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EMILIA ROMAGNA 3

EMILIA ROMAGNA



Un suggestivo itinerario lungo la via Emilia, partendo dalla Rocca dei Bentivoglio per arrivare – tra vecchie ferrovie e le vestigia degli antichi manieri – nel ridente borgo di Quattro Pastella

 

 

Il tempo è un lusso in un’epoca in cui la rincorsa alla lancetta dei secondi è un “must”. Nella pianificazione di un viaggio da Bologna a Parma, perciò, il dubbio ricorrente è se optare per la veloce e noiosa autostrada o scegliere la direttrice della via Emilia, più lenta ma che, guadando le città, rende meno monotono il tragitto.

Ma se la lentezza è una ricchezza di cui potete godere il consiglio è quello di montare in sella alla vostra bici e scegliere una terza opzione quella che, una volta abbandonato il caos della metropoli emiliana, vi porterà ai piedi dei primi contrafforti appenninici ad attraversare una pianura fatta di frutteti e castelli, vigneti e graziose cittadine a misura d’uomo, in un territorio dove l’agricoltura è molto più che una vocazione e si traduce in una cucina che, per tradizione, sa trasformare in sapore il saper fare di chi lavora la terra e alleva gli animali.

Una volta abbandonato il capoluogo bastano poco più di venti chilometri per raggiungere Bazzano. La Rocca dei Bentivoglio che domina l’abitato è stata nei secoli oggetto di contesa fra signorie e comuni della zona, oggi è una delle mete dei turisti curiosi che si avventurano fuori dai percorsi consueti. Proseguendo verso ovest il rosso delle ciliegie sugli alberi lungo la strada preannuncia l’arrivo a Vignola, la capitale italiana di questo gustosissimo frutto. Una volta giunti in città l’attenzione viene forzatamente attratta dal massiccio castello che negli ultimi anni ha subito un ottimo intervento di restauro ed è completamente visitabile, dalle segrete fino alle torri. Dopo una breve deviazione per apprezzare il recupero della vecchia ferrovia trasformata in una pista ciclabile che arriva fino a Modena,  si svolta verso Maranello, la città della “rossa”,  con gli stabilimenti Ferrari e il museo che raccoglie le auto che hanno fatto sognare generazioni di appassionati di tutto il mondo. Superato Fiorano, il paese che ospita l’autodromo in cui vengono verificate le prestazioni dei bolidi del cavallino, in pochi minuti si entra a Sassuolo, cittadina nota per il maestoso palazzo che i duchi di Modena utilizzavano come residenza estiva.

 

Si continua a pedalare in un territorio pianeggiante, ma mai uguale a se stesso, fra casolari di campagna che testimoniano l’antica vocazione agricola di queste zone e caseifici che producono il pregiato parmigiano-reggiano, con le prime colline all’orizzonte a fermare lo sguardo. Attraversando il fiume Secchia si entra nella provincia di Reggio Emilia e ci si dirige verso la Rocca dei Boiardo nella cittadina di Scandiano. Il capoluogo è a pochi chilometri, ma rimanendo sulle strade di campagna si raggiunge il borgo di Quattro Castella con le fortificazioni che lo sorvegliano dai colli circostanti.

Gli ultimi chilometri scorrono tranquilli fra i campi, Parma è ormai vicina, lo si avverte dall’accento delle persone che sempre più spesso parlano con la tipica inflessione della città che fu di Maria Luigia d’Austria, e per raggiungerla si pedala piacevolmente lungo il torrente che attraversa la città e ne condivide il nome.

Il grande polmone verde del parco ducale sull’altro lato dell’argine rappresenta un ottimo punto di arrivo per ritemprarsi all’ombra dei grandi alberi prima di concedersi una visita a questa città modello.

 

Castello di Spezzano – Fiorano Modenese

A cura di Gianluca Comandini Copyright © Inbici Magazine

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