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6 GIORNI DI TORINO



Si è conclusa questa sera la “Sei giorni di Torino”, ensemble di gare internazionali che hanno reso il Velodromo di San Francesco al Campo, recentemente ristrutturato grazie alla Regione Piemonte, un punto di riferimento per il ciclismo giovanile.

 

Una “sei giorni”, che ritorna dopo otto anni di stop, in cui si sono date battaglia, in singolo e a coppie, i migliori pistard del momento e alcune giovani promesse, provenienti da diverse nazioni. “Abbiamo vissuto grandi emozioni sulla pista – ha detto l’assessore Ferraris – dove è brillata la stella olimpica Elia Viviani, insieme a grandi cicliste come Elisa Balsamo, Rachele Barbieri, Chiara Consonni e Letizia Paternoster. Sul tracciato sono però emersi anche i campioni locali, con il canavesano Fabrizio Topatigh che sabato si è aggiudicato un doppio titolo italiano nei nazionali di paraciclismo”.

 

Un successo non solo per i risultati sportivi, ma anche in termini di pubblico e di promozione del territorio attraverso lo sport. In proposito l’assessore Giovanni Maria Ferraris ha concluso: “Quest’anno le grandi emozioni su due ruote hanno coinvolto il Piemonte con numerosi appuntamenti di rilievo, dalle tre tappe del centesimo Giro d’Italia, ai Campionati italiani di ciclismo per tutte le categorie, fino ad arrivare proprio “Sei giorni di Torino”. Tutti eventi che confermano il volto sportivo di un territorio in cui si è fatta la storia del ciclismo e dove sono nati e cresciuti tanti grandi atleti. Con le competizioni sull’anello di San Francesco al Campo si aggiunge un ulteriore tassello ai grandi appuntamenti col ciclismo su suolo piemontese, in cui il Velodromo Francofone si è dimostrato orgoglio non solo del Piemonte, ma dell’Italia intera”.

 

 

 

 

Per quanto riguarda l’aspetto sportivo sono stati Elia Viviani e Francesco Lamon i trionfatori dell’edizione 2017 della Sei Giorni di Torino, che si è conclusa stasera al Velodromo “Pietro Francone” di San Francesco al Campo (Torino). I due veneti hanno ben amministrato il vantaggio nella serata finale, che ha visto salire sul podio anche gli irlandesi Felix English (vincitore quest’anno della madison in coppa del mondo, a Los Angeles) e Marc Potts (in maglia Mediolanum) e i kazaki Roman Vassilenkov e Sergey Shatovkin (Casetti Forging). Viviani (campione olimpico dell’omnium a Rio 2016) e Lamon (bronzo agli ultimi mondiali nell’inseguimento a squadra) hanno totalizzato 127 punti e sono l’unica coppia che ha concluso la 6 Giorni a pieni giri. A un giro di ritardo (e 85 punti) gli irlandesi e i kazaki (a 68 punti). Quarta piazza per i cechi Jiri Hochmann e Jan Kraus (in maglia “Bersano), mentre al quinto posto si è piazzata l’altra coppia kazaka composta da Alishir Zumakhan e Assylkhann Turar (della “Ghioni & Valaperta”). In sesta posizione i fratelli greci Christos e Zafeiris Volikakis (CR Technology), che hanno totalizzato 115 punti, ma hanno accusato due giri di ritardo. Sono comunque riusciti ad entrare nella storia di questa Sei Giorni e del Velodromo Francone, realizzando per ben quattro volte il record della pista. L’ultimo proprio stasera, portandolo a 21”425. Seconda posizione in questa prova per Viviani e Lamon, con quest’ultimo che ha fermato il crono sul tempo di 21”962. Ad aprire la serata era stata la corsa a punti Uci, vinta dal kazako Sergey Shatovkin, che ha guadagnato due giri, così come l’argentino Ruben Ramos, arrivato a quota 52, quattro punti in più dell’argentino, secondo. Terza piazza per il connazionale Hugo Velasquez, a quota 38. Ospiti dell’ultima serata anche l’ex velocista Ivan Quranta, che in carriera ha vinto anche due edizioni di questa 6 Giorni, e il professionista piemontese Fabio Felline, cresciuto sull’anello di questo velodromo. Nel corso della serata si sono volte anche due corse a punti per le categorie giovanili. Tra gli Esordienti vittoria di Fabio Dicembre (Pedale Sanmaurese) davanti a Tommaso Vitillo (Rostese Rodman) e Samuele Perardi (Rostese Rodman). Tra gli Allievi il successo è andato a Edoardo Laino (Rostese Rodman), che ha superato sul filo di lana Valerio Damiano (Madonna di Campagna) e Simone Montinaro (Rostese Rodman).

Fonte:  quotidianopiemontese.it

 

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