È il giorno della fuga sulle strade del trentesimo Giro Rosa Iccrea.
Meglio sarebbe dire la giornata delle fughe: oggi chi aveva energie ha improvvisato qualcosa, donne di classifica o no poco è importato. A festeggiare è la più caparbia delle fuggitive, colei che ha rilanciato la fuga nella fuga. A Maniago, dopo 133.3 chilometri dalla partenza di Vittorio Veneto, a stappare lo spumante è Elisabeth Bansk (Team Bigla) che con un allungo ai meno otto dal traguardo ha anticipato le compagne di avventura all’attacco. Seconda conclude Leah Thomas (Team Bigla), sua compagna bravissima a stoppare le contrattaccanti, terza la veneta Soraya Paladin (Alè Cipollini) che con questa fuga recupera diverse posizioni in classifica generale e balza al settimo posto.
Nessuna giornata di tregua per Annemiek Van Vleuten (Mitchelton Scott): sulla prima salita di giornata, Forcella di Pala Barzana, l’olandese mette in fila le principali competitors per la classifica generale. Non riesce a staccarle e proseguire da sola ma lancia indubbiamente un buon segnale in ottica classifica finale e mantiene invariato il proprio vantaggio a due giorni dalla fine del Giro.
ordine d’arrivo
- Elisabeth Banks (Bigla) 133,300 km in 3.38’17”
- Leah Thomas (Bigla) a 30″
- Soraya Paladin (Alè Cipollini) a 30″
- Malgorzata Jasinska (Movistar) a 30″
- Sofie De Vuyst (Parkhotel Valkenburg) a 32″
- Kathrin Hammes (WNT Rotor) a 32″
- Paulien Rooiajakkers (CCC Liv) a 36″
- Shara Gillow (FDJ Nouvelle Aquitaine) a 39″
- Ruth Winder (Trek Segafredo) a 50″
- Alice Maria Arzuffi (Valcar Cylance) a 1’31”
fonte direttaciclismo.it