GIRO

9 Maggio 2017 Senza categoria

Fuga vincente per Jan Polanc (UAE Team Emirates) nella quarta tappa del Giro d’Italia 2017.

Il corridore sloveno ha vinto sulla vetta dell’Etna in occasione del primo arrivo in salita della Corsa Rosa, coronando una giornata che lo ha visto al comando per l’intera corsa. L’altro vincitore di giornata è Bob Jungels (Quick-Step Floors) che ha concluso assieme a tutti gli altri big andando ad indossare la maglia rosa.

La fuga che ha deciso la tappa è partita dopo soli due chilometri dal via di Cefalù. Assieme a Polanc si sono mossi Jacques Janse Van Rensburg (Dimension Data), Eugenio Alafaci (Trek-Segafredo) e Pavel Brutt (Gazprom-RusVelo) mentre Davide Villella (Cannondale-Drapac Pro Cycling Team) e Quentin Jauregui (AG2R) hanno perso l’attimo cercando invano di accodarsi al quartetto di testa. La Quick-Step, detentrice della maglia rosa con Fernando Gaviria, ha tirato il gruppo ma senza particolari patemi, ben conscia dell’impossibilità del colombiano di difendersi sulle rampe dell’Etna. Il vantaggio dei battistrada è dunque salito fino a 8 minuti lungo l’interminabile ascesa di Portella Femmina Morta.

Il primo dei fuggitivi ad alzare bandiera bianca è stato Eugenio Alafaci che sullo strappo di Bronte – attorno ai -40 dal traguardo – ha perso le ruote dei compagni di avventura. Destino analogo per Pavel Brutt che ha resistito fino ai -28. Il più pimpante della fuga è da subito sembrato Jan Polanc, infatti lo sloveno ha abbandonato la compagnia di Jacques Janse Van Rensburg ai piedi dell’Etna e approcciato l’erta finale con 4 minuti sul gruppo principale. Il passo dell’atleta della UAE si è fatto man mano pesante, ma Polanc è stato in grado di resistere concludendo al Rifugio Sapienza con una manciata di secondi sui primi inseguitori. Per lui si tratta della seconda vittoria in carriera dopo l’analoga impresa all’Abetone nel Giro d’Italia 2015.

Ben pochi scossoni per quanto riguarda la classifica generale. Il primo brivido si è avuto ai -9, quando Mikel Landa (Team Sky) ha forato proprio quando i suoi compagni si stavano portando in testa. Nella prima metà di salita si sono mossi Pierre Rolland (Cannondale-Drapac Pro Cycling Team) e Paolo Tiralongo (Astana Pro Team), ma senza riuscire a fare il vuoto. Vincenzo Nibali, voglioso di andare ad indossare la maglia rosa nella natia Sicilia, ha messo alla frusta la squadra, tentato un allungo sotto l’arco dei 3 chilometri all’arrivo. Complice il vento contrario, l’azione dello Squalo si è presto affievolita e il gruppo, forte di una ventina di unità, si è ricompattato.

Più efficace è stato l’attacco di Ilnur Zakarin; il russo della Katusha ha allungato in vista dell’ultimo chilometro, riprendendosi un po’ dei secondi persi in Sardegna a causa di una caduta. Nessun patema per Thibaut Pinot (FDJ), Pierre Rolland (Cannondale-Drapac Pro Cycling Team), Adam Yates (ORICA-Scott), Geraint Thomas (Team Sky) e soprattutto Bob Jungels (Quick-Step Floors) che senza strafare è rimasto a ruota dei rivali andando a vestirsi di rosa. Il Giro 100 del campione nazionale lussemburghese ricalca per adesso quello del 2016, quando dopo la tappa di Sestola Jungels indossò la maglia rosa per poi cederla sulle Alpi.

ORDINE D’ARRIVO

1 Polanc (UAD) 4:55:58

2 Zakarin (KAT) +0:19

3 Thomas (SKY) +0:29

4 Pinot (FDJ) +0:29

5 Cataldo (AST) +0:29

6 Dumoulin (SUN) +0:29

7 Jungels (QST) +0:29

8 Yates (ORS) +0:29

9 Mollema (TFS) +0:29

10 Nibali (TBM) +0:29

CLASSIFICA GENERALE