MAGNETIC DAYS SKIN BANNER
HOTEL ON BIKE TOP BANNER
giro-ditalia-2015-17-jpg
GIRO DITALIA 2015 17

GIRO D’ITALIA 2015



Il tappone del Giro d’Italia 2015, Pinzolo – Aprica (177,0 km), è stato vinto con autorevolezza da un brillante quest’oggi dal basco Mikel Landa (Astana), che anche oggi ha fatto la sua corsa svincolato da compiti di gregariato nei confronti del capitano designato Fabio Aru.

 

Il Mortirolo, severo arbitro della giornata, ha respinto brutalmente il sardo, apparso piuttosto appannato, favorendo l’ennesimo show di Contador, bravissimo a recuperare sulle prime rampe della Montagna Pantani dopo un breve smarrimento seguito al primo passaggio dal traguardo.

 

Al secondo posto, sul traguardo dell’Aprica, si è classificato uno Steven Kruijswijk (LottoNL – Jumbo) in costante crescita, arrivato insieme ad un Alberto Contador (Tinkoff-Saxo) sempre più saldamente in rosa. Aru ha concluso invece la sua prova a 2’49” dal vincitore facendosi scavalcare in classifica generale da Landa.

 

Partenza in salita e subito grande battaglia. I primi a muoversi sono Giacomo Berlato (NIPPO – Fantini), Edoardo Zardini (Bardiani – CSF), Axel Domont (Ag2r La Mondiale), Maxime Bouet (Ag2r La Mondiale) e Simon Geschke (Giant – Alpecin), senza però guadagnare terreno sul gruppo. Lungo l’ascesa verso Campo Carlo Magno si susseguono scatti e controscatti e l’andatura si mantiene elevata, ma l’azione buona nasce nel tratto in discesa. Nel tratto verso Mezzana si avvantaggiano Franco Pellizotti (Androni – Sidermec), Fabio Felline (Trek), Brent Bookwalter (BMC) e il solito Zardini, sui quali rientrano Sander Armée (Lotto Soudal), David de la Cruz (Etixx – QuickStep), Ruben Fernandez (Movistar), Przemyslaw Niemiec (Lampre – Merida), Nikolay Mihaylov (CCC Sprandi) e Ryder Hesjedal (Cannondale – Garmin), seguiti successivamente anche da Simon Clarke (Orica GreenEDGE), che raggiunge la testa della corsa in vista del GPM di Passo del Tonale.

 

In gruppo la Tinkoff – Saxo cerca di tenere sotto contorollo la situazione, concedendo un vantaggio massimo di 1’50”. In vista del primo passaggio sotto il traguardo di Aprica, Hesjedal decide di lasciare la compagnia cercando l’azione solitaria. Il canadese, guadagna una manciata di secondi e riesce ad incrementare il proprio margine nel tratto di discesa. Alle sue spalle succede di tutto con il gruppo che si spezza in tre tronconi a causa della caduta di Davide Malacarne (Astana). Nel primo drappello resta il russo Yuri Trofimov (Katusha), inseguito da Fabio Aru e il blocco Astana, mentre Alberto Contador (Tinkoff – Saxo) resta in un terzo plotoncino, con pochi compagni di squadra. Improvvisamente la corsa si infiamma con Paolo Tiralongo e Luis Leon Sanchez che danno tutto per guardagnare terreno nei confronti della maglia rosa. Il lavoro paga e il gruppo con Aru riprende tutti i fuggitivi e approccia al Mortirolo con un vantaggio di 50 secondi sullo spagnolo, rimasto senza compagni di squadra. Qui sale in cattedra Mikel Landa che inizia ad imporre il suo ritmo. Sulla ruota del basco resistono solamente Aru, Trofimov e un ottimo Steven Kruijswijk (LottoNL – Jumbo). Alle loro spalle inizia lo show di Alberto Contador che appena inizia la salita accelera, iniziando a salire con un passo irresistibile. Il madrileno guadagna terreno nei confronti del terzetto al comando, anche perché Landa con il passare dei chilometri è costretto a rallentare il ritmo poiché il capitano inizia ad accusare la fatica. Vedendo esitazione tra gli atleti della Astana, Kruijswijk decide di alzare il ritmo guadagnando terreno, mentre Trofimov perde qualche metro. L’inseguimento di Contador culmina a 5 chilometri dal GPM, ma non finisce qua. Dopo aver tirato il fiato per qualche istante, il Pistolero riparte, riportandosi agevolmente sul battistrada. Aru, resosi conto di non riuscire a tenere le ruote dei migliori, decide di dare il via libera a Landa che si riporta sulla coppia al comando. Per il 24enne di Villacidro inizia un lungo calvario: metro dopo metro perde terreno nei confronti degli atleti che lo precedono, venendo raggiunto e superato da Trofimov, Hesjedal, bravissimo a limitare i danni salendo del proprio passo, e soprattutto Andrey Amador (Movistar), staccatosi ad inizio salita, riuscendo comunque a tenere la sua ruota. Il suo ritardo al GPM, vinto da Kruijskijk su Contador e Landa, è di 1’50”.

 

Durante la discesa, fortunatamente asciutta, Aru, insieme ad Amador, riesce a recuperare una manciata di secondi sulla maglia rosa ma un problema meccanico costringe il sardo a fermarsi per cambiare bicicletta perdendo di nuovo tempo prezioso. Nel frattempo il costaricense si ricongiunge con Trofimov ed Hesjedal, insieme ai quali riesce ad approcciare l’Aprica con buon passo riuscendo a tenere a distanza un Fabio Aru che, nonostante le difficoltà, non perde la testa. La corsa continua senza cambiamenti fino ai 4 chilometri dal traguardo quando Landa, in testa alla corsa, rompe gli indugi e stacca i due compagni di avventura che non hanno la forza di seguirlo.

 

Fonte SpazioCiclismo

Giampaolo Almeida

Immagine
Immagine2
   
GIST BANNER NEWS BLOG
GELMI BANNER BLOG
KTM XSTRADA MASTER BANNER NEWS 6
BANNER THREEFACE
SCOTT BANNER NEWS
BELTRAMI SIGMA BLOG NEWS
MAGNETICDAYS SUMMER PROMO 2023 BANNER NEWS
KTM REVELETOR ALTO BANNER NEWS 3
ACSI BANNER BLOG+ DENTRO NOTIZIE

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *