BAHRAIN-MERIDA

Vincenzo Nibali è al lavoro per preparare la nuova stagione e con tutta la Bahrain – Merida è in ritiro proprio in Bahrain.

 

 

A poco più di due settimane dall’esordio assoluto alla Vuelta a San Juan, il siciliano si è concesso alle domande dei suoi tifosi nel corso di una diretta facebook parlando a tutto tondo dei suoi progetti e ambizioni per l’anno che sta per aprirsi. “C’è un grande feeling in gruppo, nonostante prima molti atleti fossero avversari, sono davvero molto contento – afferma – Soprattutto Visconti sta contribuendo a creare un bello spirito di squadra, ci fa ridere tutto il giorno”. Il mirino, naturalmente, è puntato sul Giro d’Italia 2017 in occasione del quale avrà proprio Visconti (il cui esordio è fissato per il Tour Down Under) al proprio servizio oltre a uomini come Kanstantin Siutsou, Ramunas Navardauskas e Manuele Boaro che potranno dare un contributo importante alla causa. “È l’edizione numero 100, non capiterà più – prosegue – Inoltre si passa per la mia Sicilia e da italiano amo il Giro. La tappa di Messina non sarà facile da vincere essendo un circuito cittadino, mentre nell’arrivo sull’Etna avrò tutti gli occhi su di me: bisognerà essere pronti”.

 

La curiosità maggiore riguarda il prosieguo della stagione dello Squalo dello Stretto e, in particolare, riguardo una eventuale partecipazione al Tour de France. “Finora abbiamo studiato il calendario fino al Giro, poi vedremo – spiega – Il Tour al momento non è nei miei programmi. Fare la doppietta mi sembra quasi impossibile, il ciclismo è decisamente cambiato rispetto a qualche anno fa. Diverso per il Giro-Vuelta ”.

 

Dalle parole di Nibali traspare un certo ottimismo. Centrare il terzo successo sulle strade della Corsa Rosa non sarà facile, visto il livello degli avversari altissimo partendo da Aru e Quintana fino a Kruijswijk e Chaves, senza dimenticare altri corridori. Tuttavia le premesse sembrano essere quelle giuste per una stagione da protagonisti. Bisognerà saper cogliere i momenti giusti, auspicando di avere la condizione giusta nei momenti decisivi. 

 

fonte Spazio Ciclismo –  Luca Pellegrini