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BICI CLUB TERRE DI SIENA



Non c’è miglior modo per far pace con la natura che accarezzare, in sella alla silenziosa bicicletta, le strade che portano alle meraviglie considerate patrimonio mondiale dell’umanità dall’UNESCO.

 

Il Gran Tour Unesco Terre di Siena, bonus valido per ottenere le credenziali necessarie alla Parigi-Brest-Parigi, è stato dedicato alla mobilità dolce e al cicloturismo e fa parte del “Gran Brevetto Ciclovie in Terre di Siena” per l’edizione 2015.

Ideato come forma di riscoperta e valorizzazione del territorio senese e delle sue numerose eccellenze culturali, paesaggistiche, artistiche ed enogastronomiche, attraverso la stretta collaborazione tra istituzioni e associazioni sportive, costituisce un classico delle randonnée italiane. Proposto negli anni in varie misure: dalla 200 fino alla 600 chilometri, quest’ anno è stata la volta della 400 chilometri con 4.150 metri di dislivello.

 

Il percorso partiva da San Gimignano per raggiungere gli altri tre siti Unesco della Provincia senese: Siena, Pienza e la Val d’Orcia. Sul piano tecnico era caratterizzato dai soliti sali e scendi, detti anche “mangia e bevi”, tipici del territorio dove si è svolta la manifestazione, con qualche tratto di pianura e alcune ascese, tra le quali la più importante è quella che dall’antica via consolare Cassia saliva fino alla complanare delll’Amiata – che da Abbadia San Salvatore porta a Piancastagnaio – raggiungendo i 914 metri di altezza. La partenza nel tardo pomeriggio alle ore 18 ha consentito di fare conoscenza, all’ora del tramonto in Val di Merse, dell’antico ponte a schiena d’asino della Pia dè Tolomei. La notte, trascorsa lenta e sicura in Val d’Arbia e poi in Val d’Orcia attraverso i borghi posti a metà costa del Monte Amiata, ha lasciato dolcemente il posto all’alba di un nuovo giorno. Le prime ore del mattino, per i più veloci, si sono presentate in Chianti mentre, per i più “tranquilli”, nelle Crete. L’ultimo tratto ha permesso di ammirare Siena prima di tornare sotto le torri di San Gimignano, attraverso le strade che portano in Val d’Elsa toccando le famose mura medievali di Monteriggioni e la Città dello scultore Arnolfo di Cambio, Colle di Val d’Elsa.

 

La clemenza del meteo ha permesso uno svolgimento regolare della manifestazione e di accontentare tutti i partecipanti; idem l’efficienza della macchina organizzativa messa in piedi da Paolo Marrucci, così come ci conferma lui stesso il giorno successivo. Questa comprendeva la base logistica e i principali servizi offerti ai randonneurs (ristori – docce – assistenza meccanica), e ha messo la ciliegina sulla torta a un bell’evento che conferma la qualità del circuito cicloturistico “Gran Brevetto Ciclovie in Terre di Siena”.

 

 

Intervista a Luca Bonechi, presidente nazionale ARI (Associazione Randonnée Italia) e organizzatore di una delle prove del circuito:

Quando abbiamo fondato il Bici Club Terre di Siena non pensavamo che questa formula potesse avere un seguito nel mondo dei randonneurs e degli amanti della mobilità dolce in altre zone d’Italia. Oggi sono nati due Bici Club in zone ad alta densità ciclistica quali la Lombardia, con il Bici Club Alto Milanese ed il Piemonte, con il Bici Club Nord Ovest ed un quarto è in cantiere nel Lazio con il Bici Club Caput Mundi. ARI, l’Associazione che organizza in Italia i brevetti randonnée omologati ACP (Audax Club Parisienne), attraverso i Bici Club si sta strutturando sempre più come una Associazione, non solo promotrice di eventi, ma anche come serio referente per le istituzioni per realizzare nel nostro paese una concreta rete di Ciclovie. Non è un caso che il progetto “Riciclovie”, che vede in via di definizione anche i percorsi dove il Bici Club Terre di Siena sta svolgendo i suoi eventi, è stato apprezzato già da numerose regioni e verrà definitivamente lanciato nel corso dell’anno. Proseguono intanto con successo gli appuntamenti previsti dal calendario del “Gran Brevetto Ciclovie Terre di Siena“.

 

Dopo gli appuntamenti di San Gimignano con il Grand Tour lungo le strade bianche, è stata la volta della 300 km del Grand Tour Val di Merse e della 400 km del Grand Tour Unesco. Apprezzamenti da parte di tutti i partecipanti per la bellezza dei percorsi, la professionalità e la puntualità degli organizzatori. Il 6 giugno a Rapolano sarà la volta della 600 km Terme d’Etruria e, per chi avrà intenzione di recarsi in Francia alla Parigi-Brest-Parigi (l’Olimpiade del Cicloturismo), sarà questa l’ultima opportunità per staccare il biglietto d’accesso. Per chi non ha simili ambizioni, invece, sarà uno straordinario appuntamento con la natura, con le acque calde della toscana meridionale e con le acque salate del mar Tirreno.

 

 

Fonte ROBERTO ZANETTI Copyright © INBICI MAGAZINE

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