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CRITERIUM PALZOLA 3

CRITERIUM PALZOLA



Ogni sport ha i suoi miti, le sue leggende e le sue dinastie. Quelle dei f.lli Borini e Ballini sembrano delle favole che possono vantare un bel numero di aneddoti fatti di passione, di sacrifici e dedizione che meriterebbero il diritto di essere raccontate e non è detto che prima o poi qualcuno non lo faccia. Anche ieri, nella gara di chiusura del nostro Criterium Palzola che per numeri e maglie titolate vinte passerà alla storia del ciclismo Acsi,  le generazioni  dei Ballini & Borini hanno dato spettacolo su un percorso reso pesantissimo dalla nevicata dei giorni precedenti deliziando il numeroso pubblico  che ha subìto il fascino del ciclocross delle tre effe: fango fatica e freddo!

 

Prendiamo la gara dei gentleman, partono a palla ma Angelino Borini si pone li davanti ma da buon marpione aspetta due giri prima di inserire la marcia aggressiva che gli consente di andarsene con apparente facilità vanamente inseguito dai pur combattivi Marco Vacchini e Roby Slanzi , entrambi della Ca’ Di Ran che arriveranno nell’ordine. Se per Angelo Borini si registra una bella vittoria, per l’altro, quello più giovane e titolato Orlando è un trionfo, se ne va già alla prima curva posta in leggera salita e tutti gli altri veterani intuiscono che la lepre sarà imprendibile. Così è infatti, troppo largo il divario di forze , talmente ampio che nonostante nel corso dell’ultimo giro un tubolare esce dalla sua sede, ha tutto il tempo di …indossare la bici a tracolla e farsi mezzo giro di percorso a piedi e tagliare tranquillamente il traguardo in sicurezza per poi girarsi e filmare l’arrivo di Emanuele Rogora e Alessandro Monetta in giornata no.Belle soddisfazioni anche per la Ballini generation specialmente con l’ultimogenito, la mitraglia “Bum Bum”  Simone che con disarmante sicurezza e una padronanza del mezzo straordinaria fa esattamente quello che vuole deliziando tutti con quelle sue trenate da paura che gli consentono di vincere, pardon, stravincere in ogni dove con quella maglia tricolore addosso che gli dona parecchio. Con lui sul podio Jacopo Barbotti e Fabrizio Ricci mentre fra i più piccini è il talentuoso Leonardo Cerutti a prevalere su Fabrizio Cecere. Tornando ai Ballini e le loro storie, nella muscolare  categoria Junior  Manuel “Ballinetor” sembra un proiettile sparato da una Winchester  che stava andando a segno con  una precisione e una  balistica eccellente ma il colpo viene smorzato da noie  meccaniche,  ne stava approfittando il figlio d’arte Davidino Monetta ma Ballinetor è un guerriero , lo sappiamo, e con tenacia e fredda lucidità rimedia per due volte alla sfortuna e all’ultimo giro recupera lo svantaggio per poi prodursi in un allungo vincente che manda in delirio Bepp Nizzola e tutte le “Ran” del suo prezioso  team. Nulla di nuovo sul fronte Super B, dove Lucio “The Predator” Pirozzini è un alieno senza rivali che Matteo Petrucci e Walter Ricci, arrivati dietro, manderebbero volentieri  a correre a … quel paese o a quel pianeta  con gli altri ufo come lui,  per fortuna il suo gemello diverso, il super A Aldo Allegranza è più …terrestre e umano e la sua vittoria se la costruisce con impegno, sacrificio, costanza e sudando sette camicie per liberarsi dei tenaci Claudio Biella e Giannino Succu che sono i primi a congratularsi con cotanto rivale. Il senior Claudio Pivotto s’è ricordato del suo prestigioso passato, lui, che come il grande genitore Orfeo è cresciuto a pane e ciclismo ha dato una lezione di classe e forza resistendo prima alle rasoiate di Ivano Favaro, altro grande del ciclocross, per poi attaccarlo sul finale per godersi i due giri finali da lupo solitario e allargare quelle braccia sotto il traguardo come ad abbracciate tutti.  Gelli Michele e Luca Bergamelli devono fare gli straordinari per contenere la furia agonistica e fisica di kevin Bortoli che confeziona un’altra bella affermazione nella giovane categoria dei debuttanti  e ci meraviglia parecchio  quel suo “pudore” di arrossire davanti ad un microfono. Un copia e incolla che dura da Ottobre la vittoria di Cristina Cortinovis nelle donne A , anche se per sua stessa ammissione, la sua cartuccia d’inchiostro sembra proprio esaurita e Silvia Bertocco , come pure Patty Caimi, Lucia Rossi ed Elisa Remuzzi non hanno saputo approfittare. Si regalano un bel sorriso anche le donne “B” Paola Cantamessa, Clara Perletti, Roberta Nicolini e Anna Villa quando posano per le foto d’autore con la vincitrice Laura Caldiroli e tutte si dicono convinte di proseguire con la MTB Cup targata Marcello Bergamo  per godere ancora del clima socievole e  disteso che aleggia nell’ambiente amatoriale per eccellenza come quello di Acsi.

 

Carmine Catizzone

 

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