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GIRO. PRESENTAZIONE TAPPA 3: A ORBETELLO SARA’ ANCORA VOLATA?


I velocisti saranno i protagonisti principali, almeno sulla carta, della prima parte del Giro dItalia 2019.

Non fa eccezione la terza tappa, da Vinci ad Orbetello per un totale di 220 chilometri che salvo sorprese legate al vento non dovrebbero nascondere particolari insidie per gli uomini di classifica.

I primi chilometri, dove dovrebbe formarsi la consueta fuga di giornata, sono quasi completamente pianeggianti. La prima vera asperità è il Poggio allAglione, salita di 6 chilometri con una pendenza media del 5,5% che inizierà 30 chilometri dopo il via della frazione. Il lungo trasferimento dallentroterra al litorale tirrenico passerà dai traguardi volanti di Poggibonsi e Grosseto, rispettivamente al chilometro 63 e 167, di fatto i punti di maggiore interesse della fase centrale di gara. Nel finale il primo e unico Gran Premio della Montagna della tappa: 2,6 chilometri e una pendenza media prossima al 5% per il Poggio lApparita, un quarta categoria a 38 dal traguardo che dovrebbe transitare sotto le ruote dei girini senza creare alcuna difficoltà. Da lì ad Orbetello un breve tratto di discesa, poi solo pianura esposta al mare, anche se il vento dovrebbe essere per quasi tutto lo svolgimento della corsa di tre quarti favorevole alla marcia dei corridori, salvo farsi prima laterale e successivamente contrario negli ultimi chilometri, almeno rifacendosi alle previsioni della vigilia. Nel finale si segnala una doppia curva sinistra-destra a circa 500 metri dallarrivo: uninsidia per le squadre e per i velocisti che si giocheranno il successo.

Con la prima volata già in archivio, si sono delineate le prime gerarchie tra gli sprinter del Giro. Pascal Ackermann (Bora – hansgrohe) ha vinto e convinto a Fucecchio e sarà losservato speciale nella frazione odierna, dove è chiamato a confermarsi. Alle sue spalle i soliti noti: Elia Viviani (Deceuninck – Quick Step) ha destato una buona impressione piazzandosi secondo davanti a Caleb Ewan (Lotto Soudal) e un Fernando Gaviria (UAE-Team Emirates) apparso non al meglio ma sempre pericoloso. Almeno nella prima uscita, gli altri sono sembrati almeno un gradino inferiori rispetto ai migliori 4, ma con il passare delle frazioni non possiamo escludere che i valori espressi possano cambiare anche in maniera netta.

a cura di Gianluca Santo per inbici magazine

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