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BICI RUBATE 1

BICI RUBATE



Giro di vite dei carabinieri sulle “carovane” di furgoni che ogni weekend compaiono sulle strade e destinati in gran parte al trasporto di oggetti verso l’Est Europa

 

Si tratta di un servizio “navetta” molto utilizzato dagli immigrati per far giungere a casa prodotti e altri beni che lì non si trovano o si trovano a costi maggiori. Ma non sempre c’è solo questo.

 

A Faenza (RA) i carabinieri negli ultimi tempi già avevano intensificato i controlli sulle “carovane” che ogni week-end partono per la Romania e la Moldavia, spesso controllando uno ad uno gli scatoloni destinati oltre confine. Questa volta oltre ai pacchi contenenti generi alimentari ed effetti personali destinati in Moldavia, sono “spuntate” numerose biciclette parzialmente smontate ed imballate con cellophane e nastro adesivo per “mimetizzarle” il più possibile. dopo alcune ore, al termine degli accertamenti sulle denunce degli ultimi tempi, le biciclette sono risultate rubate da abitazioni del faentino recentemente “visitate” dai ladri.

 

Il controllo è avvenuto alcuni giorni fa, una domenica: un equipaggio del nucleo operativo e radiomobile della compagnia carabinieri di Faenza ha notato un furgone con un carrello a rimorchio diretto verso il casello autostradale A14. I due carabinieri hanno deciso di raggiungerlo per controllarlo: il conducente di quel mezzo, che nel frattempo aveva già imboccato l’autostrada in direzione Bologna, non si è fermato alle segnalazioni dell’equipaggio che ha dovuto quindi raggiungerlo e poi sorpassarlo per costringerlo ad arrestare la marcia.

 

I carabinieri si sono trovati di fronte un 31enne moldavo che ha dichiarato di essere un “corriere” che si occupava del trasporto di persone e merci dall’Italia alla Moldavia e viceversa. Nell’occasione infatti, oltre alla merce trasportata sul carrello rimorchio vi erano uomini e donne in procinto di espatriare. Con l’ausilio di un secondo equipaggio della stazione carabinieri di Granarolo Faentino, il furgone è stato “scortato” fino alla caserma di via Giuliano da Maiano a Fenza, dove ha avuto inizio la perquisizione dell’intero carico.

 

Nascoste fra i cartoni contenenti generi alimentari, abbigliamento ed altri effetti personali da consegnare in Moldavia, sono spuntati numerosi telai di biciclette da corsa e mountain bike di “seconda mano”, con le ruote smontate ed “impacchettate” a parte, tutte di marche prestigiose. Interpellato il corriere riguardo quelle biciclette e parti di biciclette rinvenute sul suo carrello-rimorchio, non ha fornito alcune valida spiegazione limitandosi a riferire che le aveva caricate su ordine di due “sconosciuti” per portarle in Moldavia. Stessa risposta per un marsupio contenente circa 1500 euro in contanti trovato vicino il posto guida.

 

Verificato che su quelle biciclette usate vi era ancora l’adesivo di noti rivenditori della zona di Faenza e Lugo, i militari dell’arma hanno dato inizio ad una scrupolosa verifica di tutti i furti denunciati negli ultimi tempi presso le caserme del comprensorio faentino. L’operazione è andata avanti per ore finchè, in tarda serata i carabinieri sono riusciti a dimostrare che tre di quelle biciclette erano provento di una serie di furti in abitazioni commessi recentemente, l’ultimo il 21 novembre a Brisighella mentre gli altri due circa un mese addietro dai garage di un complesso di villette a schiera di Faenza lungo la via Granarolo, quando erano state ben sette le biciclette rubate, di cui una buona parte già erano stata ritrovate dai carabinieri di Granarolo faentino qualche giorno dopo il furto. La prova definitiva della provenienza furtiva delle biciclette trovate sul furgone moldavo la si è avuta con il riconoscimento della refurtiva da parte dei proprietari.

 

Raccolte le prove schiaccianti della provenienza furtiva di quelle biciclette e visto il concreto “pericolo di fuga”, per il 31enne moldavo è scattato il fermo con l’accusa di “ricettazione”, provvedimento avallato dal pubblico ministero Stefano Stargiotti della Procura della Repubblica di Ravenna che lunedi mattina ha disposto il carcere in attesa della convalida del gip. I militari dell’arma non hanno assolutamente creduto alla giustificazione fornita spontaneamente dal conducente che si è dichiarato inconsapevole della provenienza furtiva di quelle biciclette anzi l’ipotesi al vaglio dei carabinieri di Faenza è che il “corriere” moldavo sia l’anello finale di un’organizzazione dedita ai furti nelle abitazioni ed al successivo “smercio” di refurtiva oltre confine, pertanto in tal senso è stato aperto un altro filone d’indagini. Giovedì mattina il gip Janos Borlotti del tribunale di Ravenna ha convalidato il fermo del 31enne moldavo che pertanto è rimasto in carcere.

 

Sono ancora in corso gli accertamenti dei carabinieri sulle restanti biciclette ancora senza proprietario che pertanto sono state sequestrate e si trovano presso la sede della compagnia di Faenza a disposizione di chiunque voglia visionarle: fra le biciclette sequestrate queste una bicicletta da corsa “orbea aqua” ed una mountain-bike “specialized hard rock sport” che sul mercato raggiungono un valore di oltre mille euro ciascuna.

 

 

Fonte www.ravennatoday.it

 

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