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ALESSANDRO GARDINI E IL ROMANTICISMO DE LEROICA PRIMAVERA 1

ALESSANDRO GARDINI E IL ROMANTICISMO DE L’EROICA PRIMAVERA



Quando ho deciso di restaurare la mia vecchia bicicletta, con tutti i dettagli che si merita, non avevo neanche lontanamente pensato che mi sarei dedicato con tanto entusiasmo e passione alle corse vintage, e che avrei trascinato in queste avventure mia moglie Elisa e gli amici più goliardici ed avventurieri.

 

Dopo l’impresa dell’ottobre 2015 all’Eroica Gaiole, con tutta quell’acqua e fango, l’Eroica primavera è stata e rimarrà per sempre nei nostri cuori per la magnificità del paesaggio e soprattutto la purezza di una manifestazione che ci ha dato ossigeno in un momento in cui il ciclismo amatoriale ci porta troppo spesso vicino al mondo professionistico e a stili di vita per molti forse troppo esasperati.

 

Complice la bellezza di una Toscana che in questa stagione, la primavera, si dipinge di una varietà impressionante di colori e un’incantevole atmosfera che ti rapisce in tutto il suo fascino. Le verdi distese di campi di grano, le chiazze rossastre dei papaveri e dei luppoli, le lunghe file di viti tra le colline e i castelli, le sue meravigliose strade bianche che serpeggiano tra i magnifici casolari e i castelli. All’orizzonte quei cipressi che ti vogliono guidare alla scoperta degli angoli più nascosti: tutta questa meraviglia è nei dintorni di Buonconvento giustamente collocato tra i borghi più belli d’Italia, a pochi chilometri da Siena, da Montalcino, da Pienza. Già il venerdì al nostro arrivo respiriamo quell’aria un pò diversa, un pò più pura del solito, e varcando il grande arco che chiude le mura del borgo medievale, ti spogli dei tuoi pensieri ed entri subito in clima Eroico. La cortesia e il sorriso degli organizzatori ci accoglie dolcemente al ritiro del “pacco gara”, anche se è brutto e piccolo chiamarlo così, in buon stile Eroica mi piace definirlo uno scrigno di tradizioni e ospitalità Toscana: stupendo nella grafica e nel contenuto.

Alloggiamo a Pievesprenna, pochi chilometri sopra Buonconvento, ideale per la levataccia della domenica mattina, in un tipico casolare circondato da vigneti e uliveti, veniamo subito a conoscenza dell’ospitalità dei simpatici gestori e approfittiamo di qualche domandina in più, per crearci il nostro weekend eroico senza lasciare nulla al caso. I dintorni, non possono non essere visitati, anche in bicicletta le distanze sono minime, ideali sia per la sgambatina pre Eroica sia per le gite in bici da strada o in mountain bike. Non si puo’ venire poi in Toscana senza dedicarsi almeno in parte alle prelibatezze enogastronomiche, dalla carne alla brace, al Brunello, al pecorino di Pienza e all’ottimo olio toscano, sempre con un occhio alla dieta.

Dopo aver goduto appieno di tutto questo, con la clemenza del meteo, non vedevo l’ora di affrontare le fatiche del giorno dopo con la contentezza di un bambino che va a letto e sa che l’indomani potrà giocare al suo gioco preferito.

Con l’umidità e il freddo del mattino di questo primo maggio, mi dirigo verso la partenza dove ad aspettarmi tra le mura del paesetto, c’è il mio eroico amico Alberto (triatleta) che come a Gaiole, e alla Moserissima, mi ha accompagnato in questa avventura.

I percorsi sono quattro, da 27 a 150 km, da scegliere in base alle proprie capacità e dettaglio non trascurabile il tipo di mezzo a due ruote che ti trovi a cavalcare.

Scegliamo il percorso medio poco più di un centinaio di chilometri quasi tutti sterrati per un dislivello superiore ai duemila metri da percorrere con le nostre bici, dove come rapporto hai un 40/18 o un 39/22, e al di là della bellezza di queste biciclette e delle sensazioni che ti trasmettono, quando ti trovi ad affrontare la prima salita di Castiglion del Bosco, se non hai muscoli devi proprio scendere, ma questo non fa parte del nostro dna e quindi sempre lì a spingere sui pedali, con la gabbietta che ti punta tra le dita dei piedi, tra gli applausi di qualche curioso e dei fotografi a immortalare le tue fatiche.

 

 

Alla fine di questa prima dura salita, attraversando distese infinite di viti e ulivi, arriviamo a Poggio alle Mura, nota per il Brunello di Montalcino, e non possiamo come tutti non fermarci per un selfie in questo luogo fiabesco. Non è facile descrivere le emozioni di quei momenti con i profumi del mattino, la rugiada che rende il verde ancora più verde e questi luoghi fantastici nei quali stai facendo la tua eroica impresa. Un “impresa” sì, perchè quelle bici non vanno da sole, le devi spingere con forza stando attento a non cadere in qualche buca, nascosta dall’acqua e in qualche sasso che affiora mentre afferri in discesa quel manubrio di almeno cinquanta anni fa. Proseguiamo spediti fino a Sant’Angelo in Colle dove il ristoro è d’obbligo e di lì a poco la seconda durissima salita, tra le facce sconsolate di qualche eroico poco allenato, arriviamo in un luogo di assoluta bellezza l’Abbazia di Sant’Antimo, una delle architetture più importanti della Toscana. Nell’alternanza impressionante di sali e scendi tra le cantine più note e importanti d’Italia, accompagnato da un duo in tandem, ex campioni mondiali tra l’altro, giungo niente di meno che a Montalcino. Qui tanta gente, tanti curiosi, tanti divertiti, tanti sorpresi e noi felicissimi per il sole che ci scaldava le gambe e cuore, nella convivialità dell’evento continuiamo a socializzare con gente proveniente da tutto il globo, dimostrazione di quanto una passione e uno sport, possano abbattere i confini del mondo.

Ripartiamo con un pò di problemi meccanici, i freni quasi consumati, per percorrere gli ultimi cinquanta chilometri fino a Buonconvento, e passando sempre per vie quasi del tutto sterrate, incontriamo tra i tanti lo staff dell’Eroica con il Signor Brocci: davvero grazie e complimenti per averci permesso, come già era successo a Gaiole, con la loro idea unica e incredibile, di vivere una giornata con la passione per la bicicletta e i valori d’altri tempi. Raggiungiamo Torrenieri, dove è previsto l’ultimo ristoro e il timbro sul nostro Route Book: assaggiare l’ottimo vino e degustare i prodotti toscani, i salumi, il formaggio, il pane con l’olio è davvero un obbligo morale!

Se un giorno come noi avrete tempo, voglia e la giusta dose di pazzia per vivere questa dura per quanto romantica prova in sella ad una bici, appartenuta ai vostri nonni o qualche campione o meno che hanno fatto la storia del ciclismo, e verrete in questi magnifici angolini d’Italia, vi imbatterete spesso in una frase che mai è stata più azzeccata, e rimarrà sempre con voi: “L’Eroica, la bellezza della fatica e il gusto dell’impresa”.

 

 

 Dr. Alessandro Gardini

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