MAGNETIC DAYS SKIN BANNER
HOTEL ON BIKE TOP BANNER

FOCUS SUL PRODOTTO: LAZER BULLET MIPS, CASCO AERO CON VENTILAZIONE ON-DEMAND


Un casco di utilizzo professionale. Ha una porta anteriore scorrevole che consente di modulare in corsa le caratteristiche di ventilazione. Il design è compatto, la sicurezza è massima, anche grazie alla tecnologia Mips di cui è provvista questa versione al top che abbiamo provato.

 

Bullet, ovvero in italiano “proiettile”: non può che essere dedicato alla velocità un casco che si chiama in questo modo. È infatti questo il nuovo casco aero della Lazer. Nella gamma del marchio belga il Bullet condivide il vertice della gamma con lo Z1, che è invece modello più caratterizzato per ventilazione e leggerezza. Non a caso, infatti, se andate a vedere le corse professionistiche di questo inizio estate, è più probabile che troviate lo Z1 sulla testa dei corridori del team equipaggiato da Lazer, la Lotto-NL Jumbo; al contrario il Bullet è stata la scelta privilegiata delle competizioni di inizio e di fine stagione, visto che oltre ad essere più adatto a fendere l’aria un casco aerodinamico come questo è anche più protettivo rispetto al freddo. Questo, in teoria, è quel che suggerisce la regola per questa tipologia di caschi; in realtà il Bullet utilizza una tecnologia esclusiva ed inedita, in grado di renderlo sia aerodinamico, sia ventilato.

La porta Air Slide

Il Bullet è stato presentato dalla Lazer a fine 2017. Da un lato la sua apparizione ha colmato la mancanza di un casco aero che fino a quel momento caratterizzava la gamma del marchio belga, dall’altro ha anche risolto un nodo per così dire normativo: fino allo scorso anno, infatti, l’opzione aero della Lazer era assolta dalla calottina aerodinamica Aeroshell, da montare sopra la calotta dello Z1. In realtà da qualche tempo l’Uci ha vietato in corsa l’utilizzo di caschi provvisti di accessori removibili: per Lazer è stato questo un ulteriore stimolo a realizzare un vero e proprio casco aerodinamico come è il Bullet. Il design filante che ha la calotta è quanto di meglio possa servire per vincere la resistenza all’aria, così come la linea compatta che questo casco mostra nella parte laterale è anch’essa la soluzione migliore per migliorare il CX e vincere anche le folate di vento laterale. Non è tutto: nella sezione centrale, e in particolare sulla parte che corrisponde la fronte e arriva fino alla sommità del cranio, la calotta del Bullet alloggia una sorta di sportello scorrevole, con una finitura superficiale forata, a nido d’ape. Lo sportello non a caso è chiamato Air Slide, perché permette di gestire, anche durante la marcia, i quattro spoiler orientabili sottostanti e lo fa in modo da aprire oppure da celare all’ingresso all’aria dalla voluminosa feritoia larga 6 centimetri e lunga 15. Per azionare l’Air Slide è sufficiente una sola mano: facendolo scivolare verso l’alto gli spoiler sottostanti si aprono e si attiva il flusso dell’aria, mentre portando l’Air Slide verso il basso gli spoiler si chiudono, il flusso si interrompe e il casco diventa meno ventilato ma più aerodinamico.

Ventilato o “tutto aero”

Lo sportello Air Slide è realizzato in plastica, si fissa sul casco con un meccanismo ad incastro, attraverso quattro perni che si fissano nella calotta del Bullet. Le sue caratteristiche removibili  consentono anche di rimuovere anche l’accessorio previsto di serie nella confezione del Bullet: è una porta completamente chiusa, la cui superficie compatta si modella perfettamente sui limiti della calotta e rende il Bullet un casco al cento per cento aerodinamico (e molto meno ventilato). Lo stesso criterio di fissaggio ad incastro lo ritroviamo su un secondo sportello applicato subito dietro la posizione dell’Air Slide e anche questo posto in posizione centrale rispetto alla calotta. È dunque possibile optare per lo sportello areato con aperture a nido d’ape oppure montare lo sportello completamente chiuso, sempre in base alle necessità di ventilazione o di aerodinamica ricercate in quel momento oppure per adattare il casco alle differenti condizioni climatiche. In questo senso il Bullet è davvero un casco aero sì, ma personalizzabile al cento per cento.

Tecnologia Mips

Il casco Bullet che Shimano Italia ci ha dato l’occasione di testare (ricordiamo da due anni Lazer è un marchio di proprietà di Shimano) utilizza la collaudata e robusta costruzione In-Mold della calotta a cui viene accoppiato il sistema di sicurezza interno Mips. Mips è una tecnologia di parte terza – è un azienda svedese – che consente di attutire la forza d’urto degli impatti più frequenti nelle cadute in bicicletta, quelli rotazionali. È in pratica una sorta di intercapedine tra porzione in Eps e calotta cranica, che, attraverso la sua struttura duplice costituita da una calotta a basso attrito e da elastomeri che la interfacciano alla struttura del casco, consente letteralmente di traslare, e quindi di ridurre, la forza d’urto in caso di impatto. Approfittiamo per dire che oltre a questa versione “Mips” il Bullet è proposto anche in versione standard, senza tecnologia Mips.

In prova

Titolo – La sicurezza addosso

È uno di quei caschi, il Bullet, che appena lo metti alla testa ti dà subito l’impressione di avere addosso qualcosa di estremamente valido e protettivo. Questo probabilmente è dovuto anche all’adesione perfetta che con la calotta cranica assicura la calotta interna Mips e sicuramente è merito anche della personalizzazione fine che garantisce il sistema di regolazione Ats (Advanced Turnfit System): è possibile intervenire sia in senso laterale, con una rotella posteriore, che verticale. Per regolare la ritenzione in altezza basta intervenire sulla vite che fissa il punto di inserimento posteriore della cinta: in questo modo si riesce a far corrispondere al meglio la ritenzione posteriore con la nuca e a stabilizzare al meglio il casco. Il resto lo fa la rotella posteriore, che cinge bene il sistema di ritenzione sul cranio. Unico appunto a detta di chi scrive, è che la rotella posteriore per la regolazione perimetrale è un po’ troppo piccola, probabilmente poco pratica da maneggiare ad esempio con i guanti invernali. La stabilità della calzata è comunque garantita: anche senza chiudere la fibbia sottomento, provando a scuotere vigorosamente la Bullet il casco rimane ben fermo sulla testa. Anche a livello estetico questo casco ha numeri da esibire: soprattutto nella osservazione laterale il design è compatto, non ingombrante rispetto alla testa, per il piacere di tutti quei praticanti (e sono la stragrande maggioranza) che di un casco considerano anche come appare quando indossato. Ma iniziamo a pedalare, più che altro per darvi il nostro giudizio sulla caratteristica peculiare di questo Bullet, ovvero la porta anteriore scorrevole Air Slide, che regola il transito dell’aria all’interno della calotta. Azionare il dispositivo in corsa è semplicissimo ed effettivamente la differenza di aerazione è notevole a utilizzare il Bullet con lo sportello Air Slide aperto oppure no. Ancor più ventilato il casco lo diventa quando si sceglie di montare il pannello posteriore aperto, rispetto a quello chiuso previsto in dotazione. A questo aggiungiamo la soluzione diametralmente opposta, cioè quella di impedire completamente l’accesso all’aria montando tutti e due gli sportelli chiusi. Le possibilità di personalizzazione della aerazione sono insomma moltissime. Resta comunque il fatto che, anche utilizzandolo nella configurazione più areata, il Bullet è un casco meno ventilato dello Z1 (per la prova andatevi a vedere il nostro test pubblicata sul numero di Febbraio), che appunto è il casco della Lazer che più eccelle per ventilazione e leggerezza. A proposito di leggerezza, il Bullet in misura media che abbiamo testato ha fatto rilevare 379 grammi sulla bilancia elettronica. In assoluto non è un peso contenuto, ci mancherebbe, ma va sempre ricordata la categoria aero a cui questo casco appartiene (caschi del genere pesano naturalmente di più rispetto a quelli con più feritoie di ventilazione) e soprattutto va ricordato il fatto che ad aggiungere qualche decina di grammi in più c’è la calotta interna della tecnologia Mips: ci rimette qualcosa la bilancia, ma ci guadagna tantissimo la sicurezza, statene certi.

 

La scheda tecnica

Materiale calotta: Eps

Fori di ventilazione: da 8 a 10 a seconda di come lo si configura

Sistema di ritenzione: Advanced Turnfit System, con rotella posteriore, regolabile in altezza

Tecnologia impiegata: sistema di protezione interno Mips

Misure disponibili: XS (50-54 cm), S (52-56 cm), M (55-59 cm), L (58-61 cm)

Peso rilevato: 379 grammi (mis. M)

Colori disponibili: nero opaco, bianco, giallo-nero, rosso-bianco-nero

Certificazioni di sicurezza: CE-CPSC-AS

Prezzo indicativo al pubblico: 300 euro (250 euro in versione senza Mips)

Note: compatibile con sensore per la rilevazione della frequenza cardiaca LifeBeam; compatibile con il sensore per la rilevazione dell’inclinazione

 

Produttore: Lazer, www.lazersport.com

Contatti: Shimano Italy, tel. 0331/936911

 

a cura di Maurizio Coccia Copyright © INBICI MAGAZINE

 

BELTRAMI SIGMA BLOG NEWS
MAGNETICDAYS SUMMER PROMO 2023 BANNER NEWS
KTM XSTRADA MASTER BANNER NEWS 6
SHIMANO BANNER 1 BLOG
ACSI BANNER BLOG+ DENTRO NOTIZIE
GELMI BANNER BLOG
SCOTT BANNER NEWS
MAGNETICDAYS SUMMER PROMO 2023 BANNER NEWS
GIST BANNER NEWS BLOG
KTM REVELETOR ALTO BANNER NEWS 3

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *