CICLISTA ANNEGATO, “PER LO SCOPPIO DI UN COPERTONE”

La vittima dell’incidente di sabato è Gabriele Valentini, classe 1968, di Monte Carasso, “un appassionato di sport”

 

Il Bellinzonese e tutto il Ticino sportivo sono ancora sotto shock per il tragico incidente accaduto sabato tra Brissago e Cannobio, poco prima della dogana di Madonna del Ponte, dove il ciclista Gabriele Valentini ha perso il controllo della sua bicicletta, ha sbattuto contro la barriera di protezione, ha fatto un volo di una decina di metri ed è finito nel lago, annegando.

 

Valentini, classe 1968, di Giubiasco, abitava a Monte Carasso con la moglie e lavorava da quasi trent’anni in una ditta di Cadenazzo. Era un grande appassionato di ciclismo, che poteva vantare ottimi risultati in gare amatoriali. “Era una brava persona, modesta. Uno a cui era facile voler bene” lo ricorda un suo collega sul Corriere del Ticino. “Da qualche tempo la sua passione per lo sport era diventata parte anche della sua vita professionale: aveva infatti deciso di diminuire la percentuale di lavoro in azienda per poter aprire un suo studio di massaggi sportivi, che conduceva insieme alla compagna di vita.”

 

“Esprimo le mie più sentite condoglianze alla famiglia” afferma dal canto suo, sempre sul CdT, il sindaco di Monte Carasso, Ivan Guidotti. “Non lo conoscevo di persona ma era un viso noto nel nostro comune. È un grande dispiacere apprendere di simili disgrazie. Siamo tutti rammaricati per ciò che è successo.”

 

Intanto si sta delineando la dinamica della tragedia, sulla quale indagano i carabinieri e la Polizia comunale di Cannobio. L’ipotesi più accreditata è che l’incidente sia stato causato dallo scoppio di un copertone della ruota anteriore della bicicletta, uno scoppio che avrebbe fatto sbandare il ciclista.

 

Fonte www.ticinonews.ch