Sicuramente uno dei protagonisti della quarta tappa della Settimana Internazionale Coppi e Bartali è stato Jacopo Mosca. Il corridore, in gara con la maglia della nazionale, è giunto al traguardo terzo, dopo aver preso parte alla fuga che ha caratterizzato l’intera frazione. Davanti a lui solo il belga Robeet e Bjerg, campione del mondo a cronometro under23 in carica.
Al termine della tappa, dopo essere salito sul podio, il ciclista piemontese racconta la sua prova: “Stamattina ho pensato di andar in fuga solo se ne valesse la pena. Nel finale pensavamo che il gruppo riuscisse a riprenderci. Gli ultimi 20 km abbiamo iniziato a scattare e siamo riusciti ad avvantaggiarci in tre. Probabilmente ci hanno sottovalutato. Anche in quel momento comunque credevo che da dietro sarebbero rinvenuti ma in ammiraglia, Davide Cassani e Marco Villa, mi hanno incoraggiato a insistere nell’azione. Io tenevo d’occhio maggiormente Mikkel Bjerg. Il belga Robeet è stato più furbo ed è andata benissimo al belga, un po’ meno a noi”.
“Peccato perché oggi stavo davvero bene. Tutti abbiamo sempre collaborato – continua Mosca – e abbiamo sempre creduto in questo tentativo di fuga. Forse io, assieme a Robeet e Bjerg, un po’ di più degli altri. Correre con la maglia della nazionale è sempre emozionante e se fosse arrivata la vittoria lo sarebbe stato ancora maggiormente”.
A cura di Davide Pegurri per InBici Magazine