GIRO D’ITALIA 2015

Mikel Landa si conferma ad altissimi livelli in salita. Il corridore della Astana ha dimostrato ancora una volta di attraversare un ottimo periodo di forma, imponendosi sull’arrivo in quota di Madonna di Campiglio.

 

Un successo maturato in un finale convulso, nel quale ha dato l’impressione di avere una marcia in più anche rispetto al capitano Fabio Aru che ha fatto fatica a tenere la sua ruota nel momento dei suoi scatti. “Volevamo vincere la tappa, soprattutto con Fabio – spiega il basco in conferenza stampa – Nel finale eravamo rimasti con due compagni di squadra davanti e avevo qualcosa in più per l’ultimo arrivo allo sprint e alla fine è stato buono per me”. 
La tattica adottata nel finale ha lasciato qualche perplessità, facendo sorgere qualche dubbio nelle gerarchie all’interno della formazione kazaka. Landa ha spiegato di aver “parlato di quello che è stato fatto nel finale” con il sardo, il quale non ha avuto “nessun problema” anche perché l’obiettivo principale è di vincere una tappa. “Era uno dei miei obiettivi – prosegue il basco – Ora spero di mantenere questo livello per cercare di vincere il Giro con Aru. Noi continuiamo a correre per vincere, domani nel giorno di riposo vedremo cosa si può fare nell’ultima settimana. Fabio è giovane, ma è forte e lo ha dimostrato perché non ha mai avuto un giorno veramente negativo. Mancano 3 arrivi in salita e penso che dobbiamo essere sempre lì e, se c’è la gamba, provarci ogni giorno“. 
Nonostante una cronometro negativa, Landa occupa la quarta posizione in classifica generale e può permettersi di cullare sogni di podio. Nonostante ribadisca di essere a totale disposizione del capitano, lo scalatore iberico è pronto a prendersi “la responsabilità se ce ne sarà bisogno”, consapevole che non sarà facile”. 

 

ph Sirotti