punti utili per il ranking UCI.
Kurt van de Wouwer
A spiegare la situazione è stato il direttore sportivo Kurt van de Wouwer che, come riporta SpazioCiclismo, ha affermato: “Facendo i conti, siamo contenti di non esserci andati. Sappiamo che faremmo fatica a mettere insieme una squadra competitiva per affrontare tutti e 3 i Grandi Giri e abbiamo fatto scelto diverse”.
Poi van de Wouver ha aggiunto:“Nelle tre settimane in cui c’è stata il Giro, abbiamo raccolto 1406 punti UCI. Sarebbe stato molto difficile fare lo stesso numero di punti se avessimo corso in Italia”.