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GIRO



Era una delle tappe più attese del Giro d’Italia 2016 e lo spettacolo non è mancato nella Alpago-Corvara di oggi.

 

Ad imporsi è stato  Johan Esteban Chaves (Orica GreenEDGE) che sull’ultima delle sei salite dolomitiche di giornata ha fatto la differenza sugli altri uomini di classifica assieme a  Steven Kruijswijk  (Team LottoNL – Jumbo). Anche l’olandese ha di che gioire poiché il secondo posto gli permette di indossare la maglia rosa per la prima volta in carriera. L’unico a difendersi dall’attacco dei due trionfatori di giornata è stato  Vincenzo Nibali (Astana Pro Team) che dopo aver animato la squadra ha sofferto chiudendo a 37” dal vincitore.

 

Quella odierna era la tipica tappa da cinque stelle, con lo spettacolo delle Dolomiti a fare da palcoscenico. Il via da Alpago è stato seguito da 80 chilometri di falsopiano che hanno permesso a ben 37 uomini di sganciarsi dal gruppo maglia rosa. Fra questi  Damiano Cunego (Nippo – Vini Fantini) che sul primo GPM dei sei in programma, il leggendario Passo Pordoi, è transitato per primo rafforzando la propria maglia azzurra. La seguente discesa verso la Val di Fassa ha rotto gli indugi nel folto gruppo al comando, che nel frattempo aveva guadagnato fino a 9 minuti sul grosso del plotone. In particolare la Sky ha tentato di bissare il successo di ieri con gli attacchi di  David Lopez Garcia e  Nicolas Roche che però non hanno sortito gli effetti sperato. L’unico a fare la differenza è stato un abitué delle azioni da lontanissimo,  Ruben Plaza Molina (Orica GreenEDGE). Lo spagnolo ha guidato la corsa nella seconda metà del Sella Ronda ma si è poi letteralmente piantato sulla salita più dura del menù odierno, il terribile Passo Giau. Proprio su queste pendenze si sono riportati su di lui e in seguito lo hanno staccato  Georg Preidler (Team Giant – Alpecin ),  Kanstantsin Siutsou (Team Dimension Data) – che è stato a lungo maglia rosa virtuale – e  Darwin Atapuma Hurtado (BMC Racing Team).

 

A questo punto la vittoria di tappa sembrava decidersi sull’ultima asperità, il Passo Valparola. Il colombiano Atapuma, spronato dall’ammiraglia BMC da un focoso Max Sciandri, ha fatto la differenza sganciandosi in solitaria e giungendo da solo al comando. La beffa per lo scalatore sudamericano si è materializzata ai -2 dal traguardo: dopo aver superato indenne l’ultimo dentello di Muro del Gatto alle sue spalle si sono riportati in tre: il fuggitivo della prima ora  Georg Preidler (Team Giant – Alpecin ) e i due big della generale  Johan Chaves (Orica GreenEDGE) e  Steven Kruijswijk  (Team LottoNL – Jumbo). Sì perché dietro si era accesa anche la bagarre per la maglia rosa, scatenata come preventivabile dalla Astana.

 

 Jakob Fuglsang  e  Michele Scarponi hanno stritolato gli avversari sul Giau preparando il terreno per l’attacco di  Vincenzo Nibali sul Valparola. La fucilata dello Squalo è arrivata puntuale ai -27. Le vittime illustri sono stati i due capitani della Movistar,  Andrey Amador Bipkazakova  e  Alejandro Valverde; se la maglia rosa aveva mostrato segnali di cedimento già sul Giau, vedere l’Embatido che rimane sui pedali incapace di cambiare il proprio passo è stato una sorpresa per molti. Chi invece ha risposto bene sono stati  Johan Chaves (Orica GreenEDGE) e  Steven Kruijswijk  (Team LottoNL – Jumbo). I due outsider della vigilia hanno rintuzzato l’affondo di Nibali salvo poi attaccare a loro volta e distanziare il vincitore della Tripla Corona. Il siciliano è stato comunque abile ed esperto nel proseguire del proprio passo e non andare alla deriva.

 

Si è giunti così ad uno sprint a 4 fra q Johan Chaves,  Steven Kruijswijk ,  Georg Preidler e  Darwin Atapuma Hurtado; sfiniti dai tanti chilometri al comando i due fuggitivi della prima ora si sono presto arresi, mentre l’olandese della LottoNL ha tentato fino all’ultimo di superare il colombiano della Orica che comunque ha avuto la meglio. Per Kruijswijk, che stamani era a pari tempo con Valverde e a soli 2” da Nibali, c’è comunque la soddisfazione di andare ad indossare la maglia rosa.  Vincenzo Nibali ha concluso a 37” dal vincitore; a 2’30” hanno concluso  Ilnur Zakarin (Team Katusha),  Rafal Majka (Tinkoff) e  Rigoberto Uran (Cannondale Pro Cycling Team) mentre  Andrey Amador Bipkazakova  e  Alejandro Valverde (Movistar Team) hanno pagato 3 minuti.

 

fonte direttaciclismo.it (Matteo Pierucci)

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