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GRAN FONDO TEAM GIANT ALPECIN PROFESSIONISTI PER GIOCO

GRAN FONDO TEAM GIANT ALPECIN: PROFESSIONISTI PER GIOCO



A metà aprile tra i vigneti di Caldaro due giorni di raduno agli ordini di Jorg Ludewig e con Maurizio Fondriest “cicerone”. Biciclette top di gamma ed assistenza tecnica da Pro Tour, ma sui pedali 50 cicloamatori amanti della birra e senza alcuna ambizione

 

La componente agonistica è quasi del tutto assente ma, sul piano dell’organizzazione, dei mezzi meccanici a disposizione (Giant, ovviamente) e dell’assistenza tecnica, questa squadra potrebbe tranquillamente far invidia anche ad un team di professionisti”. Parola di Wladimir Belli, uno che – con i suoi 14 anni di professionismo – il mondo degli amatori l’ha sempre guardato dall’alto al basso. E invece, questa volta, Belli ha voluto esserci. E non si è affatto pentito. 

A Caldaro – tra il lago, i vigneti ed il vicino Passo della Mendola – il Team Giant Alpecin ha organizzato, a metà aprile, un raduno ciclistico di due giorni. Non per i professionisti alla John Degenkolb, bensì per i cicloamatori che prendono parte alle più importanti granfondo del mondo. 

Parliamo di 50 ciclisti – otto dei quali tesserati nel 2016 (a fronte di qualcosa come 1.500 domande d’iscrizione) – selezionati tra i lettori del magazine pubblicato in Germania “Road Bike”. Rappresentate un po’ tutte le fasce: quella dei cicloamatori di alto livello, che hanno in calendario Amstel Gold Race, Gran Premio di Francoforte, Maratona delle Dolomiti, l’Etape du Tour de France e Tour de Pologne (prima del cosiddetto hero-event costituito dalla durissima Ötztaler Marathon), ma anche semplici “pedalatori” della domenica alle prime, primissime armi: “Tra gli otto elementi che abbiano selezionato quest’annospiega il direttore sportivo del Team, Jörg Ludewig, ex ciclista professionista con Gerolsteiner e T-Mobile e gregario di Mario Cipollini alla Saeco e alla Domina Vacanzeci sono anche assoluti neofiti e un ragazzo un po’ sovrappeso, ma siamo sicuri che raggiungeranno tutti i loro obiettivi. Noi pedaliamo assieme, l’importante è divertirsi. E farlo in un luogo come Caldaro, per un cicloamatore, è proprio il massimo: l’ambiente incantevole, la varietà dei percorsi, il clima favorevole, la buona cucina e, ultimo ma non ultimo, il connubio tra il ciclismo e il vino sono elementi che ci hanno spinto, dopo nove anni di Spagna, verso l’Oltradige“.

 

Il ruolo di “Cicerone” sulle strade di Caldaro è toccato al campione del mondo di Renaix 1988, Maurizio Fondriest, che è anche testimonial per l’Italia dell’azienda famosa in tutto il mondo per i suoi shampoo alla caffeina. L’ex campione, assieme appunto a Wladimir Belli e al caposervizio delle pagine di ciclismo della Gazzetta dello Sport Luca Gialanella – ha accompagnato i granfondisti tedeschi sulle strade della 16esima tappa del Giro d’Italia 2016: la Bressanone – Andalo, in programma martedì 24 maggio: “E’ stato un raduno davvero interessanteconclude Belli perché, anche se ero circondato da amatori, lo scenario mi ha ricordato, per diversi aspetti, i miei ritiri da professionista. In gruppo l’andatura era certamente più blanda e la sera quasi nessuno faceva ‘vita da atleta’ ma, in fondo, il ciclismo può anche essere interpretato in questo modo, anteponendo il divertimento ai rigorosi protocolli della preparazione“. 

 

fonte Redazione iNBiCi magazine

Ph Henning Angerer Team Alpecin

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