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GIRO. ANALISI DELLA SEDICESIMA TAPPA: TRENTO – ROVERETO


La sedicesima frazione è una corsa contro il tempo, la seconda dopo quella di Gerusalemme.

Sarà una tappa con un profilo altimetrico privo di difficoltà. Partenza da Trento e arrivo a Rovereto dopo 34,2 km. Favoriti sicuramente gli specialisti, mentre alcuni big per la generale dovranno cercare di limitare i danni.

 

Percorso – Cronometro individuale con inizio dalla città di Trento e conclusione a Rovereto. Un percorso abbastanza articolato e complesso, con un tratto centrale lungo il fiume Adige. Partenza dalla Piazza del Duomo, nel cuore di Trento, con alcuni tratti in pavé e con alcuni ostacoli stradali, come rotatorie e spartitraffico. Un primo rilevamento cronometro sarà posto ad Aldeno. Seguono lunghi tratti rettilinei con poche curve su strade larghe e ben pavimentate e qualche attraversamento cittadino più ristretto. Prima del secondo rilevamento cronometrico, posto a Nogaredo, i corridori dovranno affrontare una breve salita, seguita da un breve discesa con una curva impegnativa. Superato l’Adige si entra nell’abitato di Rovereto dove bisognerà prestare attenzione a diverse curve ad angolo retto, prima del vialone finale.

Storia e curiosità – Trento, nel ciclismo, oltre alla dinastia dei Moser e di Gilberto Simoni della vicina val di Cembra, ricorda venticinque incontri con le tappe della Corsa Rosa. È entrata nella leggenda la ventesima tappa del Giro 1956, la Merano-Trento/Bondone (8 giugno), vinta dal grande lussemburghese Charly Gaul in una giornata di tormenta con neve, pioggia ghiacciata e gelo. Proprio in ricordo di quella impresa, è nata una granfondo a lui dedicata, attorno al monte Bondone, la montagna simbolo di Trento che è stata traguardo in diverse occasioni del Giro d’Italia e del Giro del Trentino. L’arrivo è posto a Rovereto, qui il Giro d’Italia ha portato tre arrivi di tappa: nel 1959 con il successo del belga Rik Van Looy, nel 1995 con vittoria dello svizzero Pascal Richard e infine nel 2005, con Alessandro Petacchi.

Possibili favoriti – È una cronometro che propone l’opportunità di vittoria agli specialisti delle lancette, forti sul passo. La frazione attuale dovrebbe determinare dei distacchi anche superiori a quelli che abbiamo visto fino ad ora sulle salite. Il giorno di riposo inoltre, dovrebbe essere di aiuto per recuperare al meglio le energie e prepararsi mentalmente ad affrontare questa prova contro il tempo. Gli uomini di classifica dovranno farla a tutta perché la vittoria della maglia rosa passerà proprio anche dal risultato di questa tappa. Favorito numero uno sarà sicuramente Tom Dumoulin. L’olandese, dopo aver perso terreno nelle ultime due frazioni, ha l’occasione di riavvicinarsi a Simon Yates e magari tentare un sorpasso nella generale. Anche se non più in classifica, rientra tra i possibili vincitori Rohan Dennis, prima maglia rosa di questo Giro. Quasi per certo si renderanno protagonisti di una buona prova anche corridori come Chris Froome, Tony Martin e Victor Campenaertss. Simon Yates, Domenico Pozzovivo e Thibaut Pinot invece dovranno cercare di limitare i danni. Alcuni nomi caldi: Tom Dumoulin – Rohan Dennis – Victor Campenaertss – Jos Van Emden – Chris Froome – Tony Martin – Vasil Kiryienka – Alex Dowsett.

A cura di Davide Pegurri – iNBiCi magazine

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