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E-BIKE UN MONDO INTORNO A TE



Cinque anni fa nasceva in casa Bosch il primo sistema professionale per e-bike. Da quel giorno molte cose sono cambiate e le grandi aziende hanno investito tempo e risorse per realizzare il propulsore migliore. Ecco un rapido preview di quello che oggi offre il mercato

 

Il primo sistema professionale per e-bike nasce in casa Bosch alla fine del 2010. Ed il segnale che qualcosa stava cambiando radicalmente fu chiaro fin da subito.

Haibike fu, infatti, il primo costruttore a scommettere sul nuovo segmento MTB, progettando un nuovo telaio “a culla” che resta un’autentica pietra miliare nella storia evolutiva dell’offroad.

Con il lancio della gamma XDURO, Haibike definì un concetto completamente nuovo nel mondo del fuoristrada: l’e-bike performance. Per alcuni anni Bosch-Haibike saranno gli unici attori su questo nuovo palcoscenico.

La rapida espansione del mercato ha suscitato fin da subito l’interesse di altre grandi aziende come Shimano, Yamaha, Continental, solo per citarne alcune, determinando una vera e propria corsa all’innovazione tecnologica.

Oggi esistono tantissimi prodotti, tutti molto validi, che contribuiscono (insieme alla nuova generazione di batterie agli Ioni di Litio) ad accrescere quotidianamente i numeri delle vendite.

Prima dell’avvento del sistema Bosch, quando iniziammo la nostra attività (2008), l’unico modo per poter disporre di una MTB “assistita” era quello di trasformare una normale bici con componenti derivati dalle bici elettriche utilizzate in ambito urbano.

 

Nasceva in Italia quello che oggi viene comunemente definito Kit di Trasformazione, una soluzione che continua ad appassionare molti ciclisti che non vogliono rinunciare alla bici dei propri sogni in versione elettrica.

L’avvento dei motori centrali ha portato una serie non trascurabile di vantaggi rispetto ai motori alla ruota: una migliore distribuzione dei pesi (che a sua volta rende più guidabile una bici), maggiore efficienza nei percorsi difficili (agiscono sulla trasmissione sfruttando i rapporti del cambio), la naturalezza della pedalata (sebbene assistita) così come la facilità di smontaggio/montaggio della ruota in caso di foratura. E non solo.

Questa categoria di motori rappresenta il meglio che la tecnologia possa offrire, specialmente in ambito MTB.

Cercheremo di far luce sulle caratteristiche peculiari di alcuni dei sistemi più venduti al momento, descrivendone brevemente pregi e difetti. Per ragioni di spazio tratteremo in questa sede Bosch, Yamaha e Bafang (recente vincitore della 24h di Stoccarda, organizzata da Bosch sul circuito automobilistico del Nurbugring).

I sistemi qui presentati hanno tutti potenza nominale pari a 250W (con valori di circa 60Nm per Bosch, 70 Nm per Yamaha e Bafang BBS) e sono autolimitati a 25 Km/h, pertanto soddisfano tutti i requisiti imposti dall Art. 50 del CdS (modifica dell’art. 24/1 della legge 3.02.03 n.14)

 

 

 

BOSCH E-BIKE SYSTEM

L’idea che sta alla base dello sviluppo sistema Bosch è intimamente legata al concetto di allenamento (fitness) e, per contro, rifiuta l’utilizzo “passivo” dell’assistenza.

Indirizzato principalmente a ciclisti con una discreta forma fisica, ha fatto del sensore di coppia (o sforzo) un vero e proprio cavallo di battaglia, adottato oggi da quasi tutti i costruttori.

Come funziona? L’utilizzatore deve applicare una certa forza sui pedali per attivare l’assitenza del motore. Tale forza viene moltiplicata n volte, in base al livello selezionato dall’utente mediante un dispositivo collocato sul manubrio.

Per avere assistenza continua il ciclista deve mantenere una cadenza pari ad almeno 50 PPM (pedalate/minuto), indipendentemente dalla pendenza affrontata. Il sistema Bosch adotta ben tre sensori (coppia, velocità e cadenza) che agiscono simultaneamente nelle rilevazioni.

Per la trasmissione, Bosch utilizza un sistema a catena composto da corona anteriore 15T (che equivale ad una corona 38T se si considera il fattore di moltiplicazione interna pari a 2,5) abbinato a cassette standard (11-36T /10-42T).

 

 

 

Tale rapportatura non risulta agilissima sul ripido e comporta una certa difficoltà, per i meno allenati, a tenere cadenze elevate. Si può ovviare alzando il livello di assitenza, tuttavia questo ha come conseguenza un sensibile aumento dei consumi.

La gamma 2016 ha introdotto “di serie” su alcuni modelli della linea Performance il display Nyon, vera e proprio boardcomputer dotato di sistema di navigazione, programmi di allenamento, interfaccia Bluetooth per ricevere sul display le notifiche dello smartphone e tanto altro. Le sue dimensioni sembrano un poco esagerate ma soprattutto rimane molto esposto agli urti. Da scartare per chi voglia utilizzare la bici in fuoristrada! Meglio con la versione base (modello Intuvia), più compatto e protetto.

Presente la funzione WALK che consente di muovere la bici nei tratti in cui la si deve spingere

Sempre quest’anno è stata introdotta la funzione di integrazione con cambi interni (Nu Vinci e SRAM) ed elettronici (Shimano Di2).

Tra tutti i motori centrali provati è forse il più rumoroso, cosa abbastanza fastidiosa nel silenzio dei boschi. Può migliorare!

Da ultimo Bosch funziona solo con batterie originali (da quest’anno disponibile anche la 500Wh) e la centralina non è programmabile dall’utente ma soltanto dal rivenditore (su alcuni modelli).

Tempo di ricarica della batteria 400Wh: 3,5 ore

Sono sempre disponibili presso alcuni rivenditori autorizzati i ricambi originali.

 

YAMAHA X-DRIVE SYSTEM

Yamaha è arrivata nel mondo e-bike nel 2014. Ancora una volta con Haibike assoluta protagonista del mercato. La gamma SDURO è stata presentata in anteprima ad Eurobike 2014, suscitando un interesse incredibile da parte del grande pubblico e della stampa specializzata.

L’esperienza Bosch deve avere insegnato qualcosa alla casa del diapason, che a sua volta ha presentato un motore veramente ridotto nelle dimensioni e nei pesi (500gr meno rispetto al suo concorrente).  (ha permesso la realizzazione di una 29” Full Suspension che mancava nella gamma XDURO) e con una diversa gestione dell’assistenza.

Dotato di sensore di sforzo (a tal proposito si rimanda a quanto descritto sopra) si differenzia da Bosch soprattutto per il fatto che non bisogna per forza raggiungere 50 PPM per avere la massima assistenza, anzi, la si ottiene fin dalle primissime pedalate (caratteristica definita “Zero Cadence”). Anche la taratura del sensore è diversa. Yamaha richiede infatti minore pressione sui pedali per avere la risposta dal motore. Questo si traduce senza dubbio in un consumo maggiore di energia rispetto a Bosch, anche se i valori registrati non parlano di differenze molto significative.

 

 

 

Sul versante trasmissione (sempre a catena) Yamaha utilizza corone tradizionali e su tanti modelli è presente anche una doppia corona. Offre pertanto una rapportatura più adeguata a quanti non siano molto allenati.

In generale si tratta di un sistema rivolto ad un’utenza molto più ampia. Non richiede un fisico allenato per poter affrontare anche le salite più difficili.

Il sistema Yamaha è meno rumoroso del suo concorrente tedesco, tuttavia resta sempre la percezione di un caratteristico sibilo del motore.

L’interfaccia utente si basa su un ampio display LCD retroilluminato unitamente ad una pulsantiera montata sul manubrio. Tutto molto semplice ed intuitivo, anche se il display risulta molto esposto agli urti accidentali. Si puo’ correre ai ripari ruotando l’apposita slitta all’indietro ma resta in ogni caso una pecca del sistema (almeno per l’utilizzo offroad).

Presente la funzione WALK che consente di muovere la bici nei tratti in cui la si deve spingere

Compatibile con il sistema E.I. Shock (Electronic Suspension), presente per la prima volta sulla Haibike SDuro AllMtn RX 2015.

Yamaha accetta solo batterie originali e la centralina non è programmabile né dall’utente né dal rivenditore. Tempo di ricarica per la batteria Li-Ion 400Wh: circa 3,5 ore.

Sono sempre disponibili presso alcuni rivenditori autorizzati i ricambi originali.

 

 

 

 

BBS DRIVE SYSTEM

La prima e più ovvia differenza che contraddistingue questo sistema rispetto ai due trattati sopra sta nel fatto che può essere installato su quasi tutte le bici esistenti (siano esse MTB, City, Trekking, BDC, Cargo, Folding) e non richiede un telaio dedicato.

Viene definito pertanto “universale” e, ad oggi, rappresenta la migliore soluzione per godere dei vantaggi del motore centrale su un qualsiasi modello di bici.

Il sistema BBS di Bafang e’ stato presentato nel 2013 e ha dimostrato da subito le sue indubbie qualità in fatto di coppia motrice, conquistandosi una solida quota di mercato.

Non è provvisto di sensore di sforzo ma soltanto di sensore di rotazione (pedal assistance sensor) dei pedali, che si traduce in un minore sforzo da applicare sui pedali per attivare l’assistenza.

Basta un decimo di giro dei pedali per sentire la spinta del motore. Il principio di funzionamento si basa su una spinta che è inversamente proporzionale alla cadenza di pedalata.

Tradotto in termini di utilizzo, significa che quando il ciclista abbassa la cadenza di pedalata (a causa della stanchezza, oppure quando si trova ad affrontare una salita) il motore interviene in modo più deciso.

All’incremento della frequenza di pedalata il motore eroga progressivamante meno potenza, fino a cessare del tutto alle cadenze più elevate (85-110 PPM a seconda delle versioni).

Il comportmento del motore è configurabile mediante software dall’utente (basta richiederlo al proprio rivenditore insieme al cavo di interfaccia) per ottenere valori più rispondenti alle proprie attitudini.

L’interfaccia utente è acquistabile in due versioni differenti, entrambe basate su LCD retroilluminato: C961, meno esposto agli urti, configurabile con 9 livelli di assistenza (utile per chi fa fuoristrada) e C965, più piccolo e compatto ma maggiormente esposto agli urti.

 

La trasmissione prevede, di serie, corone da 46T e 48T non idonee per l’utilizzo offroad  ma si possono montare anche corone più piccole reperibili aftermarket (32T, 36T, 42T).

E’ possibile alimentare questo sistema con qualsiasi pacco batteria, cosa che lo rende particolarmente appetibile per chi voglia valori prestazionali e di autonomia al di fuori da quelli convenzionali. Tempo di ricarica con batteria da 400Wh: circa 4 ore

I valori di rumorosità su alcune versioni (come il BBS 36V 15A 250W) sono davvero contenuti.

Sono sempre disponibili presso alcuni rivenditori autorizzati i ricambi originali.

Per l’assistenza ci si deve rivolgere al proprio rivenditore di fiducia.

 

 

a cura dello staff tecnico di Alcedo Italia

 

Foto di testa:  foto di Pierfrancesco Macchi, La Montagna Chiama.

 

 

1 Header
Bafang BBS Mid Drive 2015
Caratteristico telaio a culla Haibike 2011 con motore Bosch
Display Yamaha Powersystem 2015
Powerpack 600 Wh Alcedo Factory  a confronto con PowerPack 400Wh Yamaha
     
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