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FOCUS SUL PRODOTTO: REPENTE, IL NUOVO CONCETTO DI SELLA


Dotata di architettura modulare, la tecnologia Rls consente di avere più selle in una, scegliendo tra le tre diverse cover che si differenziano per caratteristiche ergonomiche, look ed imbottitura. Il livello qualitativo è altissimo, il peso una “piuma”

 

Più di ogni altro componente della bicicletta da corsa, la sella ha una struttura e un’architettura che sono cambiate pochissimo nel corso del tempo. Pensateci: guardando indietro negli ultimi trenta anni a cambiare – non poco, per carità – sono state le forme dello scafo, sono cambiati i materiali impiegati su telaio e imbottitura, ma quasi mai sono stati aggiornati i “fondamentali” strutturali di questo componente così importante per la bici.

A provare a modificare le cose, negli ultimissimi tempi, ci ha allora pensato un pool di tecnici e designer italiani – di Marostica per l’esattezza – che con il loro nuovo progetto di sella chiamato Repente hanno stravolto la modalità classica di concepire, intendere e strutturare il componente.

È nata proprio così la loro sella con struttura modulare, sulla quale, cioè, la porzione destinata a interfacciarsi con il corpo è progettata in maniera intercambiabile, che può essere montata e smontata velocemente su una base unica, realizzata ad-hoc.

Per essere precisi in un recente passato qualche altro produttore di settore aveva provato a sperimentare qualcosa di analogo, ma in quel caso la “cover” intercambiabile aveva una forma comune e si differenziava solo dal punto di cromatico.

Sul prodotto del marchio Repente il concetto è completamente diverso: le cover disponibili sono tre, cambiano soprattutto nella forma e nei materiali, così da dare all’utente la possibilità di trovare la soluzione più adatta alle sue caratteristiche anatomiche o alle proprie esigenze personali. Un vantaggio ergonomico, insomma, cui si aggiunge quello pratico ed economico di avere una cover che si potrà montare e smontare velocemente per andarla ad utilizzare sulle altre basi che un praticante può installare sulle altre tipologie di bici: sulla bici da strada piuttosto che sulla mtb, sulla bici da crono o sulla gravel-bike.

Come si monta

L’architettura delle selle Repente utilizza una tecnologia brevettata riassunta dalla sigla acronima Rls, che sta per Repente Locking System. Il supporto su cui si fissano le diverse cover è quello che il produttore chiama Rc-Base: è realizzato in un pezzo unico, che ingloba il classico telaio “a forchetta” e un supporto superiore sottile a forma di lastra. Sulle tre estremità della sua sagoma la Rc-Base presenta altrettanti fori, destinati ad ospitare i perni della cover che si è deciso di montare. Accoppiare le due parti è semplicissimo, basta solo ricordarsi di alloggiare gli O-Ring nei perni per ottenere in questo modo un accoppiamento ottimale e per avere anche una maggiore capacità di assorbimento delle vibrazioni. Sono poi tre anelli di tipo seeger ad assicurare la tenuta perfetta delle parti evitandone la fuoriuscita o lo sfilamento accidentale.

 

Design e materiali di altissima gamma

Repente si posiziona in una fascia qualitativa di altissima gamma: ce lo ricorda non solo il prezzo, ma più che altro lo testimoniano i materiali utilizzati: le componenti strutturali prendono corpo da una fibra di carbonio di classe T700, esattamente la stessa che viene impiegata per formare le tubazioni di molti telai di lignaggio elevato. Nella fattispecie di Repente il carbonio T700 è inoltre lavorato non attraverso la semplice laminazione su uno stampo, ma viene compattato in autoclave, per ottenere una resistenza del materiale finito superiore e ovviamente per avere tutta la leggerezza che contraddistingue questa tipologia di carbonio.

Le fibre utilizzate sono inoltre continue, senza soluzioni di continuità, mai sottoposte a tensioni esterne, a garanzia di conservazione delle proprietà meccaniche iniziali della materia prima. Il carbonio di serie T700 e la successiva compattazione in autoclave sono impiegati sia per dar forma alla Rc-Base, sia per costruire il sostegno della cover. Nel caso della Rc-Base, inoltre, il tessuto utilizzato è unidirezionale per il telaio (con forma ovale compatibile con tutti i morsetti reggisella in commercio) e in tessuto 1K per la parte superiore.

A corredo dei materiali pregiati che compongono il progetto c’è poi uno studio altrettanto curato del design, che viaggia di pari passo con i contenuti ergonomici di cui si è detto. La linea delle selle Repente è filante e snella ed è completata da un rivestimento in elegante Microfibra PU ad alta resistenza. Il rivestimento è, a sua volta, rifinito con una grafica essenziale, che rimane tale su tutte le cinque varianti previste, che includono versioni con fregi lineari, curvilinei oppure con tinta monocromatica, bianca o nera. In ogni caso il look della cover non dimentica, sul margine inferiore sinistro, il nome del produttore e il tricolore che compone il logo-marchio.

Tre cover per ogni esigenza

La gamma delle cover Repente è composta dalla Aleena 4.0, dalla Comptus 4.0 e dalla Kuma 4.0. Delle tre la Aleena 4.0 è quella che più si distingue per leggerezza (130 grammi assieme alla Rc-base). Questa cover ha inoltre una fenditura che ne caratterizza tutto lo sviluppo longitudinale, con funzione di scaricare la pressione sul perineo, per un maggiore comfort soprattutto sulle lunghe distanze. Osservato di lato, il profilo di appoggio della Aleena 4.0 ha inoltre un andamento perfettamente rettilineo, che agevola lo spostamento in senso antero-posteriore del bacino per assecondare i diversi punti di seduta che il ciclista tende ad assumere in base al terreno su cui sta pedalano oppure in base all’intensità dello sforzo in quel momento. La zona anteriore o del “naso” è caratterizzata da uno sviluppo piuttosto pronunciato, che aiuta il ciclista anche nella pedalata cosiddetta in “punta di sella”.

La stessa prerogativa caratterizza anche la Computs 4.0 che abbiamo avuto il modo di provare: in questo caso il peso è di 139 grammi (da noi rilevati, sempre assieme alla Rc-base) e in questo caso manca l’apertura longitudinale: il piano di appoggio è disegnato per assicurare la maggiore omogeneità possibile nella distribuzione della pressione. Così come sulla Aleena 4.0, anche sulla Computs 4.0 l’imbottitura è in Eva Superleggera, sottile ma resistente. Stesso discorso anche per la Kuma 4.0, soltanto che in questo caso lo strato di foam è maggiore e questo giustifica un peso complessivo leggermente superiore (145 grammi). La Kuma 4.0 è per questo una cover dedicata a chi mette il comfort in cima ai suoi ordini di priorità, è molto indicata per le lunghe distanze o per chi è solito pedalare su terreni non perfettamente levigati, che siano essi su strada o ancora meglio in fuoristrada.

Le schede tecniche

Rc-Base

Materiale: Carbonio T700 (UD per telaio, 1K per la lastra superiore)

Diametro telaio: forma ovale, 7×9 mm

Peso rilevato: 74 grammi

Prezzo indicativo: 199 euro

 

Cover Aleena 4.0

Materiale: Carbonio T700

Rivestimento: Microfibra PU base acqua

Imbottitura: Eva superleggera

Dimensioni: 275×137 mm

Peso dischiarato: 130 grammi (+/-5%) (assieme a Rc-Base)

Colori/grafiche disponibili: cinque

Prezzo indicativo: 129 euro

 

Cover Comptus 4.0

Materiale: Carbonio T700

Rivestimento: Microfibra PU base acqua

Imbottitura: Eva Superleggera

Dimensioni: 275×137 mm

Peso rilevato: 65 grammi

Colori disponibili: cinque

Prezzo indicativo: 119 euro

 

Cover Kuma 4.0

Materiale: Carbonio T700

Rivestimento: Microfibra PU base acqua

Imbottitura: Eva Superleggera

Dimensioni: 275×137 mm

Peso dichiarato: 145 grammi(+/-5%) (assieme a Rc-base)

Colori disponibili: cinque

Prezzo indicativo: 119 euro

 

 

In prova

Larm, che dei prodotti Repente è il distributore, ci ha spedito per il nostro test una Rc-Base e una Comptus 4.0, ossia la cover che, sia per leggerezza, sia per caratteristiche dell’imbottitura può essere considerata una via di mezzo tra la Aleena 4.0 e la Kuma 4.0. Proprio le caratteristiche trasversali che ha questa cover ci hanno suggerito di sceglierla per la nostra prova, tanto più che la gamma Repente non prevede un sistema o un protocollo di definizione specifico per individuazione della cover più adatta alle caratteristiche ergonomiche personali.

Iniziamo dunque con il montaggio della cover sulla Rc-Base: l’operazione è un gioco da ragazzi, richiede solo qualche attenzione nell’inserimento dei seeger che tutelano il fissaggio dei tre perni della cover. Quando la sella è montata l’impressione immediata è quella di avere in mano un componente compatto e solidale, non certo un accessorio con struttura componibile.

L’impressione di resistenza e compattezza rimane tale quando si inizia a pedalare: il binomio tra le due parti rimane solido, non si sentono scricchiolii di sorta, tantomeno difetti di adesione tra le parti. Il feeling nel sedere sul rivestimento in microfibra Pu è quello di essere su una superficie levigata, che facilita gli spostamenti lungo lo scafo già di per sé agevolati da una morfologia del piano di appoggio che, almeno nel caso della Comptus 4.0 che abbiamo provato, si rivela molto adatta in questo senso.

In realtà ci asteniamo dal dare giudizi più approfonditi sulle sensazioni di seduta, perché mai come per un componente così personale coma la sella queste sono valutazioni soggettive, legate alle preferenze e alle caratteristiche anatomiche di ciascun utente. Ciò che possiamo dire, però, è che il feeling di seduta percepito è peculiare, non è assimilabile ad altre tipologie/morfologie di sella che in passato abbiamo avuto il modo di testare e che, almeno nel caso specifico della Comptus 4.0 sotto i riflettori, il piano di seduta mostra anche una particolare sagoma a “schiena d’asino”, che agevola la libertà di movimento non solo in senso antero-posteriore ma anche in senso laterale.

Infine una considerazione sul prezzo: i prodotti Repente hanno costi non bassi, per carità, ma che corrispondono al livello qualitativo del prodotto, ai materiali pregiati e ai sofisticati standard impiegati per lavorarli. Se, inoltre, si sposa e si fa propria fino in fondo la filosofia che sta dietro questa che, più che una sella, è un nuovo concetto di sella, questo articolo si rivela anche in tutta la sua convenienza economica: ci riferiamo ovviamente alla possibilità di cambiare solo la cover quando questa si usura e anche alla possibilità di “trasportarla” da una bici all’altra.

 

Contatti

Produttore: Repente, 0424/472347, www.repente.it, info@repente.it

Distributore: Larm, 051/6053020, www.larm.it

 

a cura di Maurizio Coccia Copyright © INBICI MAGAZINE

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