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DUBAI TOUR 2^ TAPPA



Primo squillo stagionale per Elia Viviani che si impone nella seconda tappa del Dubai Tour 2015.

 

Perfetto nella gestione della volata, il velocista della Sky trova lo spunto giusto per beffare Mark Cavendish (Etixx – QuickStep) e Andrea Guardini (Astana), che ha provato senza successo ad anticipare la volata. Tra gli italiani bene anche Andrea Palini (Sky Dive Dubai), quinto, Daniele Ratto (UnitedHealthcare), settimo, Daniel Oss (BMC), ottavo, e Nicola Ruffoni (Bardiani – CSF), decimo. Non cambia la situazione in classifica generale con Cavendish che si conferma leader.

 

Dopo una decina di chilometri parte la fuga con Rafa Chtioui (SkyDive Dubai), Bernard Eisel (Team Sky), Davide Frattini (Unitedhealthcare), Chun Kai Feng (Lampre – Merida) e un attivo Enrico Battaglin (Bardiani – CSF). Il gruppo lascia fare e la corsa sembra seguire i binari di ieri, con la Etixx – QuickStep che controlla.

Nella fase centrale, a scombinare le carte ci pensa il vento, con la BMC che prova ad attaccare per formare dei ventagli. Per una decina di chilometri si tengono andature elevate, con molti corridori che patiscono e il gruppo che si fraziona in più tronconi. L’azione tuttavia non si concretizza con una reale selezione e, piano piano, tutti gli atleti riescono a rientrare. A fare le spese di questa fase convulsa sono dunque gli attaccanti, che vedono il loro vantaggio ridursi a poco più di un minuto. Vedendo probabilmente i compagni di fuga scoraggiati, Chtioui decide di accelerare, lanciandosi in un’azione solitaria a 60 km dal traguardo.

 

Il marocchino inizialmente torna a guadagnare terreno sul gruppo, che riprende gli ex-battistrada, ma non si preoccupa di un uomo solo al comando. La Etixx – QuickStep continua a controllare la situazione, coadiuvata talvolta dalla Sky, ma con il passare dei chilometri iniziano ad affacciarsi anche altre squadre nelle prime posizioni, comportando un aumento della velocità. Chtioui si trova così costretto ad arrendersi, rialzandosi a otto chilometri dal traguardo.

Con il gruppo compatto la velocità non diminuisce e i treni provano ad organizzarsi. L’ultima curva, a poco più di due chilometri dalla fine, è presa in testa dalla Astana, perfetta nel pilotare Andrea Guardini che prende la ruota di Mark Cavendish. Negli ultimi trecento metri il velocista veneto prova a sorprendere il britannico partendo lungo, come fece al Giro 2012, ma questa volta il tempismo si rivela sbagliato. A beneficiare di questa situazione è Elia Viviani (Sky) che, rimasto sempre al coperto, trova il varco giusto per piazzare una sparata dalla parte opposta della strada che gli frutta il primo successo con la nuova maglia.

Nella festa italiana tenutasi quest’oggi a Dubai, da sottolineare anche la conferma di Paolo Simion (Bardiani – CSF) come miglior giovane e la conquista della maglia dei traguardi intermedi da parte di Frattini.

 

 

ORDINE D’ARRIVO

 

1. Elia Viviani (Team Sky)

2. Mark Cavendish (Etixx – QuickStep)

3. Andrea Guardini (Astana)

4. Alexander Porsev (Katusha)

5. Andrea Palini (Sky Dive Dubai)

6. John Degenkolb (Giant-Alpecin)

7. Daniele Ratto (Unitedhealthcare)

8. Daniel Oss (BMC)

9. Michael Valgren Andersen (Tinkoff – Saxo)

10. Nicola Ruffoni (Bardiani – CSF)

 

foto bettini

Fonte spaziociclismo.it

viviani
     
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