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CAPE EPIC 1

CAPE EPIC



A marzo in Sudafrica la gara di mtb a coppie più dura del mondo

 

Portarsi a casa la Cape Epic è – Nomen Omen – un’impresa epica. Si tratta di una corsa di mountain bike a coppie durissima, dove vedere lo striscione del traguardo, non è affatto scontato. Te la devi cavare da solo in mezzo alla natura selvaggia, al terreno che cambia freneticamente, al percorso da seguire ma soprattutto da interpretare.

Per i bikers di tutto il mondo, la corsa sudafricana, in programma dal 13 al 20 marzo 2016, è una tra le marathon più dure del calendario Uci, sicuramente la più importante per una serie di fattori: la selezione severissima che la rende, a tutti gli effetti, un appuntamento quasi “a numero chiuso”, il valore del montepremi, gli elevati punteggi che assegna nel ranking Uci e la grande copertura mediatica, oltre al fascino di correre su tracciati che, sul piano paesaggistico, possono essere considerati unici. Il tutto curato da un’organizzazione altamente professionale, che nulla ha da invidiare ai grandi appuntamenti Uci.

 

Sette tappe e un prologo, per un totale di quasi 700 chilometri con oltre 15.000 metri di dislivello in condizioni ambientali estreme tra la natura selvaggia, il terreno che all’improvviso cambia sotto le ruote, un percorso che ti impegna le gambe, ma anche la testa.

Si parte, come detto, il 13 marzo con il prologo da Cape Town. A seguire – tra Tulbagh, Wellington, Stellenbosch e Meerendal – sette tappe “epiche”, in cui si concentrano tutte le insidie che un biker può immaginare. Perchè la Cape Epic è una vera e propria gara di Mountain Bike, non una Marathon, non un Cross Country, non un’altra qualsiasi disciplina, ma una corsa per veri uomini, una sfida con se stessi, una di quelle che ti fa capire davvero cosa si può fare in sella ad una bici.

 

 

La Absa Cape Epic cambia percorso ogni anno: in questa edizione – racconta chi l’ha provata – sono state eliminate salite troppo impegnative, a vantaggio di un tracciato più scorrevole. La pianificazione della gara prende il via, infatti, con almeno un anno di anticipo: nel mese di agosto, sette mesi prima del via, viene effettuato dal team di organizzatori un giro di prova di tutto il tracciato, che non può accogliere più di 1200 concorrenti.

Quest’anno una novità per le donne: potranno partecipare in una categoria separata che darà loro anche un montepremi separato. Avranno poi la possibilità di gareggiare con la maglia dei propri sponsor, anche se diversi da quelli delle altre componenti la propria squadra. Sono state anche rese note le date per le prossime edizioni: 19-26 marzo 2017 e 18-25 marzo 2018.

 

Senza dubbio è la corsa numero uno al mondospiega Aldo Zanardi, 50enne biker di Varese, uno che di ‘corse estreme’ ne ha corse parecchie in carriera – non a caso, tra campioni del mondo e continentali, troveremo in Sudafrica tutti i migliori interpreti della specialità”. Compagno di viaggio di Zanardi sarà Marco Baccini, sindaco di Bagno di Romagna, ma anche biker di collaudata affidabilità non nuovo a queste imprese: “La variabile più insidiosa – dice – sarà la grande escursione termica che troveremo dalla sede di partenza all’arrivo. Ho già fatto corse molto impegnative, anche se la Cape Epic ha fama di essere la corsa più dura al mondo”.

 

Fonte redazione iNBiCi magazine febbraio 2016

 

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