Beñat Intxausti Elorriaga (Movistar Team) ha vinto l’ottava tappa del Giro d’Italia 2015, vincendo in solitaria sul traguardo di Campitello Matese. Alle sue spalle Mikel Landa Meana (Astana Pro Team) e Sebastien Reichenbach (IAM Cycling).
Al quarto posto Fabio Aru (Astana Pro Team) che ci ha provato un paio di volte nel finale senza mai riuscire a staccare Alberto Contador (Tinkoff – Saxo) che dimostra di essere assolutamente in grado di difendere la rosa dopo la caduta di Castiglion della Pescaia. Il Pistolero guadagna addirittura due secondi con un sprint inatteso al traguardo volante di Sora.
Corsa durissima sin dal primo metro: il gruppo si spezza in più tronconi. La fuga non parte e la pioggia rende tutto più difficile. Finalmente sull’ascesa verso Forca d’Acero si sganciano in 12, guidati da un battagliero Steven Kruijswijk (Team Lotto NL – Jumbo). Tra i fuggitivi Pellizotti, Bongiorno, Niemiec – a lungo maglia rosa virtuale – Intxausti e la meteora Zakarin.
La gestione tattica dei fuggitivi è da ritiro del patentino: Steven Kruijswijk (Team Lotto NL – Jumbo), Carlos Alberto Betancur Gomez (AG2R La Mondiale) e Kristof Vandewalle (Trek Factory Racing) rimangono per tantissimi chilometri con una trentina di secondi. Basterebbe fermarsi e gestire lo sforzo in vista di un finale esigente.
A inizio salita è l’olandese a lasciare tutti lì, mentre l’Astana rumba per tentare l’accoppiata tappa-rosa. La formichina Beñat Intxausti Elorriaga (Movistar Team) riesce a recuperare e se ne va in solitaria. L’orecchio è alla radio perché dopo la prima accelerazione di Fabio Aru (Astana Pro Team) è Mikel Landa Meana il pericolo numero uno per il vincitore della tappa di Ivrea 2013.
Ancora schermaglie negli ultimi metri di salita, ma ci vorrà ben altro. I 4 tenori rimangono insieme. Positivi anche i due Damiani, Cunego e Caruso.
Domani altra tappa interessante verso San Giorgio del Sannio prima della giornata di riposo.
Fonte Diretta Ciclismo