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GIRO



Finalmente Italia, finalmente Vincenzo Nibali! Spetta allo Squalo rompere il lunghissimo digiuno azzurro al Giro d’Italia 2017 e nella tappa più attesa, la Bormio-Rovetta, la zampata decisiva al termine di una giornata ricca di sorprese.

 

Al secondo posto Mikel Landa (Team Sky), in fuga fin dal mattino, al terzo Nairo Quintana (Movistar) perde dodici secondi. Crolla Tom Dumoulin (Team Sunweb): vittima di un problema intestinale ai piedi dell’ascesa conclusiva, si difende con i denti conservando la Maglia Rosa, ma sul traguardo paga oltre due minuto dal vincitore.

 

La giornata probabilmente più attesa dell’intero Giro 100: 227 lunghi chilometri con oltre cinquemila metri di dislivello distribuiti lungo i tre GPM previsti, vale a dire Mortirolo, Stelvio e Giogo di Santa Maria. Ed è una giornata particolare che travalica lo sport: la carovana ricorda le vittime dell’attentato di Manchester, nonché Nicky Haiden e Julia Viellenher, il motociclista e la triathleta morti in seguito a due incidenti sulle proprie bici in Emilia Romagna.

In gara rimangono 174 corridori: non partono per la terza settimana Vincenzo Albanese (Bardiani-Csf), il più giovane del Giro con i suoi vent’anni, Ryan Gibbons (Dimension Data, William Bonnet (FDJ) ed Alexander Edmonson (Orica-Scott). Si parte a tutta, ancor più nei giorni precedenti: la prima ora si percorre ai 50 km/h e nessuno riesce ad andare in avanscoperta. Bisogna attendere la scalata al Mortirolo dal versante di Monno affinché un drappello di oltre venti atleti riesca a prendere del margine: tra di loro, i compagni di Quintana alla Movistar Winner Anacona, Andrey Amador e Gorka Izaguirre, l’alfiere di Dumoulin Laurens Ten Dam, il leader della LottoNL-Jumbo Steven Kruijswijk.

 

Con loro anche i due della UAE Team Emirates Alberto Rui Costa ed Edward Ravasi della UAE Team Emirates, i quattro del Team Sky Mikel Landa, Philip Deignan, Sebastien Henao e Vasyl Kiryenka, l’italiano della Cannondale-Drapac Davide Villella, la maglia azzurra Omar Fraile (Dimension Data) e soprattutto Luis Leon Sanchez della Astana. È proprio quest’ultimo a transitare per primo sul Passo del Mortirolo, per l’occasione ribattezzato Montagna Scarponi: il Giro ricorda doverosamente il campione marchigiano e la sua squadra per l’occasione esibisce borracce personalizzate.

Affrontata la discesa sul Mortirolo, i battistrada guadagnano arrivando fino ai tre minuti e approcciano con questo vantaggio la Cima Coppi di quest’edizione, vale a dire il Passo dello Stelvio dal versante di Bormio. Qui la Bahrain-Merida dimostra di non essere all’altezza della situazione: soltanto Franco Pellizotti rimane al fianco di Nibali. E in testa rimangono in otto: Luis Leon Sanchez, Jan Hirt, Igor Anton, Andrey Amador e Gorka Izaguirre, Steven Kruijswijk, Philip Deignan e Mikel Landa. È proprio il basco a transitare per primo sulla Cima Coppi, facendo incetta di punti utili per la maglia azzurra e proseguendo poi in discesa assieme ad un Amador che inspiegabilmente allunga nonostante abbia dietro di lui il proprio capitano.

Infine il Giogo di Santa Maria o Umbrailpass, che segna anche lo sconfinamento in Svizzera. È la salita più dura di giornata, che altro non è che lo stesso Stelvio dal versante elvetico.  E sulle rampe della dura ascesa il colpo di scena: Tom Dumoulin si ferma improvvisamente a bordo strada, si spoglia ed è costretto ad espletare i propri bisogni fisiologici. Resta un minuto al margine della carreggiata per un problema intestinale, prima di ripartire ed inseguire il gruppo guidato dai Movistar. Laurens Ten Dam lo attende, poi, una volta finito il lavoro, spetta alla maglia rosa in prima persona tentare di ridurre il gap già superiore al minuto.

 

Nella seconda parte della salita Vincenzo Nibali tenta il primo allungo, riducendo le unità del gruppo dei big a soli sette elementi. Poco dopo è Nairo Quintana a replicare e alla sua ruota si portano i soli Nibali, Domenico Pozzovivo e Ilnur Zakarin. Landa transita per primo anche su quest’ultimo GPM, ma a soli dieci secondi ci sono Nibali e Quintana, seguiti qualche decina di metri più dietro da Zakarin e Pozzovivo. Si fa dura per Dumoulin, che arriva in vetta distante due minuti.

Landa prende la discesa in testa, ma poi comincia lo show di Nibali, che pennella le curve magnificamente e semina i più immediati rivali. La coppia prosegue fin sul traguardo

 

 

ORDINE DI ARRIVO

 

1             Vincenzo NIBALI              ITA         TBM      33          6:24:22

 

2             Mikel LANDA MEANA      ESP        SKY        28          +0

 

3             Nairo QUINTANA             COL       MOV      27          +12

 

4             Domenico POZZOVIVO   ITA         ALM       35          +24

 

5             Ilnur ZAKARIN    RUS       KAT        28          +34

 

6             Davide FORMOLO            ITA         CDT       25          +1:26

 

7             Bauke MOLLEMA             NED       TFS         31          +1:35

 

8             Bob JUNGELS     LUX        QST        25          +1:35

 

9             Adam YATES       GBR       ORS       25          +1:35

 

10          Thibaut PINOT   FRA        FDJ         27          +1:35

 

 

 

CLASSIFICA GENERALE

 

1             Tom DUMOULIN             NED       SUN       27          70:14:48

 

2             Nairo QUINTANA             COL       MOV      27          +31

 

3             Vincenzo NIBALI              ITA         TBM      33          +1:12

 

4             Thibaut PINOT   FRA        FDJ         27          +2:38

 

5             Ilnur ZAKARIN    RUS       KAT        28          +2:40

 

6             Domenico POZZOVIVO   ITA         ALM       35          +3:05

 

7             Bauke MOLLEMA             NED       TFS         31          +3:49

 

8             Bob JUNGELS     LUX        QST        25          +4:35

 

9             Steven KRUIJSWIJK          NED       TLJ         30          +6:20

 

10          Adam YATES       GBR       ORS       25          +7:00

 

 

 

 

fonte mondiali.net – Andrea Fragasso

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