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CHI ERA ROBERTO SILVA, L’IMPRENDITORE CON LA PASSIONE PER IL CICLISMO


La sua unica grande passione – tolta ovviamente la sua adorata figlia Lavinia – era la bicicletta. E così, quando i pressanti impegni aziendali gli davano un po’ di tregua, tornava nella sua villa di Seregno, saliva sulla sua bici e percorreva circa 70 chilometri “a tutta” tra le colline della Brianza.

Roberto Silva era uno di quei ciclo-amatori che considera la bicicletta uno stile di vita. L’aveva scoperta vent’anni fa e, da quel momento, aveva coltivato quella passione con grande scrupolo e costanza. Usciva spesso in bicicletta assieme al cugino Ambrogio, co-fondatore con Filippo Ubaldini del canale mono-tematico di Sky “Bike Channel” e, anno dopo anno, i suoi risultati erano costantemente migliorati. Curava molto la preparazione atletica e la nutrizione, malgrado le 53 primavera sulle spalle, era uno sportivo vero con un fisico sano ed una preparazione atletica di primissimo livello.

Ma la Versilia era la sua seconda casa (lì vive parte della sua famiglia e lì aveva tanti amici ciclo-amatori) e così, quando gli organizzatori della Gran Fondo lo avevano invitato per la gara di domenica, lui non ci aveva pensato su due volte: “Certo che vengo, tenetemi il pettorale”. Il timore, al massimo, era quello di prendere un po’ di pioggia, ma nessuno poteva immaginare che quel weekend si tramutasse in una tragedia. La Versilia, del resto, doveva essere solo una tappa di avvicinamento alla Maratona delle Dolomiti, il vero obiettivo di stagione.

Roberto Silva – amministratore della ItalSilva Gruppo Desa, che produce detersivi tra cui lo Chanteclair – è morto ieri sera nel reparto di rianimazione dell’ospedale Cisanello di Pisa. Il decesso, per la verità, sarebbe avvenuto con ogni probabilità già nella prima mattina ma, quando si sono apprese le volontà di Roberto di donare tutti i suoi organi, è scattato il rituale protocollo che prevede, in attesa del nulla osta del magistrato, l’utilizzo delle macchine per preservare gli organi da espiantare.

A Seregno oggi è stato il giorno del cordoglio. Roberto era una persona riservata, ma molta generosa con gli amici. Si era separato da qualche anno dalla moglie Silvia, con la quale aveva comunque mantenuto ottimi rapporti. Anche perché le aveva dato il regalo più bello della sua vita, l’amatissima figlia Lavinia.

 

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2 Commenti

  1. Massimo Perrone

    Non sono un cicloamatore ma grazie di questo appassionato ricordo del mio indimenticabile capo. Una cortesia vi chiedo: posso avere per mail la splendida foro con la scritta col cuore ?
    Sul giornale online si vede tagliata.
    Grazie ancora

    • Redazione InBici

      Gentilissimo Massimo, siamo dispiaciuti per questa tragedia, la foto non tagliata la può trovare all’interno dell’articolo.
      Cordiali saluti
      redazione inbici.net

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