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GAND-WEVELGEM 2015



Bonifazio-Cimolai-Modolo, la Lampre guida gli sprinter azzurri.

 

Una generazione, quella dei venticinquenni, sta giungendo alla piena maturità agonistica issandosi sempre più spesso nelle prime posizioni delle principali corse internazionali. Un’altra, quella dei venti-ventiduenni, cresce e lancia segnali incoraggianti gara dopo gara.

 

Sarà dunque un’Italia giovane e talentuosa quella che andrà all’assalto della Gand-Wevelgem 2015, corsa che manca dal carniere azzurro dai tempi di Mario Cipollini (1992, 1993, 2002). Solo Daniele Bennati l’ha realmente sfiorata negli ultimi anni, giungendo secondo nel 2011 e terzo nel 2005, risultato bissato l’anno successivo da Alessandro Petacchi; per il resto, in un periodo nel quale le grandi classiche non hanno quasi mai sorriso ai rappresentanti del pedale tricolore, questa corsa ha sofferto più di altre una certa mancanza di competitività da parte dei nostri atleti.

 

Adesso qualcosa sta cambiando e la Milano-Sanremo ha favorevolmente impressionato in tal senso. In via Roma si sono viste in prima fila le maglie blufucsia: d’altronde, la Lampre-Merida presenta un terzetto di sprinter molto interessante costituito da Sacha Modolo, Niccolò Bonifazio e Davide Cimolai. Il veneto, che compirà 28 anni a giugno, è per ovvie ragioni il corridore col palmarès più importante tra i tre citati, con una media di 7-8 successi nelle cinque stagioni sin qui trascorse tra i professionisti; Cimolai ha affinato col tempo le proprie doti, spesso messe al servizio dei compagni, e quest’anno ha ruggito al Trofeo Laigueglia e in una tappa della Parigi-Nizza; il non ancora ventiduenne Bonifazio vanta già sei vittorie nel proprio curriculum, nonostante sia professionista da un anno, ed è giunto quinto proprio alla Sanremo. Chiaramente, in casa Lampre dovrà essere solo uno a fare la volata e a giocarsela con i vari Degenkolb, Cavendish & c.

 

Almeno altri due nomi vanno ovviamente citati tra gli italiani che potrebbero disputare una bella volata sull’ambito traguardo fiammingo. Se le condizioni di Elia Viviani non appaiono ancora ottimali, vista la recente caduta, Giacomo Nizzolo ed Andrea Guardini hanno invece la possibilità di fare molto bene: il brianzolo ha vinto da poco il trofeo Nobili, ma dovrà comunque vedersela con la concorrenza interna, alla Trek, di Cancellara e dei fratelli Van Poppel. Guardini invece non si è ancora dimostrato corridore da distanze lunghe o comunque da classiche, sebbene le cinque vittorie conseguite tra Oman e Malesia lascino ben sperare. In ogni caso, l’Italia ha carte molto interessanti da calare nella mischia belga.

 

(foto: Bettini)

 

Fonte www.olimpiazzurra.com

marco.regazzoni@olimpiazzurra.com

lampre-merida
     
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