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10 DOMANDE A… NICOLAS MARINI


Nicolas Marini, velocista bresciano, si appresta ad iniziare la stagione con la sua nuova squadra cinese, correrà infatti con la maglia del Qinghai Tianyoude Cycling Team.

Il 25enne ha deciso di seguire le orme di Daniele Colli, cercando riscatto e sperando di ottenere, entrando nel circuito asiatico dove le gare sono spesso adatte alle ruote veloci, molte vittorie. Proprio in Asia – eccezion fatta per la tappa al Tour of Albania lo scorso anno – Nicolas ha ottenuto tutti i suoi successi da professionista L’obiettivo principale ora è ritornare nel ciclismo che conta, a suon di trionfi.

 

Come sei approdato a questo nuovo Team?

“La scorsa estate sono iniziati i primi contatti e sono venuto a conoscenza del fatto che la squadra cinese, per la quale ha corso Daniele Colli, cercava un velocista. Ho ricevuto una chiamata da Jonathan Monsalve, anche lui atleta del Qinghai Tianyoude Cycling Team, e ho deciso di accettare fin da subito la proposta. In teoria già a luglio dello scorso anno, in accordo anche con MSTina, sarei dovuto approdare alla squadra cinese, tuttavia a causa di alcuni problemi burocratici ho dovuto aspettare la nuova stagione”.

Tour of Croatia 2018 – 1st stage Osijek – Koprivnica 227 km – 17/04/2018 – Nicolas Marini (MS Tina Focus) – photo Dario Belingheri/BettiniPhoto©2018

Hai già stabilito un programma gare?

“Mi hanno inviato una prima bozza di calendario che riguarda ovviamente il circuito asiatico. Raggiungerò il Team a fine marzo, per partecipare al Tour of Thailand a inizio aprile. Poi Malesia e a maggio la prima in Cina. In teoria dovrei finire la stagione con una nuova corsa il 5 dicembre”.

Sei già stato a vedere la sede della squadra in Cina?

“In passato ci sono già stato, anche perché una delle tappe del Tour of Qinghai Lake arriva e parte proprio da quel luogo. Quando avrò pochi giorni a disposizione, tra una gara e l’altra, molto probabilmente mi fermerò in Cina, anche per evitare problemi con il visto. Di sicuro qualche volta starò alla base del Team che si trova a 20 km circa dalla città di Xining, nella provincia di Qinghai. In quel luogo, a quasi 2400 metri di altitudine, hanno costruito il “Duoba National Plateau Sports Training Base”, un campo multidisciplinare utilizzato da tantissimi atleti cinesi di differenti sport olimpici ”.

Cosa ti aspetti dal correre il calendario asiatico e non quello europeo?

“Per me non sarà una grandissima novità, non a caso tutte le mie vittorie, tranne quella in Albania dello scorso anno, le ho ottenute tutte in Asia. Ciò che sarà realmente differente invece è correre per una squadra asiatica. Essendo il primo anno devo ancora capire bene come muovermi, ma pian piano imparerò”.

La Cina ultimamente ha destato un po’ di interesse a livello calcistico e per quanto riguarda il ciclismo?

“Anche nel ciclismo esiste un movimento in continua crescita. Ogni anno nascono gare e vengono fondate nuove squadre. In base alla mia esperienza vedo che l’Asia può essere la nuova frontiera, anche perché hanno parecchia disponibilità economica da investire”.

Settimana Internazionale Coppi e Bartali 2018 – 3rd stage – Crevalcore – Crevalcore 171 km – 24/03/2018 – Nicolas Marini (MSTina Focus) – photo Roberto Bettini/BettiniPhoto©2018

Sei pronto a rapportarti con nuovi compagni e con una cultura molto diversa dalla nostra?

“Ad essere sincero mi trovo a mio agio nel confrontarmi con nuove culture, anche quando ero alla Nippo ero molto in sintonia con i compagni giapponesi. Penso di esser pronto e di aver lo spirito giusto per vivere questa nuova esperienza. Ovviamente mi sono confrontato anche con Daniele Colli. Per battuta nel 2017 lui mi aveva invitato a seguirlo, son passati un po’ di mesi ma alla fine sono approdato anche io al Qinghai Tianyoude Cycling Team. Il Team si è aperto solo di recente ai corridori esteri ma tutto lo staff sta lavorando per diventare più internazionale”.

Hai già imparato qualche parola in cinese?

“Per ora niente. Per fortuna il team manager che parla molto bene inglese e per il resto mi affido a WeChat che traduce direttamente i messaggi dal cinese”.

Èvero che hai iniziato anche una nuova sfida?

“Sì, mi sono iscritto a Scienze Motorie all’Università San Raffaele di Roma. Mi piace molto leggere, studiare e per ora non mi pesa. Magari durante la stagione diventerà più faticoso, ma fortunatamente potrò fare gli esami anche a Milano e seguire le lezioni online. Ora penso a far il ciclista ma per il futuro una laurea penso sia sempre meglio averla”.

In passato hai fatto anche pista, come mai hai scelto di non praticarla più?

“Andavo spesso perché avevamo il velodromo di Montichiari qui vicino e anche perché ti aiuta molto, però non son mai stato un grande amante della pista. Nonostante ho vinto anche un titolo italiano da juniores, trovo più stimolante correre in strada. Mi piacerebbe tornar a fare qualche gare ogni tanto ma se non ti alleni in pista in maniera continuativa è davvero difficile”.

Quale sarà il tuo obiettivo per questa stagione?

“Vincere il più possibile, anche perché molte gare nel circuito asiatico sono adatte ai velocisti come me. Questo inverno mi sono allenato davvero bene e sono molto fiducioso sul raggiungere questo obiettivo”.

A cura di Davide Pegurri – iNBiCi magazine

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